Tom, che aveva chiesto di vedere la centrale motori, si avviò verso il punto dove si trovava la stazione ed entrò da una porticina laterale, uscì dopo pochi minuti e si affrettò a tornare dai compagni.

  • Ok ragazzi possiamo andare, anche a me segnala riserva. Affrettiamoci, ho visto e preso campioni, analizzeremo tutto a bordo. I macchinari sembrano tutti in buono stato e funzionanti.

Salirono a bordo dello Shuttle e, accesi i motori, salirono in quota fino a raggiungere un'orbita di stazionamento. Tolte le tute si accinsero a fare le dovute analisi e, man mano che le cose andavano avanti, le loro facce diventavano sempre più serie. Nessuno aveva più voglia di scherzare, i visi accigliati esprimevano meglio di tante parole la situazione che man mano stavano scoprendo.

  • Tom che hai trovato tu nella centrale? - chiese Jim distogliendo per un attimo lo sguardo dal microscopio - qui vedo delle cose che non mi piacciono neanche un po’, quella maledetta polverina rossa mi segnala come se fosse sangue umano, immagini cosa vuol dire? Non voglio pensarci, devo approfondire meglio per non creare allarmismi inutili.
  • Ok Jim, anch’io in sala motori ho visto quella che sembra una polverina, ma passandoci sopra un dito ho visto cha al tatto diventa quasi liquida e l’impressione è che sia proprio sangue. Non posso credere che sia delle persone che abitavano qua, come diavolo hanno fatto a ridursi in polvere? Ci deve essere un’altra spiegazione, chiediamo anche a Eddie, è lui il capo pattuglia saprà cosa fare.
  • Giusto, chiamalo e fallo venire da noi, io comincio ad avere paura, questa potrebbe rivelarsi una trappola mortale. Però anche se scappiamo adesso verranno altri e si troveranno nelle stesse nostre condizioni, sarà meglio chiarire tutto e subito.
  • Hai ragione, ci tocca e io non mi tiro certo indietro. Se sono morte mille persone qualcuna in più non fa niente, basta che si chiarisce questa faccenda.

Ora tutto il gruppo era radunato nel piccolo spazio dove era il laboratorio di bordo. Sui dati che erano usciti dalle analisi ormai non c’erano dubbi, la polvere che copriva tutta la base sotterranea di Marte era sangue umano e, ad analisi approfondite, riuscirono anche a stabilire che era un miscuglio dei vari gruppi sanguigni conosciuti il gruppo A B 0 e tutte le derivazioni positive e negative. Con un nodo alla gola dovettero ammettere loro malgrado che l’intera popolazione della base era stata vaporizzata. Ora si trattava solo di stabilire come e perché era successa questa cosa così tremenda e terrificante.

Si collegarono con la base sulla terra e, dopo vari tentativi, dal pianeta azzurro risposero.

  • Qui base Marte 2, parlate squadra 1, parlate, vi ascoltiamo
  • Qui squadra 1, siamo sbarcati ed entrati in città, dobbiamo riferire che purtroppo non c’è più nessuna forma di vita, la base è deserta.
  • Prego ripetere, qui Marte2 ripetere prego, come è possibile nessun segno di vita?
  • Confermo, abbiamo notato su tutte le superfici una polverina rossa, l'abbiamo analizzata ed è risultato essere sangue umano. Cosa dobbiamo fare? Non esistono altre forme viventi a parte noi. Dovete fermare e annullare ogni tipo di partenza per questa base, non è più sicura, parliamo di più di mille morti, l’intera colonia marziana è stata polverizzata.
  • Quello che dite è grave, molto grave, ma le multinazionali che gestiscono il traffico e la permanenza sul pianeta rosso non saranno d’accordo. Loro pensano ai soldi, se ne fregano se la gente muore. Cercate di scoprire il perché e come è stato possibile che sia avvenuta questa catastrofe, non tornate senza una spiegazione plausibile.
  • Faremo del nostro meglio base Marte, ma non assicuro il risultato, passo e chiudo.

A microfoni spenti la squadra si guardò in viso e le loro facce esprimevano perplesssità. Dalla terra avevano fatto capire più che chiaramente che non potevano tornare senza indicazioni precise su quanto accaduto, cosa che in effetti avevano pensato anche loro. Il problema era come fare per risolvere il mistero. Non avevano la più pallida idea di come e perché era successo quella cosa orrenda.

