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I suoi occhi brillavano mentre le parlava, tutto il suo volto si accendeva : il sorriso, le guance....ma gli occhi....oh quegli occhi....diventavano stelle …e luccicavano… e riflettevano l Universo intero mentre, tra le parole che inciampavano, cercava di dirle quanto la amava. Sapeva che quando aveva una bella giornata il suo sorriso era più raggiante del sole e i suoi pensieri erano un carosello di fili d' argento e arcobaleni, che a gara dipingevano parole frizzanti che riempivano l aria della sua voce argentina. Riconosceva la tristezza nascosta con gentilezza dietro ad un' espressione cortese mai sgarbata e che si intravedeva appena, proprio lì tra le ciglia umide, nell angolo interno dell occhio, dove il cristallo di una lacrima impertinente aveva perso la scarpetta....oppure tra quelle dita che si intrecciavano nervosamente, o tra quelle caramelle dolcissime al limone che mangiava solo quando l amarezza della vita la stava colpendo a morte. E voleva gridare che amava perdutamente ciascuna di queste cose, che ogni cosa di lei era perfetta soprattutto i suoi difetti, che erano solo suoi e per questo così speciali. Può il cuore di un uomo amare così tanto da far male? Non era un fuoco che brucia, ma un oceano, vasto e profondo, davanti al quale ci si siede, abbandonandosi e desiderando solo di farsi avvolgere dall immensità delle sue acque. Si sentiva così accanto a lei, in pace, nella sua interezza con il solo desiderio di amarla e di farsi amare. Durò un attimo, un istante di infinito....una goccia di pioggia sulla gota lo strappò via dai suoi pensieri...era solo, davanti alla finestra aperta della sua camera da letto, mai cosi fredda e vuota, con un ciondolo in mano che Lei andando via aveva dimenticato. Era troppo tardi per rimediare, l' aveva persa, forse per sempre...ma qualcosa di dimenticato è pur sempre un filo sospeso, un lieve sospiro che ancora permane nell aria. Lo baciò, sorrise, lo mise con cura in tasca e lentamente scese le scale, mentre la notte avvolgeva silenziosamente ogni cosa. Avrebbe trovato il modo, la strada per giungere di nuovo a lei....il sole non era era scomparso, domani sarebbe sorto di nuovo
Piccola stella, 27 April 2024
DOVE SONO
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Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.
Piccola stella, 30 April 2024
LAVORI IN CORSO
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La saliva che lenisce le piaghe macina cemento per le pietre della mia cattedrale.
Lawrence Dryvalley, 06 May 2024
La Rapina
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I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. [...]
Lo Scrittore, 28 April 2024
Terra mia
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Terra mia Oh! Terra, terra mia Madre pulcherrima generatrice di vita sei rimasta nascosta nelle pagine della memoria e non potrò mai dimenticare i tuoi profumi le tue albe che facevano brillare la [...]
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Utente Anonimo
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Orde di famelici zombie spuntano da ogni dove. Le armi e le trappole riescono a malapena a contenerli, oltretutto risultano sorprendentemente veloci e imprevedibili. «Li mortacci loro e di chi nun li ammazza!» diceva spesso Walter, fino a quando non è diventato un non morto. Ciò che è rimasto [...]
Hanno abbassato il cielo ma s’è tutto sporcato e non vale più come prima. Il fumo che gli mandiamo addosso con le bestemmie e le cattive idee vola basso. Gli angeli di seconda mano costano meno, pretendono niente ma hanno le vertigini e di più non si alzano. Come le nostre preghiere. Antiquate [...]
Salite, discese, arrampicate e tantissimi ruzzoloni. --- Nota dell'autore: si racconta che Ernest Hemingway prese un tovagliolo del bar, scrisse un romanzo in sei parole, lo fece passare tra i commensali e raccolse le vincite di una scommessa di dieci dollari. Mentre Giuseppe Scilipoti, cioè [...]
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Giuseppe Scilipoti:x Walter: come canta Antonello Venditti? «Che fantastica storia la [...]
stapelia:Mi sono, soltanto, unita ai commenti! Scrivilo questo romanzo autobiografico, [...]
Viaggetto avventuroso Venendo dalla Valtellina con una vecchia Volvo verde valeriana con vetrofanie di Versace e Valentino, in un autogrill del varesotto incontrai una vetrinista di nome Wanda che avevo conosciuto su un volo Venezia-Varadero venti mesi prima. Per festeggiare ci scolammo una bottiglia [...]
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stapelia:Difficile commentare usando le solite parole! Hai esternato di giocarci con [...]
Atra In atra quiete silente, di represso animo, dove velate parole si smarriscono nelle ombre delle omertà dei sentimenti, che come despoti si erigono, recludendo l'anima nel bigio limbo di aleatorietà. Il cuore, come danzante funesto, smuove con timore falsi passi sul selciato del sospetto, mentre [...]
Oggi, Piazza Duomo è semideserta, riesco a scorgere in lontananza una ragazza con un cane al guinzaglio, un gruppo di turisti asiatici e un anziano signore che tiene la mano al nipotino. Meglio così, adoro i posti tranquilli. A dispetto delle previsioni meteo che indicavano un clima fresco e ventoso, [...]
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Giuseppe Scilipoti:x Walter: caro Walter, conoscendoti, molto probabilmente ti riferisci al fatto [...]
Rubrus:Un po' sprovveduto, il poliziotto sotto copertura. Prima chiede espressamente [...]
Si accomoda sul divano. Si copre le gambe con una coperta. E in un attimo è di nuovo bambina. -Come va la pittura? le chiedo. Ci mette un po’ a rispondere. -Ogni giorno mi sveglio con la voglia di dipingere qualcosa di diverso e poi… Si interrompe. -Poi? -Poi dipingo sempre lo stesso quadro. [...]
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Gabriele Colombo:Non c'è nulla di studiato. Grazie mille del commento
In una gelida sera invernale, sotto il manto di stelle che adornava il firmamento, Monica si ergeva davanti allo specchio del suo aposento. Si era fatta bella per Lucas, un ragazzo appena conosciuto, davvero molto carino ma un po' riservato, quel tanto che riusciva a incuriosire Monica, tanto [...]
Magnus, il pastore tedesco della famiglia Moretti, da tempo assai malconcio, si avviò all'interno della cuccia. Un profondo senso di stanchezza lo colse, fino a che si assopì. Quel sonno fu dolcissimo e breve. Al risveglio, si accorse con stupore di non avere più addosso l'odiato collare. Alzò [...]
E alla fine tornarono i sogni dopo un inverno di notti insonni c'era odore d'erba tagliata fiori scampati all'umana follia e boccioli di storia ad asciugare le nostre amate vie e le voci come di donne lontane rassicuranti e brevi e la luce.
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Walter Fest:Si ma se non ti fai vedere e non rispondi alla gentilezza dei commenti la tua [...]
Rosnik:Chiedo venia ma sono stato altrove... grazie a tutti degli apprezzamenti, amo [...]