Salii sulla montagna con mio nonno

Genitori troppo presi da se stessi per ascoltare e leggere nei miei occhi quel desiderio

Il nonno era un uomo forte e saggio

Essere solo in montagna con i suoi animali lo avevano abituato a quei silenzi e percepiva bene nelle persone i desideri e i sogni.

Lui comprese i miei.

Zainetto in spalla da cui faceva capolino Orsetto, il mio peluche preferito, e via.

La strada era lunga da percorrere.

Il nonno era  davanti, enorme ai miei occhi di bambina.

La sua ombra mi ricopriva interamente, tanto che a volte dovevo spostarmi per potermi scaldare al sole.

L’erba iniziava a comparire sbucando dalla neve e l’aria era sempre più frizzante.

Il  viso intirizzito non mi impediva di percorrere a denti stretti quel cammino.

Avevo desiderato tutto da tempo e, anche se avevo solo dieci anni, sapevo quello che volevo.

Il nonno si fermò.

Pensavo volessi dirmi qualcosa.

Senza una parola indirizzò il dito a nord.

Mi fermai e mi volsi.

Lo spettacolo mi  fece mancare il fiato.

Le montagne in tutta la loro grandezza non si erano ancora mostrate.

Le cime lambivano le nuvole, che si muovevano velocemente.

Perfettamente irregolari.

Una composizione unica di rocce frastagliate e neve.

Con bagliori di luce.

Come aver trovato un forziere pieno di gioielli, unici, imprendibili.

Non potevo portarli via con me, ma erano nei miei occhi, nella mia testa.

Riprendemmo il cammino e la baita del nonno era ormai vicina.

Ancora uno sforzo.

Ci vennero incontro delle caprette ed una di loro si avvicinò leccandomi la mano che sapeva di sale.

Il nonno le fece entrare nel recinto e con due mandate, una grossa chiave aprì la porta.

Ero talmente eccitata che non sentivo la fatica di tutte quelle ore di cammino.

Volevo solo sapere, curiosare in quel mondo che il nonno aveva scelto.

Vecchie foto alle pareti.

In una la nonna.

Sono certa che il nonno le dava la buonanotte prima di addormentarsi.

Attrezzi ovunque e un libro ormai ingiallito dal tempo vicino al letto.

Da buona donnina aprii tutte le finestre, mentre il sole stava andando a dormire.

Il  nonno, sorridendomi, si apprestò ad accendere il fuoco per la notte.

Presi sonno con difficoltà, ma poi feci sogni colorati.

Sognai montagne e io ne ero la regina.

Sognai mucche che si inginocchiavano al mio passaggio e caprette che con i loro campanellini facevano eco nella valle  in una melodia  armonica.

I fiori erano di colori magnifici, che in città non avevo mai visto, e l’erba di un verde che abituava gli occhi a vedere tutto dello stesso colore.

Sentivo umido.

Umido sulla faccia.

Con la mano cercai di asciugarmi, ma trovai solo un ciuffo ribelle del cane del nonno.

Avrei preferito svegliarmi con il viso di un principe, ma mi piacque lo stesso.

Mi stropicciai gli occhi  guardandomi intorno.

Il nonno mi aveva lasciato la colazione ancora calda vicino al fuoco.

Mangiai velocemente e altrettanto velocemente mi lavai il viso con l’acqua freddissima.

Non vedevo l’ora di godere di quel posto.

Lo avevo sempre immaginato, non volevo perdere un solo istante.

Il giorno dopo sarei ritornato a casa.

La scuola mi attendeva.

Lo scrosciare di acqua mi immerse in quella favola.

Un ruscello correva poco lontano.

La tentazione di bagnarsi i piedi fu immediata.

Provai calore che risalii velocemente le gambe, poi il busto e infine il  viso.

Una sensazione di calore che avrei scoperto solo dopo molti anni, ormai donna.

Con i piedi tutti bagnati risalii la collinetta alle spalle della baita.

Volevo vedere ancora più dall’alto la valle.

E la tentazione di lasciarmi rotolare.

E giù.

Prima con timore.

E poi,  vinta la paura, con gioia.

Risalii e ridiscesi decine di volte.

Sentivo la terra.

Sentivo il profumo del fieno.

Sentivo di essere felice.

L’ ultima discesa mi deviò portandomi sotto dei rovi.

Una spina mi punse, facendomi alzare il viso.

Il  colore giallo mi sorprese.

Le rose, ben curate dal nonno, erano puro amore.

Petali sotto le mani, vellutati e fragili.

Il profumo penetrante.

Il nonno la sera mi raccontò che la nonna gli fece fare un giuramento.

Se le fosse un giorno accaduto qualcosa, lui si sarebbe dovuto occupare

del roseto.

La promessa fu mantenuta, anche da un vecchio montanaro come lui

La mattina ripartimmo di buon’ora.

Gli occhi al mio passaggio volsero nuovamente a quelle montagne e il mio cuore sobbalzò nuovamente, come se volasse.

Come se volasse per fermarsi nel mio angolo di paradiso.

