Sono sempre stato un tipo scherzoso, sia caratterialmente e sia con burle indirizzate col chiaro intento di produrre effetti umoristici o comici, del resto una delle mie citazioni preferite del grandissimo e incommensurabile Alberto Sordi nel film "Il marchese del grillo è: - Quando si scherza bisogna esse seri! -

Non posso farci nulla, adoro fare scherzi alle persone e spesso piace anche a loro, tuttavia non lo ammetterebbero mai. 

Da un anno e mezzo a questa parte ho dovuto però ridimensionare, non perché sono “cresciuto” ma per via del fatto che lavorando in qualità di Operatore Socio Sanitario in una Casa di Cura e avendo a che fare con anziani dai problemi più disparati, per ovvi motivi necessitano di una "seria" assistenza, pertanto fare il burlone non è proprio il caso, sebbene con le colleghe mantenga inalterato il mio spirito di patata.

Il picco più alto, ovvero quando ne feci di tutti i colori, è stato il periodo in cui ho lavorato per quasi dieci anni in un negozio di ricambi e accessori per moto e scooter.

Da precisare che tra le "vittime" designate raramente figuravano i clienti, ma bensì Mario, il mio ex titolare, e soprattutto il mio quasi coetaneo ex collega Riccardo, che aveva come mansione l'inserimento di articoli su Ebay, il preparare le raccomandate e l’imballare i pacchi contenenti la merce che veniva venduta e spedita in tutta Italia. Occasionalmente si cimentava a fare il magazziniere/commesso assieme il sottoscritto.

Per le spedizioni o ci si avvaleva della Poste, per disbrigo di tali commissioni mi occupavo io, oppure tramite un comodo servizio di ritiro attraverso i corrieri. 

Le goliardate erano all'ordine del giorno, per di più mostravo spesso un atteggiamento frivolo e non di rado apparivo troppo esuberante ed effervescente.

Nonostante amassi quella routine e i soddisfacenti orari lavorativi (dalle 8:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:30, tranne il sabato solo la mattina), il settore motociclistico non destava in me nessuna attrattiva. Addirittura mi capitava di soffrire quel senso di tedio e di incapacità. Insomma, cercavo di rendere più briose e vivaci le giornate, tra l'altro il titolare non era affatto puntuale con i pagamenti e di conseguenza procurava quel disagio di non percepire i soldi che mi spettavano per sostenere determinate spese, quindi in un certo mi sfogavo anche così. Per non parlare della tormentata relazione che stavo vivendo con l'ex ragazza di allora. Mi sentivo un po' come il compianto Totò, che durante la sua esistenza nei film faceva ridere mentre al contrario nella vita privata risultava spesso afflitto dalla malinconia e dall’inquietudine.

La maggior parte dei miei scherzi furono creativi, bisogna dirlo, e quello che mi accingo gradualmente a narrare non è da meno.

Allora, tra la varie qualità di Mario bisogna dire che come titolare non era affatto male, anzi, a me e Riccardo voleva sinceramente bene, quel suo carattere placido ci permetteva di stare rilassati a discapito dell’unico “difetto”, peraltro assai tipico di tutti i principali del mondo: quel suo essere esigente e preciso. Ad esempio, se un determinato cliente veniva mal servito oppure avvenivano pasticci di qualunque tipo, le incazzature non mancavano mai. Il sottoscritto era senz'altro quello più preso di mira in quanto, come già ho lasciato intuire, il mestiere di ricambista non mi appassionava a differenza di Riccardo che i motori e i pezzi di ricambio li conosceva meglio di me. In breve, il mio operato si attestava sul minimo e indispensabile.

Ad ogni modo, l’ex principale ogni mattina generosamente ci offriva la colazione mandando il sottoscritto al bar per andare a prenderla per tutti e tre, solitamente cornetto e cappuccino.

Al bar Barissimo ci lavorava Antonia, una barista molto carina per cui Riccardo manifestava un'evidente attrazione, tant'è che svariate volte si incaricava lui stesso di pigliare la colazione, oppure andava in quel locale fuori dal contesto lavorativo con la scusa di un caffè. In effetti i due via via presero un po' di confidenza e ciò fu la base per una goliardata.

