Lei non capì nemmeno questa volta, ma scese, senza accorgersi che la fata dietro di lei era sparita. 

Corse immediatamente dentro casa, i suoi genitori non c’erano e sua nonna sicuramente dormiva ancora data la sua età. Appena arrivò dentro la sua stanza si avvicinò tremante al cassetto. 

Quando la vide la sua bocca s’incurvò per lo stupore. 

Dentro c’era davvero una pietra! Ma dire preziosa era dire molto poco!

“Ma è bellissima!” esclamò estasiata. Sembrava quasi una conchiglia, argentata con un bordo spiccato a forma di chiocciola completamente blu scuro, brillante come il mare, con infine un tono d’arancione come il tramonto che lei tanto amava vedere d’estate, sulla veranda di casa sua. 

Una pietra di quel genere le avrebbe fatto guadagnare un sacco di soldi. 

Sam si fermò un attimo. Il pensiero dei soldi l’aveva distratta senza volerlo. Era venuto da solo. 

“Devo portarla al fiume, come ha detto la fata.” Sam scrollò il capo e si diresse in tutta fretta fuori casa.

Il giardino era immenso e lei lo adorava. Passava ore lì fuori durante le stagioni calde. 

Da casa sua al fiume ci avrebbe messo pochi minuti e lei lo attraversò di tutta corsa.

Ma proprio in quel momento, poco fuori dal cancello, che proprio lei aveva aiutato a pitturare di un verde chiaro, apparve un’altra figura. Era quella di un uomo, ma al contrario della fata, questo dava l’impressione di una persona furba, ma che allo stesso tempo non voleva darlo a vedere.

Indossava una veste tutta colorata e vistosa e sembrava anche piuttosto giovane. I piedi erano scalzi e i capelli gli arrivavano fino alla schiena, lisci come l’olio.

“Sam!” Parlò e la ragazzina sobbalzò. Aveva una voce quasi untuosa, ma in qualche modo invitante.

“Dammi la pietra.” disse allungando una mano, “Pensa a quante cose potremmo comprare. Insieme.”

Indicò a Sam il giardino e quando questa si voltò lo vide pieno di tanti bellissimi oggetti e decorazioni. Di quelli che non avevano mai avuto, come fontane di pietra intagliata, statuine costose e tanti, tanti fiori. Sembrava il paradiso. Un vero tempio fatato.

Sam guardò a bocca aperta.. era troppo bello. Doveva dare assolutamente la pietra a quello strano tipo. 

Stava per farlo, era a pochi centimetri dalla sua mano. Il sogno di quel lusso era troppo entusiasmante, avrebbe anche potuto ritratte su una tela tutto il suo giardino.. Qualcosa però frullò nella sua testa. Sentì l’impulso di voltarsi, anche se la sua mano toccava praticamente quella dell’uomo. Era oltretutto così fredda. 

Ma quando si girò per caso di nuovo verso il giardino vide che era completamente cambiato. Sembrava secco, lurido, come se ci fosse stato addirittura un incendio.. 

Sam urlò, ritirò la mano e corse via senza nemmeno guardarlo!

Anche quella figura, senza accorgersene, sparì nel nulla come una nuvola di fumo.

Ora vedeva finalmente il fiume, mancavano pochi passi.

Qualcos’altro però comparve davanti a lei. Era una regina seduta su un trono fatto di denari, era molto appariscente e di certo non le mancavano né i sfizi né il lusso. Assomigliava in qualche modo alla regina di denari che aveva visto raffigurata sul mazzo degli antichi tarocchi della nonna. Lei si divertiva a leggerli e ricordava come sua nonna l’avesse definita come la futura “Regina di Coppe”; tuttavia non ne aveva ancora capito il significato. Sebbene le avesse ormai passato il suo mazzo, era il regalo dei 13 anni. Le aveva assicurato che era una tradizione di famiglia. 

“Sam!” Parlò con una voce che faceva pensare a un estate rovente, di quelle in cui ti divertivi oppure oziavi tutto il giorno. 

