Un dolore sordo gli si arrampicava sulla gamba destra, quel Medico compiaciuto li chiama Dolori Fantasma: "Tom potrei versarti dell'olio bollente sulle gambe che tu non sentiresti niente, sono dolori fantasma, tutti i paraplegici li hanno, sono residui sensoriali che stanno ancora vagando nel tuo cervello, non sono reali. Tra non molto scompariranno".

Sta sudando e le mani gli tremano, dovrebbe chiamare l'infermiera, potrebbe aiutarlo ma non lo fa; non può buttare via l'ultimo residuo, l'ultima possibilità di far sentire qualcosa alle sue gambe, anche se è solo un ricordo e non una reale sensazione è prezioso e necessario confrontato con il nulla.

 

Resisto. Tremo. Sopprimo. Galleggio. Mi perdo.

 

Stava per tenere la presentazione più importante della sua vita, questo avrebbe dovuto agitarlo, renderlo per lo meno inquieto ma invece niente, era lì in piedi dietro le quinte, percepiva il desiderio che profumava l'aria di quel posto, a pochi metri da lui una folla si tratteneva a stento, erano li per lui, solo per lui. Si soffermò nel gustare la sensazione che gli trasmetteva quell'abito su misura, amava come gli fasciava le costole e aleggiava morbido sul petto. Si sentiva bene, capace, preparato, infallibile e freddo. Erano ormai tre anni che insieme al suo team lavorava a questo progetto, traducendolo da una neonata idea, un concetto indifeso, a un qualcosa di concreto, realizzato e che tra poco avrebbe presentato alla più grandiosa ed importante Convention mondiale dedicata ai trasporti. Un qualcosa che avrebbe rivoluzionato e radicalmente stravolto la concezione del mezzo di trasporto, segnando un punto importante nella storia, mettendo un segnalibro nel grande racconto evolutivo, che mai nessuno avrebbe potuto togliere o cambiare.

 

Lo avevano appena annunciato, iniziò a camminare, sfociò su un immenso palco, una calda sensazione di prurito nel petto, un sorriso esordì spontaneo, una luce affamata lo illuminò, si alzò un boato impressionante da parte del pubblico.

 

Il sole era già tramontato, un silenzio morboso aggrediva tutto il reparto, con fatica uscì dalla sua stanza, percorreva i vuoti corridoi spingendo avanti e indietro quella sedia metallica che ormai faceva parte di sé, un prolungamento del suo stesso corpo, o meglio, una sostituzione alla parte del suo corpo che non funzionava più.

Un cigolio proveniente da una ruota creò  un pensiero incredibilmente triste che lo inghiottì come un onda inaspettata: qualsiasi situazione, luogo o conversazione sarebbe stata accompagnata da quel cigolio, in qualsiasi posto sarebbe andato d'ora in avanti, quel cigolio l'avrebbe preceduto, l'avrebbe annunciato, come un giullare beffardo che si prende gioco del suo padrone.

Avrebbe voluto urlare ma non sarebbe servito a niente, una sola cosa lo rincuorava, tra poco sarebbe andato a letto e dormendo, avrebbe potuto andare dove voleva, ripercorrere i ricordi più memorabili e piacevoli.

L'altra notte la sua mente l'aveva riportato alla grandiosa presentazione, si era svegliato in un bagno di sudore, in lacrime, premendosi il cuscino sul viso, un cuscino che gli assomigliava così tanto, maleodorante, informe e senza dignità.

Arrivò al suo letto, si trascinò con fatica sotto le coperte, chiuse gli occhi e la sua mente, l'unica cosa che era rimasta forte a dinamica, iniziò a salpare, si allontanava sempre più dalla costa della realtà, dalla terra della sofferenza, galleggiava e si allontanava. Si allontanava dolcemente iniziando a sentire la melodia dei ricordi, la sua zattera mentale si allontanava sempre più e diventava più forte, si ingrandiva, si strutturava, diventando un' imbarcazione vera e propria, sempre più sicura e maestosa. Lui lasciava che fosse la corrente a guidarla, quell'imbarcazione non aveva timone, ma anche se ci fosse stato non avrebbe osato guidarla, anche perché ogni ricordo era più dolce della realtà in cui viveva.

Iniziò a passare attraverso le isole, ogni isola rappresentava un periodo della sua vita, un grappolo di ricordi disponibili, caldi e gloriosi.

La sua nave si arenò su un isola colorata e movimentata, scese, camminando, nella dimensione del ricordo poteva fare ogni cosa, poteva stare bene, era questa la sua reale vita; non importava che il suo corpo fisico fosse inchiodato su una sedia di ferro, lui veniva qui tutti i giorni.

 

Il ricordo non è soltanto un Residuo, un'impronta di un passato ormai svanito.

E' molto più di questo, è un dolore fantasma, inspiegabile ma dannatamente doloroso e reale.