Pensarono di tornare sul suolo di Marte per approfondire la ricerca, Avevano bisogno di un mezzo di locomozione per muoversi a più ampio raggio e di una scorta di ossigeno consistente. Senza parlare, sapevano cosa fare e in base alle proprie competenze si prepararono con cura. Caricarono tutto il materiale che poteva servire su due mezzi di piccole dimensioni che potevano portare solo quattro persone e si accinsero a ritornare sul suolo all’interno della città. Eseguite le manovre di atterraggio e rimessaggio all’interno dell’hangar predisposto per lo Shuttle, le due piccole jeep si misero in moto, un gruppo andò verso l’interno della zona centrale, mentre l’altra si diresse verso la periferia esterna. Il rendez-vous era fissato dopo due ore alla stazione dei motori da dove erano partiti.

Eddie e Jim erano sulla prima jeep insieme a una delle due donne e a un altro ricercatore munito di rilevatori di vario tipo. Stavano perlustrando la zona periferica, non c’era niente fuori posto, tutto in ordine. Le casette allineate e pulite, le piantagioni di ortaggi in soluzione acquosa erano in buone condizioni, però non c’era nessun essere vivente, né un cane né un uccellino, niente, solo quella polverina rossa che ricopriva tutto come dopo una tempesta di sabbia.

Oltre i confini della città, delimitata da grandi vetrate spesse quasi un metro per sopportare le tempeste solari e proteggere la gente dalle radiazioni e dal calore, si vedeva il suolo di Marte in tutta la sua aridità. Una temperatura eccessiva che dava quella caratteristica colorazione rossastra a tutto ciò che era in contatto con l’atmosfera del pianeta. Somigliava tanto alla polverina rossa che gli uomini in macchina vedevano spiccare sul loro cammino.

L’altra squadra con Tom, l’altra donna e due compagni erano in giro per il centro della città. Si trovarono davanti una piazza con dei punti di distribuzione, materiali e anche d cibo per la comunità che fino a poco tempo fa viveva in quelle case.

Dopo i primi giri di perlustrazione si sentirono al telefono per confermare l’assenza di vita e di nessuna anomalia presente. Il tempo trascorreva e nessuno dei due gruppi aveva trovato nulla, erano scoraggiati e preoccupati. Eddie, che era il capo spedizione, fermò la macchina per fare il punto della situazione. Erano davanti alla sala motori, attese che anche la seconda auto arrivasse e allora parlò a tutti.

Tutti i racconti

3
3
15

Non guardare quella finestra (2/2)

05 July 2025

Il giorno dopo decido di distrarmi. Prima cammino nel parco, respiro aria fresca, guardo gli alberi. Poi faccio la spesa al supermercato, comprando cose che non mi servono. La sera, per esagerare, entro in un cinema. Non ci vado da vent’anni. Esco due ore dopo senza sapere che film ho visto. Forse [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
4
15

Il porticato

e sotto il porticato di un tranquillo borgo sul mare una fantasiosa piccola storia d'amore

05 July 2025

Amici lettori, avete presente quegli aeroplani che volando a relativa bassa quota, specialmente d'estate volano sulla costa tirando un banner con la pubblicità? Bene, sul cielo di quel tranquillo borgo sul mare tutti i pomeriggi un aereoplanino pubblicizzava a rotazione una marca di calzini colorati, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: Amici lettori, amici scrittori, eccomi. LawDry grazie un sacco per la tua ricerca, [...]

  • Walter Fest: Adribel, grazie due sacchi anche a te, posso dirti che dietro questa esperienza [...]

5
3
23

Fatalità

04 July 2025

Tra le vigne senza grappoli maturano nembi di tempesta, e gli sguardi del sudore, delusi, sul cuscino della notte senza nome temono i tradimenti dei cieli senza tetto dove quietarsi, Grandine nel vento senza ragione, e acque senza clemenza piegano antiche e vinte ginocchia sul suolo umiliato [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
4
21

Non guardare quella finestra (1/2)

04 July 2025

Quattro anni fa, quando mi sono trasferito in questo palazzone putrido e spelacchiato, non cercavo niente di speciale, solo un buco abbastanza economico dove le pareti non mi ricordassero mia moglie. Ero fresco di separazione, fresco di licenziamento, fresco anche di una depressione che mi scavava [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • L’esilioDiRumba: Anche io ti do il mio benvenuto in questo sito. Buna scrittura, lettura e parte [...]

  • CURZIO LUCANO: Grazie a tutti per l'incoraggiamento. Sono contento di aver trovato questo [...]

