Aveva aspettato tutta una vita prima di prender vita e avere una forma. Era stato come aver indossato una maschera per potersi confrontare con tutte quelle che costituiscono la società, dentro alla quale si esiste con tutte le cattiverie o le finte benedizioni perché operate in nome dell'egoismo e del proprio successo. Era vissuto dentro la mente dell'autore, accovacciato in un angolo, pensieroso  per tutta la malvagità che anima il mondo, genuino come gli uomini primitivi prima della storia e della creazione della societas industriale, nella campagna a stretto contatto con la natura e non arrovellandosi nel ritmo della civis, generato nel pensiero e non creato nella indecenza dell' ipocrita realtà. Ora che l' autore, in crisi di scrittura, aveva deciso di rianimare il fantasma, aveva cominciato a raccontare la sua storia e lo aveva attivato, come un robot a cui è stata caricata la batteria interna, o, se vogliamo essere più poetici, un pupo siciliano che é entrato in scena con tutta la sua armatura scintillante, manovrato dal puparo dall'alto del palcoscenico artistico.

Era vivo e man mano lo scrittore si scervellava a trovare le parole adatta a descriverlo e a raccontare la sua storia. Dall' ombra era finalmente uscito, era entrato nella storia come neonato appena venuto alla luce e aveva pianto fra le mani dell'ostetrica dopo aver vissuto la sua vita dentro il mondo acquatico della sacca placentare.

Che dramma! Invece di essere contento aveva cominciato a soffrire per amore ed era stato come un eroe romantico tutto passionalità che preferisce lasciarsi vincere dalle passioni per realizzare il suo sogno d'onnipotenza, o figura decadente tutta orientata a coltivare la bellezza e a guardarsi dentro lo specchio della propria coscienza. Tutte immagini che erano in lui, ma la deformità della sua condizione lo vedeva anche vivere il disorientamento che è caratteristico del soldato della prima e seconda guerra mondiale o della guerra fredda combattuta con lo spionaggio.

In lui coesistevano tante personalità, come quella dell'astronauta che cammina per la prima volta sulla luna o che comanda la prima stazione planetaria internazionale in orbita attorno al satellite selenico. Quante facce della stessa sua medaglia di creatura mortale, quante ansie e stress che ci portano alle scelte o alle non scelte, se essere protagonisti in trincea o vincitori al di fuori degli eventi, solo come passivi osservatori e misantropi parassiti!

Uscendo dall' inchiostro del suo autore aveva vissuto il dolore come se avesse rimangiato il frutto del Bene e del Male una seconda volta nell' Eden che di Eden non aveva più niente perché violentato dall' abusivismo umano. E ne era rimasto sconvolto. Maledì,  allora, l'autore che lo aveva messo al mondo, man mano che i giorni passavano e lui diventava vecchio. Non aveva capito niente di questa vita e quando l'aveva cominciata ad apprezzare... Zac! Era riprecipitato nell'oblio delle pagine del libro. Nessuno più aveva letto la sua storia e lui era diventato imperfetto come tutti gli uomini che la morte falcia via, imperfetto perché fragile e mortale.

Quando più nessuno lesse il suo dramma, un dramma ancor più grave lo colse: si era reso conto che era stato vivo man mano qualcuno si era appassionato alla sua storia, ma appena era rimasto chiuso fra le pagine del libro, che più nessuno leggeva, si sentì intrappolato in una condizione che aveva tanto desiderato vivere appassionandosi, cercando il vero amore, ma da cui era uscito deluso come quel coniuge che si era fatto un'idea del matrimonio tutto rose e fiori, poesia e passione e che era finito in una "tomba" della quotidiana lotta per sopravvivere fra incomprensioni e litigate.

Qui ancora oggi riposano i desideri e le illusioni di essere un'araba fenice, che muore, ma sa di risorgere dalle proprie ceneri. Lui, ormai, da eroe che voleva diventare, si era ridotto a ricercatore di lettori per poter respirare ancora un po' di aria pura, pieno di quella ammuffita e stantia delle pagine di un libro intrappolato nella biblioteca, che nessuno più da allora aveva cercato neanche nello schedario all'ingresso del vecchio museo dei libri.

Tutti i racconti

0
0
1

Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
1

Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
1

II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

28
31
150

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

1
2
9

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

  • stapelia: Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]

1
1
6

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sempre pennellate! Riuscito anche questo! La neve si sente, con gli occhi!

0
2
16

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
5
24

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

  • stapelia: Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]

2
7
21

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

  • Rubrus: Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.

1
8
29

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]

  • Antonellina: Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]

1
2
18

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
196

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su