Era sempre una gioia per Anna trascorrere del tempo con i suoi nipoti, Mario e Giulia. I gemelli portavano nomi italiani, anche se erano nati e cresciuti in Canada. La figlia di Anna, Silvia, aveva voluto, d’accordo col marito Mark, continuare la tradizione dei nomi italiani per ricordare le origini di Anna.

Dopo una fetta di torta e un succo per merenda, Giulia chiese, indicando la credenza accanto al divano: “Nonna, ci fai vedere il tuo album? L’abbiamo sfogliato un po' a Natale ma non sappiamo chi sono le persone! Ci sono delle foto così belle!”

Anna prese il grande album e si sedette sul divano tra Mario e Giulia. Le piaceva parlare coi bambini della sua città, della sua vita prima di trasferirsi in Canada… Sognava di poter, un giorno, tornare in Italia con la famiglia di sua figlia…

Aprì il pesante volume: la copertina era in pelle marrone coi bordi dorati e ogni pagina era protetta da una velina per conservare le fotografie, quasi tutte in bianco e nero. I bambini erano in attesa di conoscere qualcosa di un mondo che non avevano mai visto, ma al quale la nonna era ancora legata.

Spostando la velina, comparvero due fotografie. La prima raffigurava un uomo e una donna, evidentemente marito e moglie, seduti su un divano antico, sorridenti. Erano in posa, molto eleganti, lui con un completo scuro, una cravatta a righe oblique e una camicia chiara, lei con un abito grigio perla a fiorellini piccolissimi, leggermente scollato. Una collana di perle e orecchini d’oro adornavano il viso della donna, che aveva capelli ondulati perfettamente curati.

“Chi sono questi signori?"

“Mario, sono mia mamma e mio papà. Hanno fatto questa fotografia per il loro venticinquesimo anniversario di matrimonio. Abbiamo fatto una bellissima festa. Avevo vent'anni. Che bella giornata!”

“Conoscevi già il nonno?”

“No, cara. L’ho incontrato pochi mesi dopo…”

“Cosa avete fatto per festeggiare?” chiese Giulia, sempre fissando le fotografie.

“Oh, il parroco ha celebrato una messa e i miei genitori hanno rinnovato le promesse del matrimonio. Poi siamo andati a pranzo con parenti e amici… È stata una giornata indimenticabile, soprattutto perché…” Anna dovette interrompersi, perché il ricordo di quella giornata di festa si confondeva inevitabilmente con quello doloroso della morte del padre, pochi mesi dopo. Era malato da tempo ed era stato davvero un dono meraviglioso arrivare ai venticinque anni di matrimonio.

“Perché, nonna?” I bambini a volte sanno essere davvero implacabili.

“Dopo pochi mesi mio papà è andato in cielo… Ma ha avuto la gioia di poter festeggiare l’anniversario con mia mamma.”

Mario chiese:

“Come si chiamavano i tuoi genitori?”

“Luca e Marina. Ho chiamato vostro zio Luca in ricordo di mio papà…”

“Ma cosa facevano? Lavoravano come la mamma e il papà?”

Anna sorrise e guardò per qualche istante la fotografia.

“Oh, bambini, quando si sono sposati erano giovanissimi. I loro genitori avevano fatto tanta fatica a ricominciare dopo la guerra e entrambi avevano cominciato a lavorare giovanissimi… Ma erano davvero innamorati… Pensate che non li ho mai visti litigare! Bastava che si scambiassero un’occhiata per leggere i pensieri l’uno dell'altro. Mio papà aveva una piccola bottega di alimentari nella mia città, Chioggia, e la mamma era maestra. Abbiamo avuto una vita davvero serena, anche se non eravamo certo ricchi.”

Nella fotografia più in basso, i due sposi erano sullo stesso divano, ma, accanto a loro, erano sedute due ragazze: la più giovane, poco più di una bambina, aveva una treccia bionda e un visino sorridente cosparso di lentiggini. La maggiore delle ragazze assomigliava molto alla madre, capelli castani e un nasino all’insù che le dava un'aria sbarazzina.

Giulia osservò la foto e disse subito:

“Questa sei tu, nonna! Sei ancora uguale!”

Anna accarezzò il viso dolce della nipotina.

“Grazie, cara! Purtroppo sono passati gli anni, tanti anni…”

“E questa è tua sorella, vero?” intervenne Mario, “È sempre gentile quando la sentiamo al telefono!”

“Sì, questa è Celina. Spero davvero che possa venire a trovarmi presto!” Anna sospirò al ricordo dell’ultima visita di sua sorella, prima che nascessero i gemelli, più di dieci anni prima.

“Ma quanti anni aveva la zia?” chiese Giulia, “la nostra età?”

“Aveva dodici anni, abbiamo otto anni di differenza.”

“Ti ricordi quando è nata?”

“Oh sì, bambini.”

Anna stava per girare la pagina dell'album, quando suonò il campanello. Mark, il genero di Anna, abbracciò la suocera con affetto e disse:

“Ciao, bambini! Dobbiamo andare, adesso…”

“Nonna, quando veniamo la prossima volta, possiamo continuare a guardare il tuo album? È bellissimo!” disse Giulia sognante.

“Certo, bambini! Vi devo raccontare ancora tante cose! Adesso andate… La mamma vi aspetta!”

Sola nel suo appartamento, Anna ripose con cura l’album. Quando aveva fatto quelle fotografie, tanti anni prima, non immaginava che un giorno, dall’altra parte del mondo, avrebbe parlato della sua vita ai suoi nipotini canadesi…

Tutti i racconti

0
0
3

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
2

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
1
19

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
2
16

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
21

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
7
25

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Riccardo: grazie infinite a tutti 🙏

  • BrunoTraven: Interessante racconto che ha il sapore del passato, del lavoro dei nostri nonni [...]

5
4
22

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
50

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
26

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
36

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

5
6
27

Lisy

11 November 2025

“Ehi, artista.” La voce, profonda, dolce e a lui ben nota, arrivò alle sue spalle. Lionel si girò appena, attento a non cadere dallo scoglio sul quale era seduto. Lì, in piedi dietro di lui, c'era la figura alta e fascinosa di una donna che pareva una vampira con tanto di collana con simbolo celtico [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L. Carver: Se leggerete ancora di lei? Chissà, è un personaggio che vorrei [...]

  • Dax: Bel pezzo....Torneranno? Like

6
11
39

Il divano che non c'è

Esercizio di scrittura creativa - I 7 peccati capitali - L'accidia

11 November 2025

"Con la tivù accesa e le chiappe sprofondate tra i cuscini era una libidine stappare una birretta, affondare i polpastrelli per ravanare in un sacchetto di patatine e godersi un film appena scaricato." Sandra corrugò la fronte e interruppe il monologo di Adelina orfana di un divano appena portato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su