Oggi andiamo al mare.

Sono entrato nell'ordine di idee che non posso sottrarmi a questo evento e mi sono preparato. Nel fisico e nella mente.

Monolitos è una spiaggia di sabbia nera, dietro l'aeroporto di Thyra, a Santorini. È una piccola spiaggia delimitata da due file di scogli, a nord e a sud. Guarda in faccia Rodi e la Turchia.

Tre file di ombrelloni in metallo e foglie ci accolgono, con contorno di lettini. Ombrellone e due lettini 5 euro.

Per fortuna c'è un bel venticello, che ci spettina e che non ci fa sentire il caldo del sole, che ormai picchia su questa terra da una paio d'ore a pieno regime. Sono le 10:30 e si sta proprio bene.

Laila sceglie il nostro ombrellone. Questo. Seconda fila dal mare.

Bello. Caldo. Ben ventilato.

Prima cosa da fare: togliersi i vestiti e mettersi comodi.

Poi mettere l'asciugamano sul lettino.

Prendo il mio asciugamano, arancio fosforescente della Decathlon. Così lo vedrò anche quando andrò a fare il bagno.

Stendo l'asciugamano.

Oddio, vorrei stendere l'asciugamano, ma questo vento non mi fa lavorare bene. Come lo metto da un lato il vento me lo alza dall'altro.

Meno male che nei lettini ci sono due buchi sugli angoli. È evidente che l'hanno fatto apposta per gli asciugamani ribelli.

Infilo nei buchi due angoli dell'asciugamano, ma il vento solleva il lato opposto.

Arriva il tipo che viene e riscuotere il suo 5 euro per il noleggio.

Lascio l'asciugamano che se ne svolazza per i fatti suoi.

Prendo dal portafoglio la banconota da 5 euro ma una ventata me la strappa di mano e la indirizza verso una coppia di francesi in evidente sovrappeso e con carenza di melanina.

Rincorro i 5 euro alzando l'immancabile nuvoletta di sabbia (nera per la precisione) che sembra innervosire due greci attempati che leggono un giornale greco, attempato pure lui.

Per fortuna che c'è un po' di vento altrimenti sai che caldo!

Recupero i 5 euro e li consegno al tipo.

Torno al lettino e con lo sguardo cerco il mio asciugamano arancione della Decathlon. Da buon sportivo l'asciugamano si è fatto quei cinquanta metri che mi portano ad imprecare, sottovoce, per il calore della sabbia sotto i piedi.

Recupero l'asciugamano e mi riporto al lettino.

La tecnica degli angoli e dei buchi non ha funzionato, per cui provo a fare un nodo con i lembi dietro la testata del lettino. A metà dell'opera Laila mi chiede: “Mi passi la crema per il sole? È nella borsa!”

Un attento esame della situazione mi suggerisce che allungando il braccio destro dietro l'ombrellone posso, con la gamba sinistra, tenere momentaneamente fermo l'asciugamano sul lettino.

Inizio la procedura ma una folata di vento mi fa perdere l'equilibrio e il mio asciugamano vola in direzione cabina di “cambio costume”.

Lancio la crema a Laila e inseguo il maledetto. Lo raggiungo vicino alla doccia.

Sono le 11:30 e non mi sono ancora fermato un attimo.

Mi viene da piangere.

Piango così tanto che sono tutto bagnato.

Cazzo… come faccio ad avere il costume bagnato? Quando diavolo ho pianto?

In effetti non sono lacrime ad avermi inzuppato, ma il getto della doccia trasportato da questo maledetto vento!

Torno all'ombrellone, mi avvolgo nell'asciugamano e mi getto sul lettino.

Un po' bozzolo ma funziona.

“Andiamo a fare il bagno?”

Certo che andiamo a fare il fottutissimo bagno!

Lascio l'asciugamano e prima che possa metterci sopra lo zainetto, quella merda arancione della stramaledetta Decathlon se ne è già volata per i cazzi suoi!

Ponderando un vaffanculo ad alta voce (italiani ce ne saranno?) entro con i piedi nell'acqua.

Mi calmo con il fresco. E poi il vento che aiuta a non sentire il bruciare del sole.

Sai che in fondo non è male starsene una giornata al mare?

Quando usciamo il mio asciugamano è legato all'ombrellone.

Un tipo di nazionalità oscura mi fa un cenno…. “Thanks” riesco ad articolare, e slego l'asciugamano dal palo.

Mi siedo sul lettino con l'asciugamano sotto le chiappe. Fermo. Tranquillo.

Il vento mi asciuga. Adesso leggo.

Mi allungo senza mollare il contatto con la belva e prendo il giornale. Gazzetta dello sport di ieri. Di meglio non si trova.

La copertina si legge che è un piacere, ma come apro il primo foglio una folata di questo maledetto vento mi fa sfuggire di mano tre pagine della bibbia in rosa.

D'istinto mi butto a recuperare i fogli e nel medesimo istante in cui manca il controllo sull'asciugamano, quello stramaledetto compie una nuova gita sulle ali di quel suo fottutissimo compagno di giochi! Sono in preda alla disperazione.

“Andiamo a pranzare”, dice Laila, totalmente ignara, o disinteressata, al dramma di questa mia mattinata di mare.

“Certo che andiamo a pranzare”, dico, scaraventando il giornale in aria, a favore di quella merda di vento stramaledetto che ci accompagna da stamattina.

L'asciugamano arancione della Decathlon se ne va a pranzare per i fatti suoi e, francamente, a me non me ne importa niente. Che crepi lui e la stramaledetta Decathlon!

“Meno male che c'è un po' di ventilazione, altrimenti si schiantava dal caldo! Allora? Lo vedi che al mare si sta bene?”

“Certo – rispondo – benissimo!”

E l'asciugamano mi saluta svolazzando felice sopra gli ombrelloni.

Tutti i racconti

2
2
13

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    La scrittura energica e positiva del nostro autore fa innamorare [...]

  • Maria Merlo: Il tuo racconto mi ha talmente incuriosito che ho subito cercato informazioni [...]

5
7
16

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

  • Maria Merlo: Grande Gennarino, anch'io la penso come te. Chi si stacca dalle ambizioni [...]

  • Smoki: Gennarino, sono senza parole! Ed è ben difficile zittirmi. Apprezzo [...]

4
6
31

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Malinconico e ben scritto passaggio di testimone tra le generazioni. Piaciuto.

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

5
9
58

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

2
8
38

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
9
23

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Una cosa del genere, sì. Ma chissà quante altre strade ci sono. [...]

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

4
6
37

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

3
6
22

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

6
9
39

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
12
30

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

  • GiuliaCango: Grazie ancora

8
8
31

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

10
26
38

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Mi accodo agli estimatori del racconto e come te sono appassionato di crime [...]

  • Maria Merlo: Grazie, L.D. AVA è davvero forte. Strana coincidenza: io avevo chiamato [...]

Torna su