Lo sciabordio melodico delle onde sulla battigia accarezzava le orecchie di Liliana, cullandola con dolcezza. Sdraiata su quella spiaggia dorata e solitaria osservava pigra quel paradiso, beandosi dei colori e dei profumi intorno a lei. Lo sguardo della donna vagava lento, soffermandosi sulle acque limpide e scintillanti la cui superficie pareva costellata da una moltitudine di specchi danzanti che riflettevano abbaglianti i raggi del sole. Il cielo terso e azzurro si stagliava sopra di lei, uniforme e incontaminato, mentre una lieve brezza fresca le sfiorava con tenerezza la pelle.

Nessun pensiero triste, nessuna preoccupazione, solo una piacevole sensazione di pace e di completo benessere.

D’un tratto in lontananza scorse un uomo camminare sulla sabbia.

Era alto, bello e affascinante come il protagonista di un romanzo rosa e sembrava che con gli occhi cercasse proprio lei.

La scorse e le sorrise accattivante, avvicinandosi con andatura lenta ma decisa. Liliana si alzò, osservando con più attenzione il fisico perfetto e aitante di quell’adone. 

L’attraente sconosciuto si fermò a pochi passi da lei e fissandola con uno sguardo sexy e ammaliatore, da premio Oscar le sussurrò:

-Bip… bip… bip…-

Liliana aprì gli occhi e si ritrovò distesa sul suo letto, mentre realizzava che il rumore fastidioso della sveglia sul comodino aveva infranto uno dei suoi sogni più belli.

Cercò di fare tacere quell’ordigno infernale e dopo alcuni tentativi falliti, finalmente ci riuscì.

Che strazio pensò. Doveva alzarsi in fretta e ricominciare la nuova settimana lavorativa ma lasciare il tepore del suo letto e affrontare il freddo di febbraio dopo aver sognato il caldo dei tropici, la metteva di cattivo umore.

Era un lunedì grigio e uggioso e per Liliana il giorno più triste della settimana. Da mesi infatti trascorreva i weekend senza fare nulla di particolare e ogni lunedì rimpiangeva il fatto di aver sprecato del tempo libero senza divertirsi.

Stava vivendo un periodo noioso e apatico da quando aveva troncato la sua ultima storia d’amore con Alessio, un vanesio narcisista che pensava solo alla palestra, a depilarsi e ad apparire sempre al massimo. Utilizzava più creme lui che una testimonial di cosmetici. 

Certo i suoi uomini se li cercava proprio con impegno.

Prima di lui infatti c’era stato Giovanni, il tirchio, colui che non le faceva mai un regalo o una sorpresa, che quando usciva a cena con lei dimenticava il portafoglio a casa e che sistematicamente non aveva credito sul cellulare.

E che dire di Luca, il mammone, esigente e lamentoso, abituato a essere servito e riverito così come lo aveva viziato la sua cara madre.

Ma dove erano finiti gli uomini veri?

Quelli interessanti purtroppo erano già impegnati oppure erano omosessuali. Aveva quindi deciso di rimanere per un po’ di tempo in compagnia di se stessa.

A lavoro tutto procedeva come al solito: il suo capo era dispotico come sempre, le persone che entravano nel negozio di scarpe, nel quale lei lavorava come commessa, erano spesso antipatiche e arroganti. O forse era lei che ultimamente si sentiva suscettibile e per nulla paziente?

Probabilmente era proprio così, ma questa era la sua vita e doveva farsela piacere. Quel lavoro infatti, pur noioso che fosse, le dava la possibilità di sopravvivere. Fra affitto di casa, rata dell’auto, energia elettrica, telefono, vestiario e cibo arrivava a fine mese sempre con l’acqua alla gola.

Sarebbe stato meraviglioso cambiare vita, avere tanto denaro e fuggire via dalla monotonia e dai problemi, magari facendo una lunga vacanza in quelle isole caraibiche che sembravano paradisi sulla terra.

Con questo pensiero di tanto in tanto tentava la fortuna giocando qualche spicciolo al gioco del lotto.

Una mattina mentre effettuava una di quelle giocate, le accadde un fatto insolito.

Davanti a lei c’era una vecchietta minuta che, prendendo con mani tremanti il resto delle sue giocate, fece scivolare a terra alcune monete.

Liliana s’inginocchiò per raccoglierle e gliele restituì. La nonnina ringraziò. Con gli occhi profondi la scrutò per un po’, poi con sguardo benevolo e materno le disse:

- Signorina, lei mi è simpatica. Giochi questi quattro numeri per la ruota di Milano. Sono numeri vincenti! -

Le diede un foglietto su cui erano annotati quattro numeri scritti a penna con una grafia tremolante. Poi la vecchietta le sorrise con calore e se ne andò.

Liliana rimase interdetta a guardare il foglio.

E se fosse stato un segno del destino? Chissà, forse quella era proprio la sua giornata fortunata. Senza pensarci due volte giocò quei numeri.

Al lavoro ebbe una giornata frenetica e la sera, rientrando a casa, una forte emicrania la costrinse ad andare subito a letto senza neppure cenare.

Nel corso della notte si svegliò ricordando d’un tratto che non aveva controllato le estrazioni del lotto.

Scattò come un fulmine fuori dal letto e accese la tv. Con emozione cercò la pagina del televideo che riportava i numeri estratti della giornata. Ricordava a memoria quelli che aveva giocato e subito indirizzò lo sguardo verso la ruota di Milano.

Il cuore parve arrestarsi un attimo per poi accelerare all’impazzata.

Non poteva essere vero! Sgranò gli occhi e riguardò quella fila di numeri con attenzione, mentre sentiva la gola secca e le ginocchia tremare.

Nessun errore, i quattro numeri giocati erano lì, tutti in fila!

Controllò e ricontrollò, stentando a credere ai suoi occhi. Aveva vinto!

Sì, aveva vinto davvero e pure una grossa cifra, un gruzzoletto che le avrebbe permesso di non lavorare più, di mandare al diavolo tutti e di fare quei viaggi tanto desiderati.

Mille progetti le balenavano in mente, ma proprio nel pieno dell’euforia un noto e diabolico rumore la riscosse:

-Bip… bip… bip… -

 

Tutti i racconti

2
4
25

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

2
3
10

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

  • Rubrus: Come dice chi mi ha preceduto, le sensazioni non sono pensieri, ma derivano [...]

1
1
12

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
18

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
19

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
16

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

Torna su