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Ti guardo sonnecchiare adagiato nella tua poltrona preferita, con un libro abbandonato sulle gambe e gli occhiali in bilico sul naso. Che tenerezza mi fai e che voglia di abbracciarti che ho. Vengo a sedermi per terra vicino a te appoggiando dolcemente la testa sul tuo grembo e comincio a ricordare, come in un sogno, l'inizio di tutto, tanti anni prima. Eravamo entrambi ormai avanti con l'etàma ci eravamo innamorati con lo stesso entusiasmo e il medesimo trasporto di due adolescenti. Tu lottasti per cercare di salvare il tuo matrimonio, io mi aggrappavo alla speranza di poterti avere un giorno tutto per me. E alla fine, contro tutto e tutti, iniziammo a dar corso ad una bellissima avventura che ci vedeva, dopo più di vent'anni, ancora felici e innamorati.
Fu duro per te ricominciare una vita a più di sessant'anni e fu anche più duro per me contrastare le tue improvvise tristezze, i tuoi repentini cambi d'umore, i tuoi dubbi e le tue angosce. Mitigavo tutto con il grande amore che provavo per te; mi bastava averti vicino, qualsiasi prezzo avrei dovuto mai pagare. Alzando lo sguardo incrocio il tuo sorriso: stai sognando qualcosa di bello e mi emoziona pensare di essere nei tuoi sogni. D'improvviso hai aperto gli occhi e mi hai guardata senza riconoscermi. Da tempo i tuoi bellissimi occhi scuri si sono appannati, da mesi ormai stenti a riconoscere il volto di chi hai tanto amato.
Prendo in mano il libro e ricomincio a leggere per te, sperando che il suono della mia voce possa evocare in te teneri ricordi di parole sussurrate, accompagnate da baci e carezze.
Il miracolo non si compie, la mente è ormai ostaggio di nebbie sempre più fitte e intricate. Ma il cuore sfugge ad ogni catalogazione e a qualsiasi tentativo di comprensione. E quando per una frazione di secondo mi accarezzi dolcemente i capelli ritrovo il mio uomo, sento nuovamente palpitare la passione che ci ha travolti tanti anni fa regalandoci un amore tardivo ma carico di consapevolezza e maturità. Abbiamo vissuto insieme un autunno travolgente e l'inverno è arrivato repentino ed insidioso, ma non è riuscito a scalfire la tenerezza dei nostri sentimenti. L'involucro è invecchiato, la mente si è inceppata ma l'essenza stessa di ciò che siamo stati l'una per l'altro continuerà ad esistere fino alla fine dei nostri giorni. Ti prendo la mano e la stringo nella mia. Per sempre.
Piccola stella, 27 April 2024
DOVE SONO
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Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.
Piccola stella, 19 April 2024
CERCANDO
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Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.
Piccola stella, 30 April 2024
LAVORI IN CORSO
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La saliva che lenisce le piaghe macina cemento per le pietre della mia cattedrale.
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
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Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
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Utente Anonimo
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Si pazienta obbedendo ai colori agli istinti, alle voglie si pazienta non sempre aspettando, aspettandoti qualcosa afferrando le mani promettendo cambierà; si pazienta perché è giusto così, senza pensare all’ultima volta che ti sei sentito felice, non ricordando senza sperare o anzi sperando [...]
Ho sempre cercato di fare le cose come si deve, di comportarmi per bene, ma ho sempre saputo che avrei fallito chissà quante volte. Sono una persona normale. Uno di quelli cui capitano le cose che capitano a tutti: gioie, disgrazie. Anche di fallire. Quando mi sono trovato senza lavoro e senza [...]
Penso sia necessario qualcosa di ancora più forte, per curiosità ordino del Mescal, stranamente lo hanno, ne prendo una bottiglia intera e mi ci attacco, un sorso e un boccone, così riesco a mandar giù tutto il piatto. In fondo alla bottiglia vedo il verme che attende di essere masticato, non [...]
Quest’anno ho deciso di trascorrere l’estate negli USA. Voglio provare l’ebrezza di correre lungo la strada più famosa al mondo, quella che ha fatto la storia, che ha inventato il mito dell’America, la Route 66, 3755 chilometri da Chicago a Santa Monica in California attraverso 8 stati, la mia [...]
Tempo di lettura: 3 minuti
stapelia:Ho affrontato due volte il testo e, pur avendolo capito e seguito sin da subito, [...]
Rubrus:Anche in questo caso mi tocca dire che aspetto la seconda parte.
Agua teñida Agua teñida en mi sangre. Vamos, pasión por ti. Negro Fluido Mi caballo me tira al suelo No me levanto del polvo Enfermo de amor De tus besos De tus muslos De tus senos Y tu mi amigo recordar Es agua teñida Si te entra Él querrá quedarse allí Acqua tinta nel mio sangue. Accende, [...]
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stapelia:Acqua tinta? Non giurerò sulla traduzione ma è intriso di sensualità. [...]
Patapump:e che pensi sul lavoro della musicalità della lingua la trovo piu [...]
I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]
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Rubrus:Aspetto le altre due parti della triologa, dunque,
Lawrence Dryvalley:Caro Rubrus, ci vorrà un po'... Ho in scaletta altro prima. Comunque [...]
Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]
IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]
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Rubrus:I sogni e gli incubi assumono le forme più strane e quella del cowboy [...]