La maggior parte dei primari sono naturalmente esperti gestori, abili selezionatori di risorse umane, centellinatori di budget fino all'ultimo centesimo ma senza sforare, esperti in comunicazione e relazione, sopraffini coordinatori, realizzatori di obiettivi con lucidità da 007 e se si presentano dei problemi ci si tuffano per affrontarli e risolverli. 

E scusatemi se è poco. 

Ma non tutti i primari sono irresistibili.

Uno urlava così tanto e senza motivo, con chiunque, che operatori e utenti ogni volta che lo incontravano all'esterno dell'ospedale cambiavano marciapiede.

Ma non era il peggiore.

Uno aveva il dono dell'ubiquità, appariva contemporaneamente su giornali e televisioni locali e ci stava tanto bene che tu potevi tranquillamente immaginarlo in qualche grande show del sabato sera.

Uno accettò nel suo ambulatorio, dove le donne si spogliavano per le visite, il trasferimento di un voyeur, mandato via a pedate da un altro posto.

Uno si ruppe i legamenti di un ginocchio giocando a ping pong con altri pari al centro diurno del DSM e si fece pagare come infortunio sul lavoro.

Uno era così pieno di sé da intervenire a ogni seminario con tempi che superavano quelli del relatore.

Uno mantenne nella sua unità operativa un pessimo specialista, che non avrebbe sfigurato dall'altra parte della scrivania per quanto era paranoico, perché temeva le sue denunce e condannò così la sua unità a un crollo di immagine e di utenza.

Uno era così incapace di farsi valere che in ospedale qualcuno lo definì “una sardina in un mare infestato da squali” (ma gestiva oltre cento persone).

Una fu assunta senza averne i titoli ma, scoperta, nessuno la rimosse.

Uno non sapeva neanche dove abitata o poco più.

Uno aveva un filo diretto con la moglie ogni volta che doveva prendere delle decisioni.

Un altro, più autonomo, le decisioni non le prendeva mai.

Un giorno una giovane donna si presenta in ospedale con forti dolori addominali accompagnata dal marito preoccupato. Tende a ridurre l'entità del dolore ma si vede che soffre ed è molto, molto imbarazzata. Si può capire.

Chiede di rimanere da sola per il colloquio e nulla si evidenzia dall'anamnesi recente che raccoglie la ginecologa.

Si effettua la visita; dopo aver armeggiato un po', la ginecologa tira fuori un preservativo dalla vagina (ecco la causa dei dolori!) e con le dovute maniere e riservatezza si reca dal primario per riferire l'accaduto. 

Il primario, sicuro del fatto suo, decide di intervenire personalmente, d'autorità.

Convoca il marito e gli si rivolge con aria di rimprovero: “Signore ma non si è accorto alla fine del rapporto sessuale di averlo perduto? Non poteva stare più attento o riferirlo subito? ”E lui, smarrito: “Ma come, ma come ? Io non ho mai usato il preservativo”. 

 

 

Ogni soldato ha diritto ad un comando competente (G.Cesare)

Tutti i racconti

0
0
3

Il paese dei piccoli 2/2

28 December 2025

Il cambiamento avvenne in modo quasi impercettibile, come tutte le rivoluzioni profonde. Arrivò il compleanno di Orlan. Secondo la Legge della Statura, il giovane avrebbe dovuto iniziare a rimpicciolire a partire da quella data: un millimetro alla volta, quasi impercettibile, ma abbastanza per [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
2

Nuovi Orizzonti - La consegna

Dax
28 December 2025

Max era affondato sulla poltroncina della cabina di pilotaggio, lo sguardo perso nel vuoto interstellare. La sigaretta elettronica sbuffava vapore viola che gli velava il volto. Doveva trovare un modo per salvare la creatura nella cassa… e sé stesso dalla Space Force. Non era affar suo, eppure [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
5
27

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Una prima parte davvero accattivante. Brava.

  • GiuliaCango: GRazie di cuore a tutti e a tutte per i commenti... mi piacerebbe fosse letta [...]

2
1
106

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
3
29

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • VittorinaPerbo: La lotta tra bene e male di ascendenza romantica trova una sua pur difficile [...]

  • Dax: bella.Like

2
2
30

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

  • Rubrus: Mi ricordo un episodio, cui non ho assistito direttamente, ma riferito da persona [...]

5
4
33

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

11
10
183

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Letto e riletto volentieri. Una favola degna di Gianni Rodari. Simpatica, dolce, [...]

  • Dax: Moolto carino.Like allo smeraldo 😊

8
6
43

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
7
183

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello Bello.Like

  • GianlucaEgo: Bello l inizio di questa fiaba con l aiutante che è una figura della [...]

7
6
49

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

  • Davide Cibic: Scritto bene, è un racconto che ha un ritmo e un incedere inesorabili. [...]

6
3
26

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

Torna su