 

Non una vita secondaria, semplicemente un'altra vita. Tom viveva due vite, una da Spettatore e una da Attore, e chi potrebbe dirgli quale delle due è in funzione dell'altra, quale delle due stesse vivendo realmente. Nessuno avrebbe potuto dirlo. Nessuno

 

Tutti i racconti

0
0
5

Il dono della vita

08 November 2025

I Non penna o man convien per farne canto, ché basta il vol di rondinella lieve, che in marzo reca un segno dolce e santo. Tra gronde e tetti fa sua stanza breve, cercando nido in ferro e pietra dura, e al cor rivela un lume che solieve. Così la vita, dono che ci assicura, pur ne’ dolor si mostra [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
4

L'Altro 2/2

08 November 2025

La natura è la mia stessa carne, il mio sogno e la mia realtà. Le colline sono i fianchi di una dea, i venti il respiro caldo che scuote i pensieri. Le donne che ho conosciuto non erano diverse dai fiori dei campi: quasi sfrontate nella loro bellezza, offerte al sole come pesche mature, sature [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
4

Il ritorno

08 November 2025

Agata, dopo tanto, ritornava. Percorse il vialetto alla cieca, quel luogo le scatenava ansia. Aprendo, lo stridore del cancello le risuonò familiare. Sul ballatoio, il portone massiccio era completamente aperto, niente sembrava variato. Dentro, la luce del finestrone, travolgente come i ricordi, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
2
24

Senza confini 4/4

07 November 2025

"Potrebbe essere" rispose Marco non sapendo dove Elena volesse arrivare, ma fidandosi. "Quindi? Dimmi cosa dovrei fare?" "Forse... è un'idea che ho... io non scrivo... però... dai, vieni con me!" disse Elena prendendolo per mano. Marco la seguiva con fiducia dubbiosa. Uscirono nel mercato, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
6
25

L'Altro 1/2

07 November 2025

All’alba, quando la Senna dorme ancora sotto un velo di nebbia leggera, scendo piano verso la riva. La barca mi attende, inclinata sulla riva del fiume come un animale spiaggiato. A volte penso che la mia anima assomigli a questa barca: fragile, irrequieta e arenata allo stesso modo. Così sono. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Benvenuto su LDM.

  • Dax: Bello. Sarebbe una fortuna avere sensazioni così intense abbracciando [...]

7
20
112

Nel campo

Racconto a proposito di un quadro.

06 November 2025

«Qui.» Lo disse in un modo che poteva significare solo una cosa: “Fermati!” E io mi fermai. Scesi dall’auto, chiusi la portiera, mi accesi una sigaretta e mi appoggiai al cofano caldo. Era piacevole, nell’aria fresca della sera d’ottobre. Tirai una boccata. Allo stesso tempo, Claudia era scesa [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • BrunoTraven: Rubrus ho fatti un disegno ispiratomi da questo tuo racconto peccato non poterlo [...]

  • BrunoTraven: Se qualcuno interessa il mio disegno ispirato dal racconto eccolo:
    https://www.instagram.com/reel/DQwS_jPDW3T/?igsh=bThqbWV3NnQ0bWQ0

3
2
17

Senza confini 3/4

06 November 2025

Lui la guardò con curiosità divertita, era compiaciuto da quella affermazione, ma allo stesso tempo era preoccupato perché non riusciva a capire le intenzioni di Elena: "Cosa vorresti dire? Vuoi che venga a vivere qui con te? Magari dividiamo le spese… per la corrente… l'acqua… l'affitto… i mobili…" [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
3
27

Senza confini 2/4

05 November 2025

Certo, il ragazzo si accorse di lei, e come non avrebbe potuto farlo : unica ragazza bionda in mezzo a una piazza di marocchini. Il biondo dei suoi capelli risaltava come una moneta d'oro su un panno nero. Smisero di ballare. Si ritrovarono ad ordinare contemporaneamente un bicchiere di Mahia, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: povero Marcus....lei ha cambiato un Marcus con un Marco, non ha fatto fatica😂😂😂

  • Paolo Romano: @Dax: non so perchè ma, mi è venuto cosi.... e così ho [...]

3
3
65

Yoni e Lingam

05 November 2025

Le luci dei locali del quartiere e le ombre dei passanti vorticavano sull'asfalto. Entrati nell'alcova ci spogliammo in un lento rito. Tra i tappeti rossi e il materasso blu la sua yoni spumeggiante accolse il mio lingam fremente.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • AriannaL: Il microracconto profuma di Tantrismo della Mano Sinistra: l'intreccio [...]

  • Dax: Carino. Like

3
2
35

Senza confini 1/4

04 November 2025

"Dovrei tornare." pensò, mentre armeggiava con la sua macchina fotografica. Era ancora un'analogica, e col tempo aveva imparato a conoscerla, a comprenderla, quasi a darle un'anima. Credeva che questa intesa segreta le permettesse di scattare le fotografie che l'avevano fatta vivere fino a quel [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
14
33

La signora dei Topi 2/2

04 November 2025

Una sera Nico si recò sull’argine. La luna era alta nel cielo e il fiume una striscia argentata. Una voce lo chiamò. «Ti aspettavo» Lei era là, sulla riva, giovane, luminosa, bella: la pelle bianca come latte, i capelli che riflettevano la luna, gli occhi scuri e dolci. Nico non parlò, la seguì. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Certo.... così mi pare una storia...tronca.Merita un continuo

  • thecarnival: interessante perché ti pare tronca? e come ti piacerebbe continuasse? [...]

3
5
45

Lui e Lei 2\2

03 November 2025

Passarono settimane, mesi, Lui cominciava a sentire la sua mancanza ed era dispiaciuto di non esserle stato accanto. Di tanto in tanto si sentivano su WA ma s’inviavano messaggi vuoti e sterili. Un giorno però Lei gli disse di essere incinta del nuovo compagno. Lui rimase attonito, non era trascorso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Donatella: triste per lei credo, vivere una situazione con uomo che evidentemente non [...]

  • Damien: Non sono d'accordo con la scelta della ragazza, vigliaccheria? paura di [...]

Torna su