Tutti i racconti

1
2
6

Crop Man

05 June 2023

Era uno degli ultimi, ormai, ma non se ne stupiva. La tipica ipocrisia umana. E la tipica ingratitudine. Li avevano creati per far paura, no? Per questo esistevano. Oh sì, c’erano un sacco di storie carine, su di loro. Ma in tutti quei racconti c’era un lato oscuro, inquietante. Non si percepiva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Bravo Rubrus, lettura assai piacevole e riflessiva, ben fatto e sei ancora [...]

  • Rubrus: Be', i cerchi del grano erano opera di buontemponi o mitomani, come si [...]

0
0
0

Poesia Tanka

05 June 2023

liridi nel nord da Lira Vega brilla - nei dolci sguardi sul trabucco d'amore calde pelli salmastre ©Laura Lapietra

Tempo di lettura: 30 secondi

3
4
19

Sinceramente me... la mia passione: la poesia

04 June 2023

Ed ecco di nuovo qui a raccontare una delle mie passioni: la poesia, che fin da piccola ho iniziato a coltivare. Fingevo di scrivere e poi leggevo ad alta voce e dimenticavo tutto all'istante. In seguito crescendo ho cominciato a creare piccoli componimenti catturando ogni minimo particolare o [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
17

TENEREZZA

Mi ci è voluto qualche decennio...

04 June 2023

Amo quello che sono, amo quello che faccio, se parlo, se taccio, se sono megera, quando sono sincera, se lavoro con le mani, se rimando a domani. Mi piaccio se danzo di gioia o se muoio di noia, quando scrivo poesie o se faccio follie, se rido di gusto o quando curo un arbusto. Mi comprendo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: Dalle parole come jazz sprizza energia a tutto gas, ti sei superata ma non [...]

  • Adribel: Bel componimento, ti ci riconosco

2
0
7

Fenomenologia plantare

03 June 2023

L'equilibrio quaternario surrogato da una sorta di catecumenismo cimiteriale fortemente forcaiolo, si stempera surrettiziamente in una dodecafonica quiescenza sesquipedale scevra, altresì, di paradigmatiche sostanzialità apotropaiche, con conseguenze esiziali sulle fenomenologie essudative dei [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

0
0
10

Da incendiari a pompieri del Sistema

03 June 2023

Si immaginano trasgressivi nelle loro volgari e pacchiane acconciature carnevalesche, con i loro tatuaggi, e slogan del cazzo, ma non sono che sbiadite figure retoriche, banali, prive di personalità, di carattere, di carisma, figli di una madre sterile, spaventapasseri di un mondo perduto, effimero, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
5
16

Umarell

02 June 2023

Vista l'inerzia del Comune, un pensionato tappa una buca in strada. Altri dieci si lamentano perchè aspettavano di mettersi a vedere il cantiere.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Piccola stella: Chi prende iniziativa individuale...fa disastri ...di altro tipo

  • Rubrus: Il fatto è successo veramente nel Comune di Barlassina. Le lamentele [...]

2
5
10

Pioggia

02 June 2023

Nel piccolo albergo sul lago erano gli unici clienti. Lui era contento di questo. Non aveva alcuna intenzione di scambiare banalità con estranei incontrati sulle scale. La loro stanza era all'ultimo piano e dava sul lago. C'era anche un piccolo parco con dei tavoli e delle sedie impilate e un dondolo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
3
13

Cara mamma...

01 June 2023

Cara mamma, quando ti guardo resto immobile… Non riesco mai a rivelarti dei piccoli segreti che porto dentro di me... Tanto sono consapevole che non mi capirai… comincerai a farmi la solita ramanzina e così preferisco soffocarli così. È inutile tanto non faresti che dirmi che non accetti le mie [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
6
15

Breve storia quasi vera

01 June 2023

Le lastre, alzate verso il cielo e contro il sole evidenziavano una tripla frattura scomposta a tibia, perone e malleolo. Sarino sospirò: fosse stato in un ospedale italiano avrebbero operato, 3 mesi e la gamba sarebbe tornata come prima ma… non era in Italia. Il sole del Congo gli aveva cotto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: storia in buona parte vera lo avevo sospettato
    poi vero msf opera ovunque [...]

  • Betty: Walter dì a Mario che la gnocca sono io 😂😂😂
    Patapump eh, anche [...]

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

6
7
21

Era lei

31 May 2023

Era lei All’angolo della 5* strada Quella che si sistemava sempre i capelli quando ti vedeva entrare Che aveva passo lento ed elegante Quella che ti domandava -Ancora zucchero nel caffè? - Che ti teneva da parte il plumcake, per fare in modo che lo trovassi sempre nel vassoio Nessun trucco al [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: ciao carissimo e come sempre grazie delle tue piacevoli recensioni incursioni
    sognare [...]

  • Giuseppe Scilipoti: Concordo con la tua risposta. Non per questo sono un sognatore ad occhi aperti... [...]

2
3
23

UN PIANETA DI PLASTICA

31 May 2023

Miliardi di ettari di suolo terrestre ricoperti di cemento e di asfalto soffocavano il pianeta impedendogli di respirare. Le foreste bruciavano, i deserti avanzavano divorando ogni cosa, e tutti i ghiacciai della Terra si scioglievano sotto il rovente calore di un’atmosfera satura di ogni gas e [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su