PRIMA PARTE

 

Padroni di non crederci ma a Natale dell’anno scorso mi hanno ritrovato in sala da pranzo alle quattro del mattino al posto dell’albero. Preciso immobile, con tutti i regali attorno. Senza pallette e lampadine però. Quelle erano ancora sull’albero vero. Che invece era nella vasca da bagno con le papere di gomma del Dimitri! Fa impressione sta roba, l’avevo messo io a mollo e poi ero andato al posto suo a dormire in piedi come un cavallo.

Ma Arianna non lo sapeva che i sonnambuli vanno lasciati in pace, anzi, non aveva capito proprio la situazione e pensava a uno scherzo scemo, che come le è venuto in mente lo sa solo lei. Quando arrivano le feste io m’attaccherei al tubo del gas…

 

E’ mia moglie l’Arianna…ed è uno dei motivi per cui m’attaccherei al tubo del gas. Per carità, brava donna, ancora bellina e tira su il Dimitri che ce lo invidiano tutti. La Vanessa no.

Quella non ce la invidia nessuno.

E’ la grande. Fa la cubista a Berlino. “Slappen danzen”, una roba tutt’attorcigliata a un palo come quello che ci vengon giù i pompieri. Ma lei non è un pompiere…e non ha nemmeno la tuta.

Solo gli strass.

Sull’ombelico.

Sto male…

 

Ma non è colpa di Arianna, è DNA, nel ramo Datteri ( sono io Datteri, Ambrogio Datteri), nel ramo Datteri dicevo, la troia ci scappa sempre. Mio fratello si è salvato, ha avuto solo maschi, è toccata a noi, pazienza, ma Arianna non ha colpa. Sarà isterica ma è una mamma perfetta, una moglie d’oro, una dea della lasagna.

E poi lavora come un mulo.

La mattina al negozio, da mio fratello, il pomeriggio fa le carte a casa e quante balle racconta coi tarocchi, ma a fin di bene.

Il nostro.

Ecco perché m’attaccherei al tubo del gas.

Comunque, tornando a Natale, a momenti ci restavo secco anche senza gas, perché l’Arianna strillava tanto che che che…non so neanche dirlo…Non è che mi sono svegliato e basta…mi sono frantumato, ecco, fulminato, esploso come una lampadina che ci butti su l’acqua zzzzzzzzzzzz PAM! Così, pressione a duemila , cuore in bocca e lei che continuava a urlare IMBECILLE TOGLI L’ALBERO DALLA VASCA .

Però dopo l’epifania, mi hanno trovato in ascensore che suonavo il flauto. Flauto…..Quella specie di piffero che avevo comprato al Dimitri.

Parentesi. Mai suonato in vita mia, ma il dottor Fantuzzi dice che sembravo il Gazzelloni.

Sta al quinto piano il dottor Fantuzzi e per fortuna m’ha trovato lui che essendo dottore la situazione l’ha capita subito e l’ha spiegata per benino all’Arianna, che l’ha spiegata a mia cognata, che l’ha spiegata a mio fratello, che si è presentato a casa con un esorcista.

Mio fratello…

Come si fa a dire cos’è mio fratello…….. Ma sì, chissene frega.

All’esorcista gli ho fatto il caffé e a mio fratello gli ho detto che i soldi per l’analista me li sarei trovati da solo. Perchè era tutto qui il problema; il dottor Fantuzzi aveva detto che ci voleva un analista e all’Arianna le era preso un colpo perché con tutti i tarocchi arriviamo sì e no a fine mese. Insomma, poverina, si era illusa che mio fratello le avrebbe aumentato quella burla di stipendio a nero per il part-time al negozio o, meglio ancora, che si sarebbe accollato tutte le spese. Detto fatto problema risolto. Seduta all’acqua santa e risparmio assicurato perché il diavolo non sarà deducibile dalle tasse ma costa solo l’offerta una tantum alla sua congregazione di baciapile e vai fratellone! Gli affari suoi se li è saputi fare proprio bene fin da ragazzo, quando io, proprio bene, sapevo fare solo le molotov. D’accordo , non è carino fare le molotov , ammetto che se oggi vedessi il Dimitri fare robe strane con le bottigliette vuote della birra mi prenderebbe un coccolone.

Anche perché se comincia alle elementari.

Comunque, porca paletta, mi sforzerei di capire perché fa robe strane con le bottigliette, come mi sono sforzato tanto, proprio tanto di capire perché la Vanessa, DNA a parte , doveva arrivare fino a Berlino per…..lavorare.

Non chiedetemi se l’ho capito.

Sto male… E se fossi diventato sonnambulo per questo…

Comunque alla fine mi sono arrangiato con la cassa mutua, col ticket e un neurologo. Tante pasticche, sempre intronato,però credevo di essere guarito.

Dormivo nel letto, per quanto ne so io, nessuno mi ritrovava in posti strani.

Ma una mattina mi sveglio e trovo un sms: STANOTTE MI HAI SCONVOLTO. NON VEDO L’ORA DI RIVEDERTI. TI DESIDERO PAZZAMENTE firmato PASSERINA.

Ero al bagno. A casa c’ero solo io, il Dimitri era a scuola e l’ Arianna al negozio. Sempre così da noi. Attacco alle tre e sono sempre solo la mattina. Io e i piatti, io e i letti, io e l’aspirapolvere.

Ma quella mattina non ho fatto neanche i piatti,stavo lì come un pirla, col cellulare in mano e leggevo e rileggevo il messaggio.

Ipotesi numero 1: Passerina aveva sbagliato numero.

Ipotesi numero 2: avevo avuto un altro attacco, ero uscito e avevo… No,impossibile.

Primo perché l’Arianna se ne sarebbe accorta che non c’ero nel letto.

Secondo , STANOTTE MI HAI SCONVOLTO…. Veramente impossibile. Almeno da due anni. Colpa del licenziamento, colpa della Vanessa a Berlino, che ne so…L’Arianna quelle poche volte che…insomma…....dice che dura di più un’endovena, ecco. No no, inutile illudersi. Addio Passerina. Ho cancellato l’sms e ho rifatto i letti.

Ma il pomeriggio mi arriva un altro sms, Ancora lei, Passerina! Diceva che anche stanotte mi avrebbe aspettato al Gallo Blu. Chicchirichì , che scherzo del cazzo,mica poteva sbagliare due volte.

Chissà chi era sto pirla che se la rideva alle mie spalle.

E non ho richiamato per non dargli soddisfazione, però ho cercato Gallo Blu sull’elenco del telefono, sicuro di non trovarlo.

Invece c’era! Gallo Blu – tavola calda non stop – (SEGUE)

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