Ora si poteva tranquillamente pensare a preparare le valigie e a comprare le ultime cose. Il mattino seguente ci alzammo di buon’ora, avevamo diverse cosette da sbrigare, soprattutto  si doveva ritornare in agenzia a ritirare i biglietti e poi… tra me e me pensavo a cosa avrebbe potuto dire mia moglie all’odiosa segretaria non appena le fosse stata davanti. Non è lei un tipo da  farsi prendere in giro da chicchessia e quando deve dire qualcosa non ci pensa due volte a dirla in faccia all’interessato/a.

Uscimmo di casa con uno spirito totalmente diverso  rispetto a quello del giorno precedente, quando ci tormentava la paura di non partire  per le desiderate vacanze, si aveva la faccia imbronciata e si camminava in un silenzio di tomba, adesso si andava a passo spedito,  con  il sorriso sulle labbra e la mente sgombra da presentimenti negativi. Varcammo la soglia dell’agenzia in tarda mattinata. L’odiosa impiegata era seduta al suo solito posto, gli occhi puntati sul monitor del suo computer. Al rumore della porta che si apriva gettò uno sguardo verso di noi riabbassandolo immediatamente verso la tastiera che aveva davanti. Rimanemmo qualche secondo in piedi aspettando che rivolgesse la sua attenzione verso di noi, poi, al perdurare della sua indifferenza, mia moglie le si rivolse avvicinandosi alla sua scrivania:  << Ci ha telefonato la Costa Crociere dicendo che ieri sera avete fatto un bonifico per il nostro viaggio e che avremmo potuto ritirare i biglietti questa mattina presso la vostra agenzia. Come vede avevo ragione, non avevate ancora saldato la  prenotazione della nostra crociera. Sarebbe bello sapere il perché. >>

<< Dovete aspettare la mia collega, - rispose l’odiosa impiegata senza nemmeno alzare lo sguardo dalla scrivania – è lei che si è interessata della vostra pratica. In questo momento è fuori stanza, verrà quanto prima, comunque per noi era tutto a posto, come vi avevo detto ieri. >>

Era chiaro che  l’antipatica stava facendoci un dispetto, era sufficiente che andasse nella sala fax e consegnarci i nostri biglietti per la pace di tutti. Invece no, stronza fino alla fine. Non ci restò che accomodarci sul divano e aspettare la collega dell’odiosa donna. Le eravamo proprio di fronte, ci mettemmo a fissarla insistentemente senza toglierle lo sguardo di dosso, se ne accorse e cominciò a dare segnali di insofferenza, spostava penne da una parte all’altra della scrivania, sistemava il telefono che stava già a posto di suo, si guardava i piedi o le calze o che cosa sotto il tavolo, tutto faceva tranne che guardare il monitor del suo computer, il quale era proprio nella nostra direzione e quindi avrebbe dovuto per forza di cose sbirciare verso di noi. Io e mia moglie ci guardavamo sorridendo sotto i baffi, la stavamo mettendo in imbarazzo, si vedeva chiaramente che stava innervosendosi, venne salvata da una signora che entrò  e che gentilmente (allora conosceva le buone maniere!) fece sedere di fronte alla sua scrivania, ma nonostante adesso avesse qualcuno con cui parlare il suo disagio era ancora  evidente, nei pochi istanti che guardava la signora non poteva fare a meno di incrociare alle spalle della stessa i nostri occhi puntati su di lei, sarei sicuramente scoppiato a riderle in faccia se la mia educazione non mi avesse frenato, se lo sarebbe ampiamente meritato. Resistette ancora qualche attimo in preda al suo disagio per poi alzarsi e andare nell’altra stanza e tornare dopo pochi minuti con una busta tra le mani.

<< Ecco i vostri biglietti, - disse rivolgendosi verso di noi a testa bassa – sono nella busta. Controllate che sia tutto in regola. Vi auguro una buona vacanza. >>  Nell’alzarmi per prendere la busta non potei fare a meno di toccarmi le parti intime per rendere vana  la “gufata” dell’odiosa segretaria con quel “buona vacanza”.

<< Bastarda! – pensai dentro di me – allora i biglietti erano già pronti anche quando siamo arrivati in agenzia. >>

Controllai rapidamente ma accuratamente l’interno della busta, sembrava tutto in regola, quindi ci voltammo verso l’uscita rivolgendo un “arrivederci” flaccido come un cachi super maturo all’indirizzo dell’odiosa pseudo segretaria, scendemmo i cinque gradini dell’ingresso e al rumore della porta che si chiuse automaticamente alle nostre spalle esclamai un secco ma liberatorio “….cci tua”.

Per la cronaca, l’agenzia di viaggi in questione ha chiuso definitivamente  i battenti delle sue sedi qualche mese dopo… e la vacanza è stata semplicemente M e r a vi g l i o s a .

 

Tutti i racconti

2
4
13

L'ombrellone

11 July 2025

Ai primi di giugno i Bagni Margherita erano quasi deserti. Presi posto accanto al solo ombrellone aperto, sul cui tavolino la brezza faceva svolazzare la copertina di un libro, vicino a un paio di occhiali e una pipa. Rimasi lì tutto il giorno, stupito dal continuo mutare del cielo. Del mio vicino [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • TheObserver: Grazie per il benvenuto, amici di Lettere :-) Spero di essere all'altezza [...]

  • Rubrus: Si sa che per farsi apprezzare spesso si deve morire. Mi sono sempre chiesto [...]

