...Gli era costata 100 euroni quella fetta di cocomero e, quella bella fetta di cocomero fresca nonna, si scioglieva sul palato come un rosolio.

La badante dell'isola di Halifax per 100 euroni avrebbe tradito pure sua sorella, questa badante, della quale era difficile immaginarne l'età, era, sotto gli ordini del parentato, una despota, autoritaria senza la minima dose di comprensibilità. Lei rispettava le regolo imposte, veniva pagata proprio per questo, ma tutto ha un prezzo e per 100 euroni fruscianti capitolò, così davanti al chiosco del cocomeraro lui se ne stava seduto in calzoncini e canottiera, anzi no, la canottiera se l'era levata e stava a torso nudo con l'arietta fresca della sera che gli solleticava le ascelle, perchè lui mangiava a braccia larghe, con ampi morsi l'anguria gelata sputando i semi.

Si guardò intorno, era sereno, la vita procedeva tranquilla, scoprì che il sogno si svolgeva a Trastevere, e il chiosco era quello storico della sora Mirella, su Lungotevere davanti all'isola Tiberina.

"cazzo è proprio un sogno, quì, nimmanco alle tre dè notte è così tranquillo."

Non c'era traffico, ma tanta gente, sopratutto giovani. Le loro biciclette erano poggiate sul muretto parapetto che dava sul fiume, credetemi era un bel vedere a colori, comunque sarà stato pure un sogno, però un sogno che sembrava così vero.

Alfio non aveva portato con sè il telefonino, pertanto poteva considerarsi irraggiungibile. Olga, la badante, quasi pentitasi di aver accettato la pecunia si era oltretutto e ulteriormente pentita di aver concordato il ritorno del fuggitivo per le sei del mattino, in tempo per la razione di medicine quotidiane. Non fece in tempo a reagire perchè in assenza dell'anziano, per errore, invertì la tazza del cognac con quella della camomilla e la cicciona di Halifax si addormentò.

Intanto Alfio, sgargarozzata la cocomerata e deciso a decidersi la serata come un vecchio lupo di mare, notò che qualche metro più in là un giovanotto, intento a chiacchierare con lo scopo di rimorchiare, faceva il piacione con una roscia norvegese. Aveva lasciato la moto Laverda con le chiavi attaccate e così Alfio, gettata la coccia dell'anguria nel secchio, quatto quatto si avvicinò alla moto, non fischiettò sornione come da tradizione cinematografica, ma mica ci pensò due volte, saltò in sella, girò il contatto, una sgassata e via.

- Ohhh! Ma n'dò vai?-, il giovanotto nulla potè, fece solo in tempo a sentire il sibilo del vecchio che gli disse: - Aspettami che mò te la riporto -

era un sogno? Era realtà. Voi amici lettori pensatela come vi pare, mentre Olga la badante dell'isola di Halifax dormiva, Alfio con la moto Laverda a petto nudo si divertiva, ma mica correva a tutto gas, fece tante volte il giro di Lungotevere piano, piano come a passeggio, guardando le bellezze di Roma senza frenesia.

Adesso arriva il finale, tenetevi forte... amici lettori, questa è la prima parte di una storia a quattro mani realizzata estemporaneamente con l'amico Dario De Santis! Sul di lui profilo troverete la seconda, lo abbiamo fatto per noi e per voi, speriamo vi sia piaciuta, anche questo è letturedametropolitana...

Tutti i racconti

0
0
1

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
0

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
46

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

6
4
28

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Riccardo: ma che bello, che intensità
    la cultura rende liberi, e le parole [...]

  • Maria Merlo: 🦋Bello e pieno di verità. Complimenti.

4
1
29

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
4
22

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
22

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
9
25

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
4
22

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
51

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
27

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
36

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

Torna su