Riccardo giorno dopo giorno credeva di avere quella ragazza in pugno e che presto o tardi se la sarebbe portata a letto, io per farglielo credere ogni volta che andavo in quel bar gli facevo pervenire saluti inesistenti o finte parole d'elogio da parte della tipa, d’altronde quest’ultima sapeva che eravamo colleghi e potei giocare la carta a mio favore.

Mi credette, disponendo di una valida capacità di linguaggio ciò portò a ritenere attendibili le mie parole, procurando ulteriore compiacimento al cascamorto in questione. Da segnalare un tentativo del provolone di chiedere ad Antonia il contatto su Facebook, ma stranamente non aveva un profilo.

Una mattina finalmente decisi di attuare lo scherzo che già da tempo avevo in mente. Andai al bar e, dopo che la ragazza mi preparò il solito pacchettino contenente i cornetti e i cappuccini, una volta uscito col sorriso sulle labbra nella fessurina della carta infilai un preservativo.

Durante il tragitto nel ritornare verso il negozio già pregustavo la possibile reazione di Riccardo e anche di Mario. Posso garantire che fu abbastanza difficile cercare di stare composto per non mandare in fumo lo scherzetto.

Una volta ritornato alla base, con fare da finto tonto appoggiai il pacchettino sul bancone e fu il nostro Riccardo a scartarlo. Appena si ritrovò tra la mani quell'inaspettato preservativo inizialmente si stupì per poi andare in sollucchero immaginandone facilmente il motivo. Ovviamente tutto ciò non prima di dirgli che la barista mi era apparsa decisamente ammiccante e che, tramite giri di parole, si capiva quanto fosse interessata a lui. Aggiunsi anche l’immaginario dettaglio del morso del labbro alla Sharon Stone. 

Mario non apparve convinto, mi guardò mettendosi le mani in viso. Chiaramente mi aveva sgamato.

Non potendo più resistere, scoppiai a ridere. In verità progettavo di far perdurare la cosa, magari con l’epilogo di una figuraccia ai danni del mio ex collega (oppure no, chi può dirlo?), ma un possibile prosieguo non fu possibile. Che poi, a dirla tutta, avevo raggiunto già così il mio obbiettivo, ovvero una beffa riuscita.

Riccardo infatti capì istantaneamente che si trattava di una buffonata e rabbiosamente mi scagliò il preservativo sulla tempia dicendomi proprio: - Sei una testa di cazzo! -

Tutti i racconti

1
0
5

L'ombrellone

11 July 2025

Ai primi di giugno i Bagni Margherita erano quasi deserti. Presi posto accanto al solo ombrellone aperto, sul cui tavolino la brezza faceva svolazzare la copertina di un libro, vicino a un paio di occhiali e una pipa. Rimasi lì tutto il giorno, stupito dal continuo mutare del cielo. Del mio vicino [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
3

Le Sorelle : il rimorso di Caterina 3/3

11 July 2025

Fu allora che entrarono. Dapprima Luigia, Maria e Giuseppina, poi Rosa, Teresa ed Elena. Caterina fu l’ultima. Tutte armate, con il viso teso e lo sguardo freddo. Impugnavano coltelli e pistole. Nessuna esitazione. Nessuna parola. Uno dopo l’altro, finirono i superstiti delle esplosioni con la [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
4
18

Quello strano mago di papà

10 July 2025

Il giorno in cui nacqui fu un giorno strano: un addio e un inizio si sfiorarono senza guardarsi negli occhi. Solo ventiquattro ore prima moriva mia nonna. Così, mentre mio padre la piangeva al funerale, io venivo al mondo. Quando finalmente arrivò in ospedale, dopo quella giornata irreale, trovò [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
2
17

Le Sorelle : Il rimorso di Caterina 2/3

10 July 2025

Lui non disse una parola. Si alzò lentamente dal letto e, senza guardarla, si avvicinò alla finestra. Rimase lì, in piedi, con le mani lungo i fianchi e lo sguardo perso oltre i vetri, dove il cielo grigio sembrava essersi fatto ancora più cupo. Poi cominciò a parlare, con voce bassa ma ferma. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: anche la seconda puntata, carissimo non delude. Giulio non ha tradito l'amore [...]

  • Walter Fest: Scusate info di gruppo: Se avete tempo date un'occhiata al nostro blog.