1
2
9

Le Sorelle : il rimorso di Caterina 3/3

11 July 2025

Fu allora che entrarono. Dapprima Luigia, Maria e Giuseppina, poi Rosa, Teresa ed Elena. Caterina fu l’ultima. Tutte armate, con il viso teso e lo sguardo freddo. Impugnavano coltelli e pistole. Nessuna esitazione. Nessuna parola. Uno dopo l’altro, finirono i superstiti delle esplosioni con la [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
6
21

Quello strano mago di papà

10 July 2025

Il giorno in cui nacqui fu un giorno strano: un addio e un inizio si sfiorarono senza guardarsi negli occhi. Solo ventiquattro ore prima moriva mia nonna. Così, mentre mio padre la piangeva al funerale, io venivo al mondo. Quando finalmente arrivò in ospedale, dopo quella giornata irreale, trovò [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
2
18

Le Sorelle : Il rimorso di Caterina 2/3

10 July 2025

Lui non disse una parola. Si alzò lentamente dal letto e, senza guardarla, si avvicinò alla finestra. Rimase lì, in piedi, con le mani lungo i fianchi e lo sguardo perso oltre i vetri, dove il cielo grigio sembrava essersi fatto ancora più cupo. Poi cominciò a parlare, con voce bassa ma ferma. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: anche la seconda puntata, carissimo non delude. Giulio non ha tradito l'amore [...]

  • Walter Fest: Scusate info di gruppo: Se avete tempo date un'occhiata al nostro blog.

6
8
22

Dalla storica e monumentale Basilica di San Lorenzo Maggiore in Napoli

Vi racconto la devozione napoletana per Sant'Antonio ed il suo miracolo del 1623

09 July 2025

La figura di Sant'Antonio da Padova è venerata in modo straordinario dai napoletani. La sua influenza si avverte non solo nelle chiese e nei luoghi di culto, ma anche nei cuori delle persone che nel santo trovano una guida spirituale e un protettore in grado di intercedere per le loro necessità [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    Grazie per la tua instancabile opera divulgatrice. Napoli ha un [...]

  • Gennarino: Paolo Ferazzoli PRFF: Grazie di cuore. Napoli ha un patrimonio cuturale immenso. [...]

2
3
27

Le Sorelle : il rimorso di Caterina 1/3

09 July 2025

Capitolo 4 – L'inganno Il sole stava calando, e il bosco si riempiva di ombre lunghe e sospiri di vento. Teresa e Giuseppina camminavano in silenzio, attente a ogni rumore, le armi pronte ma nascoste sotto i mantelli. La perlustrazione di quella zona era diventata una consuetudine, ma mai una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz, tosta Caterina. Chissà se Giulio è in grado di difendersi.Like

  • Oggetti Smarriti: Cari Dario e Dax, vediamo domani cosa succederà. Grazie per avermi letto [...]

5
3
29

L'album di fotografie

I ricordi di Anna

08 July 2025

Era sempre una gioia per Anna trascorrere del tempo con i suoi nipoti, Mario e Giulia. I gemelli portavano nomi italiani, anche se erano nati e cresciuti in Canada. La figlia di Anna, Silvia, aveva voluto, d’accordo col marito Mark, continuare la tradizione dei nomi italiani per ricordare le origini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Un attimo di serenità in un mondo caotico..like

  • Lo Scrittore: Gli album di foto sono la testimonianza reale di vite vissute in altri tempi, [...]

4
10
38

Settant’anni in pochi metri

08 July 2025

Due piedini di cinque anni si srotolavano a rotta di collo giù per l’acciottolato inumidito dalla condensa della sera. Fermatisi, saltellavano impazienti sul posto: uno, due, tre volte quasi a voler dare il ritmo agli altri due che li seguivano. Questi ultimi, esausti, un po’ deformi, procedevano [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lo Scrittore: noi che abbiamo piedi stanchi e consunti quante volte abbiamo dovuto rincorrere [...]

  • Libera: Hai ragione. è stato un mix di ricordi personali di bambina e di ricordi [...]

7
8
31

Quando girasti quell’angolo

07 July 2025

Quando girasti quell’angolo Quando girasti quell’angolo di strada, il mio cuore ebbe un tonfo Come cadere dentro il più profondo degli abissi Un dedalo di tunnel, dove ad ogni angolo, viravi veloce per non farti più trovare Un’ombra e la mia mano che non riusciva più a toccarti I miei occhi vedevano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

20
18
102

Stop and restart

Ii0000___^^^@

07 July 2025

Di notte, giunto a quel vicolo, appendice di una strada elegante, tra il riverbero smorzato di neon affievoliti e una coppia di gatti impegnati in un rituale di corteggiamento, mi siedo in terra appoggiando la schiena al travertino di una banca, esausto per aver camminato per ore. Senza nessun [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
9
38

A volte ritornano?

Una storia vera.

06 July 2025

"Telefono da parte dell'Azienda Ospedaliera XXX. Sto cercando la Sig.ra YYY per avere conferma degli appuntamenti presso di noi fissati per visite mediche da eseguirsi nei giorni 17 e 24 giugno p.v.". "Temo di doverli annullare perchè la Sig.ra YYY era mia madre ed è deceduta il 24 gennaio u.s.". [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lo Scrittore: la battuta finale rende alla perfezione l'idea del perché le cose [...]

  • Rubrus: To all. La storia è vera. Ho fatto fatica a non rispondere "secondo [...]

6
10
40

Dietro troppe quinte

06 July 2025

“Come ha detto che si chiama? Carver? Per caso è americano?" “Eh? Sì… cioè, poca roba in realtà, sono solo…” “Capito, capito. Ok venga, da questa parte… non faccia caso agli altri, stanno provando i pezzi per lo spettacolo.” Lionel si fece largo tra le quinte, storcendo appena il naso per l'odore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su