“Perché non vendi la pietra preziosa? Pensa quante cose potresti fare. Saresti persino in grado di aprire quella scuola di disegno che tanto vorresti! Non vuoi forse vivere una vita abbondante, non vuoi essere una vera regina

Come per magia comparve quello che a Sam sembrava un piccolo negozio dei pegni. Sì, lo conosceva. C’era andata diverse volte con i suoi genitori. Avrebbe potuto vendere la sua pietra.

Era vero, si disse. Sarebbe stato così facile poter avverare così tutti i suoi sogni più belli.

Si avvicinò a quel piccolo negozio. Avrebbe venduto la pietra preziosa!

Quando l’aprì però vide qualcosa, ed era certa che solo lei potesse farlo. Una figura quasi mostruosa con i denti affilati e una giacca di pelle. Gli occhi parevano di fuoco.

Sam di nuovo urlò e scappò via. Quella creatura non l’avrebbe mai aiutata a far avverare i suoi sogni. Lo sapeva perfettamente. 

Corse e finalmente si trovò sul fiume, Guardò la pietra, era bella e preziosa ma non valeva il prezzo di tutto quello che aveva visto. L’appoggiò dove le aveva detto la fata e andò a sedersi poco lontano. 

Passarono i minuti, ma lei non arrivò.

Forse chi doveva andarsene era proprio lei. Si alzò in piedi e dopo un ultimo sguardo verso il masso dove si trovava la preziosa pietra si voltò per tornarsene a casa.

Ma in quel momento sentì la fata volare intorno a lei. Questa sbatté le ali sorridendole, le fece della carezze proprio con quelle facendola ridere e riuscì persino a darle dei bacetti. 

La creatura magica sprizzava di gioia. 

In seguito riprese la stessa forma della ragazzina e lei poté vedere come veramente questa le somigliasse.

I loro occhi verdi brillavano all’unisono. 

“Brava Sam. Sapevo che ce l’avresti fatta.” 

“La pietra è stata tutta una prova. Sapevo che non avresti ceduto, che saresti anche riuscita a leggere tra le righe, come solo te ne sei capace.”

Sam abbozzò un sorriso, “Non potevo spenderla. Era troppo preziosa.”

“Anche i tuoi sogni lo sono, Sam.” riferì la fata sorridendole dolcemente e sbattendo le ali come se volesse accarezzarla di nuovo.

“Non mi serve la pietra per realizzarli, vero? Posso trovare altri modi, e posso comunque avere una vita abbondante.”

La fatina dai capelli rossi annuì, “Ne troverai tante di pietre preziose nel cammino, e così tante figure che cercheranno di rubartele o, come hai visto oggi, di distrarti.”

“Ma tu puoi sempre farcela Sam. Il tuo cuore è come una pietra preziosa, ma è anche molto di più. Tu sei già una regina. Ricordati di seguirlo sempre. Non sarai mai sola.”

La fata le fece l’occhiolino e tornò alle sue dimensioni ridotte. Sam la vide volare via e finalmente anche lei poté tornare a casa. O meglio nella sua casetta sull’albero.

Terminò di disegnare la sua fata; ella portava il suo stesso nome.

Era lei, era Sam. Con una pietra preziosa posata sulla mano destra rivolta verso un masso vicino al fiume, azzurro proprio come il riflesso del cielo. 

Tutti i racconti

7
7
35

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
19

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
30

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
6
24

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
40

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
134

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
34

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
72

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

10
11
50

La preghiera

26 April 2025

La preghiera Non so, se ne sono capace Ed anche se verrò mai ascoltato In fondo, questa cosa non mi è mai appartenuta Lei era nascosta in una tasca Avvolta in un panno nero, stretta, stretta Come volerle impedire di esserne abbracciata Poi arrivano periodi della vita, dove invocare Dio, Buddha, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
25

Razza superiore

26 April 2025

Ghnog si fermò all’ingresso della caverna, poi, quando i suoi occhi si abituarono al buio, fece qualche passo all’interno. Dagga teneva il corpo del piccolo tra le braccia, dondolandosi e intonando una nenia in quella sua lingua incomprensibile. Ghnog si avvicinò. Il neonato aveva la pelle scura [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su