6
8
22

Dalla storica e monumentale Basilica di San Lorenzo Maggiore in Napoli

Vi racconto la devozione napoletana per Sant'Antonio ed il suo miracolo del 1623

09 July 2025

La figura di Sant'Antonio da Padova è venerata in modo straordinario dai napoletani. La sua influenza si avverte non solo nelle chiese e nei luoghi di culto, ma anche nei cuori delle persone che nel santo trovano una guida spirituale e un protettore in grado di intercedere per le loro necessità [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    Grazie per la tua instancabile opera divulgatrice. Napoli ha un [...]

  • Gennarino: Paolo Ferazzoli PRFF: Grazie di cuore. Napoli ha un patrimonio cuturale immenso. [...]

2
3
27

Le Sorelle : il rimorso di Caterina 1/3

09 July 2025

Capitolo 4 – L'inganno Il sole stava calando, e il bosco si riempiva di ombre lunghe e sospiri di vento. Teresa e Giuseppina camminavano in silenzio, attente a ogni rumore, le armi pronte ma nascoste sotto i mantelli. La perlustrazione di quella zona era diventata una consuetudine, ma mai una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz, tosta Caterina. Chissà se Giulio è in grado di difendersi.Like

  • Oggetti Smarriti: Cari Dario e Dax, vediamo domani cosa succederà. Grazie per avermi letto [...]

5
3
29

L'album di fotografie

I ricordi di Anna

08 July 2025

Era sempre una gioia per Anna trascorrere del tempo con i suoi nipoti, Mario e Giulia. I gemelli portavano nomi italiani, anche se erano nati e cresciuti in Canada. La figlia di Anna, Silvia, aveva voluto, d’accordo col marito Mark, continuare la tradizione dei nomi italiani per ricordare le origini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Un attimo di serenità in un mondo caotico..like

  • Lo Scrittore: Gli album di foto sono la testimonianza reale di vite vissute in altri tempi, [...]

4
10
38

Settant’anni in pochi metri

08 July 2025

Due piedini di cinque anni si srotolavano a rotta di collo giù per l’acciottolato inumidito dalla condensa della sera. Fermatisi, saltellavano impazienti sul posto: uno, due, tre volte quasi a voler dare il ritmo agli altri due che li seguivano. Questi ultimi, esausti, un po’ deformi, procedevano [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lo Scrittore: noi che abbiamo piedi stanchi e consunti quante volte abbiamo dovuto rincorrere [...]

  • Libera: Hai ragione. è stato un mix di ricordi personali di bambina e di ricordi [...]

7
8
31

Quando girasti quell’angolo

07 July 2025

Quando girasti quell’angolo Quando girasti quell’angolo di strada, il mio cuore ebbe un tonfo Come cadere dentro il più profondo degli abissi Un dedalo di tunnel, dove ad ogni angolo, viravi veloce per non farti più trovare Un’ombra e la mia mano che non riusciva più a toccarti I miei occhi vedevano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

19
18
100

Stop and restart

Ii0000___^^^@

07 July 2025

Di notte, giunto a quel vicolo, appendice di una strada elegante, tra il riverbero smorzato di neon affievoliti e una coppia di gatti impegnati in un rituale di corteggiamento, mi siedo in terra appoggiando la schiena al travertino di una banca, esausto per aver camminato per ore. Senza nessun [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
9
38

A volte ritornano?

Una storia vera.

06 July 2025

"Telefono da parte dell'Azienda Ospedaliera XXX. Sto cercando la Sig.ra YYY per avere conferma degli appuntamenti presso di noi fissati per visite mediche da eseguirsi nei giorni 17 e 24 giugno p.v.". "Temo di doverli annullare perchè la Sig.ra YYY era mia madre ed è deceduta il 24 gennaio u.s.". [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lo Scrittore: la battuta finale rende alla perfezione l'idea del perché le cose [...]

  • Rubrus: To all. La storia è vera. Ho fatto fatica a non rispondere "secondo [...]

6
10
40

Dietro troppe quinte

06 July 2025

“Come ha detto che si chiama? Carver? Per caso è americano?" “Eh? Sì… cioè, poca roba in realtà, sono solo…” “Capito, capito. Ok venga, da questa parte… non faccia caso agli altri, stanno provando i pezzi per lo spettacolo.” Lionel si fece largo tra le quinte, storcendo appena il naso per l'odore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su