Ero sempre stato un tipo molto socievole e non mi lamentavo mai veramente di nulla. 

Come avrei potuto? Ero nato di certo in un paese famoso per le sue turbolenze, ma non mi sarei aspettato che un giorno l'avrei lasciato. 

 

Io, Alexis, venivo da una famiglia molto ricca che mi aveva sempre spronato a dare il meglio e non mi aveva fatto mancare nulla, sebbene i miei genitori, specialmente mio padre, avrebbero voluto per me una strada diversa. Terminai invece diventando uno chef, la quale fu comunque solo una minima parte di quello che ero e sarei diventato per davvero. 

Fin da sempre un ragazzino curioso, a modo mio solitario, con la voglia di fare e d'imparare. Non disprezzavo comunque la compagnia, soprattutto quella femminile, anche se mi sarei visto per bene come scapolo. 

Adoravo troppo la libertà, perché avrei dovuto mai rinunciarvi? Stranamente questa fu una delle poche idee su cui si trovava d'accordo mio padre, il quale era sicuro affermare che le donne sarebbero state solo una perdita di tempo. Specialmente se un uomo avesse voluto fare carriera. 

Io amavo le donne e secondo me meritavano più opportunità di quelle che si presentavano, ma condividevo, solo in minima parte, ciò che pensava mio padre. Lui era diventato, però, leggermente misogino con gli anni e questo non mi andava completamente a genio. Amavo il mio modo di vivere e ignoravo a soli diciassette anni che un giorno avrei cambiato del tutto idea. 

Ero un po' viziato da ragazzo, in quanto dedito a tutti i piaceri che una città come Parigi era solita offrire. 

Nonostante tutto qualcosa dentro di me pulsava, prendeva vita. Non sapevo cosa fosse, ma ora penso sia stato proprio ciò che mi ha portato fin da sempre, a modo unicamente mio, ad essere o a sentirmi diverso. 

Credo di essermi dedicato tutta la vita a portare avanti ciò che per me doveva essere il lato positivo, ad agire invece di lamentarmi. 

La mia esistenza, però, ad un certo punto cominciò ad oscillare tra il bello e il brutto, il vivere di bellezza e affrontare quelli che consideravo i danni che la nostra società non riusciva proprio ad evitare di creare. 

Io, Alexis, suppongo volessi veramente vivere, e devo ammettere che per gran parte della mia vita fui un po' ingenuo. 

Sarebbe arrivata però una persona che avrebbe accettato persino questo mio lato del carattere, o per meglio dire il punto focale della mia intera esistenza. 

Dunque, la mia gioventù fu magnifica e il mio avvenire si prospettava ottimo. 

Non mi fu difficile entrare negli ambienti lavorativi, anche grazie alle mie capacità di persuasione, ma la mia vita un giorno decise di prendere una svolta inaspettata. 

 

Ho sempre amato l'arte e da bambino credevo che solo gli angeli avrebbero potuto creare qualcosa di così magnifico. Per questa ragione non disdegnavo mai un evento al Salone di Parigi, persino mio padre volle accompagnarmi. Desiderava capire cosa ci fosse di così importante nel vedere quelle esposizioni, credeva si trattasse più di una perdita di tempo che altro. 

Purtroppo non riuscì mai a fargli cambiare idea. 

Quel dì fu un fulmine a ciel sereno.

Davanti ai miei occhi quella donna che non riuscirei a descriverla nemmeno nei secoli a venire. 

Fu come se una tormenta mi avesse investito in pieno. 

Volevo assolutamente conoscerla, ignorando quel bagaglio culturale che la bella ragazza, la quale scoprì essere londinese, si portava dietro. 

Eppure, mi parlò in francese (io, stupidamente, pensai lo fosse) e lo fece così perfettamente, come fosse nata per parlare quella lingua, che quando mi rivelò la sua provenienza ci rimasi di sasso. 

Con lei tutto mi sembrò più facile, le parole scorrevano come acqua e i momenti diventavano interminabili. La seguì a Londra, volevo stare con lei e se avesse voluto rimanere nella sua grigia città lo avrei fatto. O in qualsiasi altro posto, dato che ad entrambi sarebbe piaciuto viaggiare per il mondo. 

Essendo stato sempre un po' sfacciato le chiesi la mano già il primo giorno. Scherzavo, ma facevo anche sul serio, e tutta questa situazione aveva, e glielo avevo lasciato fare con mia immensa sorpresa, ribaltato le mie precedenti idee riguardanti matrimoni e fidanzamenti. 

Mio padre non fu di aiuto, in quanto non accettò mai veramente la nostra unione. 

A me non importò e come al solito feci di testa mia. 

Emma fu riluttante e dovetti veramente conquistarla giorno per giorno mentre io nel frattempo ero già perso per lei. 

Per quella donna di nome Emma. 

 

Alexis ed Emma.

Ci sposammo e niente fu più lo stesso per me. La principessa mi chiamava rivoluzionario, ma io ho sempre creduto che lei lo fosse più di me.

Rimasi sempre il ragazzo un po' bambino, ma con Emma tutto prese una diversa sfumatura. 

Improvvisamente, e grazie alla sua presenza, sentii che la mia vita poteva avere per la prima volta uno scopo maggiore. 

 

Alexis.

Tutti i racconti

0
0
2

Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
4

La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
6
20

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
6
26

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Curioso che sembri drammatica. Voglio dire, non più della vita reale: [...]

  • Smoki: Sì, infatti, per me non è drammatica - e non era nell'intento, [...]

3
6
23

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
39

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

6
8
56

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

6
5
30

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
2
30

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like .
    Quanti noi esistono?
    per meglio dire quante maschere diverse [...]

  • Dax: urka, una bella storia di malattia mentale. Povero.😭.Like

2
6
27

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: Pigrizia,il dolce far niente e,forse, la pace interiore sono tentatrici. like

  • FuoriFuoco: Concordo! 🙂

3
3
22

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
9
27

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su