12
17
68

Il figlio

03 July 2025

Sono terrorizzata. Ho freddo. Lo sento. Non riesco a muovermi, non posso muovermi. Sono paralizzata. Vorrei urlare, voglio urlare. Non riesco. -------- Non sono pentita. Ho deciso. Non lo voglio, non ti voglio. Ti rifiuto perché sei un rifiuto. Solo a pensarti mi viene il voltastomaco. E questi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

9
13
151

Rothmans Demi

03 July 2025

Ci piaceva scambiarci gli odori, i sapori e i respiri. Ci piaceva mischiarci l'anima fino alle ossa come a consumarci, a disarmarci, ogni volta. Ci piaceva fonderci in un unico focolare al centro della stanza, con le finestre chiuse e le luci spente. Eravamo noi a dare colore alle pareti. Ci spalmavamo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Walter Fest: Benvenuta, mi raccomando non mi prendere per un bastian contrario, non mi hai [...]

  • LauP: Grazie mille per i consigli Walter, il subconscio della protagonista è [...]

8
13
49

Sono uno scrittore povero

(Un povero scrittore?)

02 July 2025

Sono uno scrittore, ma non voglio spaventare nessuno, a parte i bambini sotto il metro e mezzo. Sono uno scrittore inclusivo, ma non esagero perché non è mai bello, soprattutto in pubblico. A proposito, sono uno scrittore in cerca di personaggi pubblici possibilmente ricchi che sanno cosa significa [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Io credo che anche gli scrittori che scrivono per sei mesi nei boschi prima [...]

  • Giovanni: Vi ringrazio per l'attenzione. In ogni commento c'è qualcosa [...]

7
8
38

Parto Lunedì

se non c’è sciopero dei treni.

02 July 2025

Ho sempre detto che sarei partita un lunedì qualsiasi, di una settimana qualsiasi, di un mese qualsiasi. Ti avrei fatto una sorpresa al tuo bar preferito, dove scribacchi, mangiucchi, prendi il caffè e ti guardi intorno. Ma non sai quando e neppure io sapevo quando. Ora lo so. Perché oggi ho [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dario Mazzolini: caspita ondine che bel racconto. spero a breve di leggere il seguito. Brava. [...]

  • Miu: Questo racconto è un treno che parte piano, poi accelera e ti lascia [...]

13
19
78

Nel Cielo

01 July 2025

Fermo in cielo sopra i tetti più alti, con il sole alle spalle, sembra quasi dare il tempo alle persone di sapere e arrivare. La gente in strada comincia infatti ad accalcarsi in preda a un’euforica frenesia. Dannati supereroi, così odiosamente vanitosi. [NdA: il titolo “Nel Cielo” si rifà alla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

9
9
36

Buono come il pane che facevi

Grazie di ogni secondo passato con te

01 July 2025

“Ciao Nico. Che assurdità, ne avevi solo 57...” "Ciao caro. È così. Stavo sistemando un cesto di ciabattine, poi un dolore qui, sotto l'ascella e... pum! Ho pestato il naso sul bancone e sono crollato a terra. In negozio non c'era nessuno, meno male. Chissà che spavento si sarebbe preso se qualcuno [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • zeroassoluto: Senza parole... ma:
    👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏...

  • Dax: onore a Nico. like

10
9
44

Cemento Mori

30 June 2025

La morte uno se la può immagine in mille modi. C’è chi pensa al tristo mietitore che gioca a scacchi, chi a qualche ombra strisciante, chi alle danze macabre. Probabilmente molti miei coetanei pensano a riferimenti cinematografici (Voldemort, l’occhio di Sauron, Pennywise/It su tutti). Io se ripenso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lord Silvius: Mai titolo fu più ben azzeccato per un racconto. Cerrto che correre [...]

  • Adribel: Racconto carino, riesce ad incuriosire e a trascinare fino alla fine.

3
8
30

Ma cos'è stato... un colpo di pistola?

Ricordi del 2001

30 June 2025

Torino, venerdì 2 febbraio 2001 Oggi piove. E’ tutta la giornata che piove: gocce persistenti e fastidiose, ma non un acquazzone violento. Ieri è stato il mio compleanno e ho dato fondo a tutte le mie riserve di cibo. Occorre fare un po’ di spesa: pane, frutta, burro, latte. Mi imbacucco ben [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Grazie ragazzi!
    Chiarisco:
    Se mi avesso preso in testa, probabilmente [...]

  • zeroassoluto: P.S.
    Avevo dimenticato di aver già scritto la storia dell'incidente, [...]

Torna su