Sono di nuovo nel mio animo.
La medesima città devastata e oscura in cui mi sono mosso per salvarmi dal suicidio, stesso caos, stessa pioggia amara e tossica.
Mi sento scoperto, vorrei essere in uno dei manieri degli altri sogni, con un'armatura a disposizione ma non ho altro che il solito telo cerato, lacero e irrigidito dagli anni.

Stavolta niente rumori dall’ambiente, cammino nella solitudine e ho nelle orecchie gli auricolari che mi invadono di spezzoni di brani Heavy Metal ad alto volume. Difficile concentrarsi.

Gli scarponi arrancano nel fango molle e scivoloso, la pioggia mi pesa sulle spalle e vedo un riquadro di luce su un palazzo. Andiamo.

Ci sono un paio di scalini da salire per entrare ma le gambe sono pesanti dalla stanchezza, fatico, passo. Dentro la stanza è pulita, luminosa, trasmette un senso di semplicità, purezza, ordine essenziale. Tutto è studiato nella sua disposizione per essere ideale.

Lei emerge dalla luce. Vestita di nero, una semplice maglietta e una minigonna, capelli neri, lisci, minuta, leggera nei movimenti, mi guarda con aria felice e quasi birichina. A dispetto dei suoi quarant’anni, sembra una bambolina disegnata da un artista giapponese.

Allunga una mano, mi sgancia gli auricolari poi con la punta dell’indice mi sfiora il petto, sospira dalla bocca socchiusa mentre apre meglio gli occhi per fermarsi sui miei.

“Ciao” mi dice.

“Amore...”
Non credevo di poter trovare il fiato per parlare.

“Non chiamarmi Amore, io non esisto.”

“Lo so, tu sei una proiezione dei miei sogni, la donna che credevo di vedere nella pantomima fatta da...<lei> per manipolarmi”

Nel suo sguardo leggo tenerezza e non riesco a resistere:
“Mi manchi!”

Potrei mettermi a piangere da un momento all’altro.

"Gioia”, sussurra, e mi stringe a sè.

Non so come sono seduto e lei è a cavalcioni sulle mie gambe, appoggio la testa sul suo petto e la stringo forte. La sua schiena perfetta è sotto le mie dita come la tastiera per un pianista, sposto una mano, scivolo con le dita sotto la maglietta, raggiungo piano il seno caldo e piccolo, lo accarezzo, l’emozione mi serra il diaframma e fa fremere lei.

Alzo la testa, la bacio, lei partecipa, mi stringe la testa, affonda la lingua in me: tutte quelle emozioni che credevo di aver strappato dal mio corpo prima che mi avvelenassero sono di nuovo rifiorite: emozioni, palpiti, voglia di vivere, tutto di nuovo al suo posto a governare il mio essere dall’interno.
Non ci sono lunghi preliminari come succedeva nella realtà, in un attimo facciamo l’amore senza paure, senza regole a limitarci, solo istinto e spontaneità; quando entro in lei, la vedo bloccarsi un istante poi respirare per lasciare espandere l’ondata di piacere e passione che la pervade.
Nei sogni il tempo non esiste, si estende per far spazio a tutta la felicità e si contrae per stringere e catturare ogni istante di magia. Così abbiamo lasciato libero ogni momento di dare il meglio di se stesso nei nostri cuori, nei nostri pensieri, nei nostri corpi.
Alla fine di un tempo impossibile da misurare ci siamo fermati aggrappati e contratti l’uno all’altra, dimenticandoci perfino di respirare.

Ho chiuso gli occhi per non mollare, ma lei si è tirata un attimo indietro e mi ha preso la testa con le mani sulle guance e le dita sulle tempie, mi sembrava fossimo tutt’uno, fusi in quella presa dolce e calma.
Mi ha guardato con quegli occhi in cui mi perdevo senza paura e ha parlato.

“Devi lasciarmi andare”

“Non voglio!”

“Io ti amo e se restassi ti farei ancora
più male di quella che mi ha creato.”

Poi mi sfiorò appena le labbra, in un bacio per assaggiare il sapore di lei...

Tutti i racconti

1
0
20

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
1
17

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
30

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
4
30

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
4
40

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
10
54

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Mi unisco ai complimenti. Il contrasto tra il mondo dei bambini, i loro giochi [...]

  • Riccardo: piaciuta Ezio!
    Tema sempre attuale.
    E l'unione del gioco ad una [...]

5
7
37

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
30

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

6
8
65

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
9
58

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

3
2
36

CENTRALE PARANOICA 9

HARD STONED BOY

15 December 2025

Hi, qui è la centrale paranoica. Non va benissimo, hanno fiutato l’intruso e mi cercano. Non sanno chi sono, cosa sono e che faccio, così ad ogni buon conto ci provano a sterminarmi. Intanto hanno sigillato lo Psychotronic e sparso una specie di DDT digitale tutt’attorno all’area... E che mai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    scrivi bene e lo sai.
    Ti piace provocare scandalizzare se [...]

  • Dax: Un racconto eccentrico. Fatico a comprenderne il senso..Like

3
4
50

Prima di casa

15 December 2025

«Mio Dio! Ancora tre ore di macchina devo fare!» pensò, lo sguardo fisso sulla strada oltre il parabrezza. Il tramonto incendiava il paesaggio di un rosso vivido: sarebbe stato romanticissimo goderne accanto alla sua compagna, magari con un drink in mano. Invece eccolo lì, solo, a guidare verso [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: bello, intenso...mi spiace per il protagonista 😢.
    like

  • Rubrus: Come dicevo, rieccomi. Devo dire che per un habituè del genere avevo [...]

Torna su