Certo

Fra le cose che mi capitano quotidianamente, preferisco allacciarmi le scarpe

La sveglia la mattina con urla di metallici dolori mi provoca una forma di repulsione e la mano violentemente sbatte contro quel maledetto tastino che vibra per farlo tacere per sempre

Gli scarichi del bagno del vicino mi portano subito a pensare che sarà una giornata di merda

E le corse di quel bambino che deve andare a scuola lungo quel corridoio mi lanciano dentro un autodromo chiassoso di macchine rombanti, facendomi portare le mani alle orecchie

La macchinetta del caffè sbuffa anche lei e di rimando mi brucia entrambi i polpastrelli

Il viso mi si arrossa dal dolore

Lancio un'imprecazione silenziosa

Le mutande!

Dove ho messo le mutande

Oggi poi occorre la cravatta, ho gente da incontrare

Carlo, ricordati la borsa con i documenti, mi ripeto

Cerco le scarpe

Quelle nere, lucide, con stringhe

Mi siedo sul letto ancora disfatto

A quello penserò stasera

Con due mani alzo le scarpe in aria

Le allargo

Voglio che i miei piedi trovino conforto subito

Con cura quasi maniacale sistemo le stringhe

Perfettamente in linea tra loro

Un deciso tiro a destra e uno a sinistra

Eccole

Pronte per chiudersi

Sembrano le uniche consenzienti

Eccole che si avvolgono e con uno nodo imparato fin da piccolo si chiudono

Né troppo stretto né troppo largo

Mi alzo e le provo

Mi piacciono avvolte su di me

Sono pronto

Le chiavi Carlo, cerca le chiavi

La porta che sbatte e l’ascensore rotto

Cinque piani

Merda!

Vorrei scivolare come da bambino lungo la ringhiera, farei prima

Ma visto l’inizio giornata lascio perdere

La macchina

Non ci credo, mi hanno messo le ganasce

Multa non pagata

Gli occhi cercano

L’autobus

Sono secoli che non lo prendo

Riesco a salire

Mi sento una sardina e le ascelle dei viaggiatori ne esaltano l’aroma

Cartellino

Otto e zero zero

In tempo

Nella sala stanno aspettando solo me

Mi ricompongo e mi stringo la cravatta

Riunione fiume

Avrei preferito affrontare delle rapide di un fiume turbolento

Il sole sparisce

Diciotto e zero zero

Si torna a casa

L’ascensore è ancora rotto

E salgo incontrando altri ostacoli

Il cane urlante del primo piano che cerca di mordermi le caviglie

E il vecchietto del terzo, sordo come una campana, che cercandomi di spiegare una cosa, agita il bastone tra il vuoto e il mio viso

Chiavi

Entro

La luce fioca della lampadina

Mi sta abbandonando

Il divano e un corpo che sprofonda

Allungo le gambe

E ai miei piedi l’unica cosa che oggi non mi ha stancato

Oggi avrei preferito solo allacciarmi le scarpe

Tutti i racconti

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Il treno 2/2

15 September 2025

Corse alla porta di comunicazione tra i vagoni, ma anche quello successivo era vuoto. Stava correndo a perdifiato per tutto il treno e stava arrivando alla locomotiva: non era possibile. Era fuori di sé e quasi fece cadere il capotreno. «Oh, mi scusi» disse. «Di nulla, signore» rispose il capotreno. [...]

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15 September 2025

Ma cosa hanno tutti! Il capoufficio pretende termini entro sera le pratiche che mi ha appena assegnato. "Questo ufficio non è un ente pubblico dove il lavoro procede rallentato: nel privato, dovrebbe saperlo signorina, è necessario rispettare i tempi” sentenzia dall’alto del suo metro e novanta, [...]

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Megan 2/2

la ribelle di Scozia

15 September 2025

Finito di dare gli ordini scese dalla torre e si accinse a prepararsi. Il suo scudiero lo aiutò a indossare la sua armatura. I pochi raggi di sole che uscivano dalle nubi la facevano risplendere di una luce sinistra, tanto era lucida. Il ponte levatoio si abbassò e iniziò la sfilata dei cavalieri, [...]

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Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

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Senza Ombrello

14 September 2025

Seduta accanto alla finestra, con la tenda leggermente scostata, guardava la gente camminare in fretta sotto la pioggia, gli ombrelli aperti. Facce tese, seccate, si vedeva che maledicevano le macchine parcheggiate male, alcune con le ruote sopra il marciapiede, muovendo le labbra nervosamente [...]

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Megan 1/2

La ribelle di Scozia

14 September 2025

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Comunque delicato

Poesia con riferimento a questo sito Letture da Metropolitana

13 September 2025

Vuoi solo leggermi. I tuoi sensi posare su di me, farli scorrere lungo le parole nel loro verso tradizionale. Per, torno a ribadire, distrarti con una lettura leggera. Questo è quello che cerchi. In fondo non hai tutti i torti, questo sito si chiama Letture da Metropolitana. Si pubblicano [...]

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IO

Senza trucco.

13 September 2025

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Una favola a lieto fine. Col Cavolo... 2/2

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  • zeroassoluto: Grazie a tutti.
    L'ho scritta come se la stessi raccontando ai miei [...]

  • Lawrence Dryvalley: Once upon a time... Vegan Edition! 😅🤣 Bella Zero, piaciuta la favola ma continuano [...]

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Non solo Rolex

una beneficenza "originale"

12 September 2025

L'idea era semplice. Bastava essere in due. Una bella coppia ben vestita. Blazer e regimental per lui, outfit decisamente più modaiolo per lei, con qualche audace trasparenza. Il solito cliché del maschio benestante, che al villone al mare, alla macchina di prestigio, e al Rolex di ordinanza aggiunge [...]

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