Timidamente prese in mano la macchina fotografica e chiese ad un vecchietto pelle ossa seduto affiancò al lei di farle il piacere di immortalarla.
La ragazza aveva una cascata di riccioli scuri, profondi occhi neri, tristi e malinconici e, malgrado sorridesse mentre faceva la sua richiesta, si percepiva chiaramente quanta fatica le costasse quel sorriso.. Era difficile darle un’ età: poteva essere  una trentenne che portava bene i suoi anni o una ventenne che la vita aveva fatto precocemente invecchiare. In particolare due marcate rughe d’ espressione tra le sopracciglia le davano un aspetto costantemente corrucciato e pensieroso e toglievano al suo viso ogni traccia di serenità.
L’ uomo invece dimostrava  tutti i suoi ottant’ anni : i vestiti gli cadevano addosso come se fossero appesi ad una gruccia, i radi capelli erano bianchissimi e gli occhi liquidi  erano infossati e sembravano profondissimi dietro alle  spesse lenti di un paio di occhiali con una montatura troppogrande per il suo viso.  
L’ uomo guardava la ragazza imbarazzato. Quegli aggeggi digitali non gli erano mai piaciuti. Aveva ancora una vecchia Leica…ma da quanto tempo non la usava più? Che belle foto aveva scattato con quella macchina. Quanti ricordi dei suoi viaggi e di sua moglie. Sì, era stata proprio sua moglie Franca a regalargliela tanti e tanti anni fa, conoscendo il suo amore per la fotografia. Ed era sempre Franca ad incoraggiarlo a coltivare la sua passione. E poi come amava mettersi in posa in ogni occasione, davanti al Colosseo, con un tramonto a fare da sfondo, sulla neve, tra i fiori del loro giardino, accanto all’  auto nuova, sulla spiaggia di Varazze, in un rifugio di montagna, tra le colline del Chianti, seduta su un parapetto con lo sguardo perso nel vuoto…..Quanti bei ricordi, assaporava il gusto di ognuna di quelle foto e riviveva le emozioni che aveva provato a quei tempi.Ma da quando Franca era morta il vecchio aveva smesso di usare la macchina fotografica. E ora quella ragazza gli chiedeva di scattarle una foto con quella scatoletta che lui non aveva mai usato . Come dirle che non sapeva se sarebbe stato in grado di farlo? Non voleva fare la figura dell’ imbranato o, peggio ancora, del vecchio rincoglionito.
“Signorina, io sapevo fare delle belle foto con la mia macchina. Regolavo l’ intensità della luce, sceglievo i contrasti, calcolavo la distanza dall’ oggetto o la persona da fotografare e sapevo cogliere la bellezza del momento. Ma ora con queste cose che fanno quasi tutto da sole …..beh non so…..non vorrei sbagliare…” “Non si preoccupi, Signore, è semplicissimo, le mostro io come fare” – rispose la ragazza. Poi si avvicinò al vecchio e gli spiegò come regolare lo zoom. “E’ molto facile” – proseguì poi – “basta inquadrare e schiacciare il tasto qui in alto. E poi , se la foto non viene bene o se non ci piace, possiamo cancellarla e farne subito un’ altra. Questo è il vantaggio delle digitali: non devi aspettare, non devi far sviluppare la pellicola e non devi nemmeno stampare la foto. Puoi vederla sullo schermo di un computer o sul televisore”. Nel dire queste parole la ragazza si sforzò nuovamente di sorridere e di mostrare un certo entusiasmo. Poi, vedendo che il vecchietto continuava ad avere un’ aria dubbiosa, suggerì di provare subito e si sedette in modo meno rigido sulla panchina, accavallando le gambe e mettendosi in posa.. “Ma questo sfondo le piace, davvero?” – chiese l’ uomo –“ C’ è solo un parapetto alle sue spalle, nemmeno una pianta o dei fiori e il fiume sotto non si vede neppure da questa angolazione”. “Sì, lo so “ – replicò la donna – “ ma questa è la panchina dove mi sedevo sempre con il mio fidanzato ed è qui che voglio scattare la foto” Non riuscì quasi a finire la frase che iniziò a piangere. Il vecchio non sapeva che fare, prima l’ imbarazzo per quella foto e adesso il pianto.
“No, Signorina, non faccia così. Lei è giovane e bella, ha tutta la vita davanti . Se piange lei io che dovrei fare?” La ragazza tirò fuori un fazzoletto dalla borsetta e si asciugò le lacrime. – “Mi scusi, Signore, sono proprio una sciocca, ma da quando lui se ne è andato io non riesco più a vivere”.
“Ma ci sono così tanti bravi e bei ragazzi in giro, Se l’ ha lasciata vuol dire che non era degno di lei” – cercò di consolarla l’ uomo. “Vede quel punto alle mie spalle? “ chiese la donna – “ Là, al centro del parapetto. E’ da lì che Marco si è buttato nel fiume”.

Tutti i racconti

0
0
9

Mucchietti di sabbia

03 May 2025

La fine della scuola ci dava la sensazione di una ritrovata libertà, con la spiaggia di giugno non ancora affollata, le corse nell’acqua, la pelle bruciata dal sole e le lunghe giornate di luce. Claudia fu la prima a parlare di ragazzi. «Lo so che vi piace Sergio. Piace a tutte!» «A me no! È antipatico [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
4

IL VOLTO

03 May 2025

I colpi si ripetevano ritmicamente riempiendo con il loro rumore il piccolo locale. Fuori, qualche lieve fiocco di neve cominciava ad imbiancare i tetti delle case vicine. Lui non era più giovane, avrà avuto forse settant’anni. Le mani erano piccole ma la pelle era spessa e le unghie affondavano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
2
19

Non eri tu.

02 May 2025

Non eri tu A farmi tremare il cuore Non eri tu A farmi scoppiare in lacrime Non eri tu A tenermi per mano Quando fuori c’era la tempesta E I nostri corpi Erano ignudi sotto la pioggia E le galassie ci guardavano Con rammarico e deferenza, Non eri tu A sussurrare ‘’ti amo’’ Mentre I tuoi occhi mentivano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: I like.
    Ìn un cuore tradito il disincanto ci induce a non credere [...]

  • Virginia Lupo: molto triste questa poesia.
    bella ma triste.
    Mi permetta di esserle [...]

5
11
25

La metamorfosi

02 May 2025

Non ho piu una faccia. Ho una maschera. Quei 4 amici che mi leggono penseranno che tutti indossiamo una maschera per apparire come gli altri ci vogliono. Ma la mia non è una maschera metaforica è reale, in carne e ossa. Tutto è cominciato cinque mesi fa quando ricevetti una telefonata da una mia [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Peccato che si concluda così invece che con una progressiva, esponenziale [...]

  • An Old Luca: Bravo Dario. Scritto veramente bene.

7
8
42

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • PRFF: I lke.
    Intrigante, scorrevole,asciutto,ritmato con bravura:
    Ci saranno [...]

  • Ecate: .... non mi stupisce che Juana vi sia piaciuta ;-)

4
3
23

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
34

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
7
29

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L’esilioDiRumba: Classicissima frase da madre nel racconto 😀 che punta sulla golosità [...]

  • Lise: Grazie a tutti per aver letto il tacconto.🙏

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
44

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
137

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
15
26

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su