La Sicilia, circondata dalle acque fresche e azzurre del mar Mediterraneo, è sempre stata un’isola fra l’acqua senza acqua. Questo fatto non è dovuto al clima mediterraneo che a volte si mescola a quello equatoriale ed africano, dato che ogni anno si avvicina con la placca di qualche centimetro al continente nero, o al sole che è sempre presente in quasi tutte le stagioni dell'anno, ma da chi ha pensato cervelloticamente che il controllo delle acque è un potere forte sulla popolazione e comporta il conseguente ricatto di restare a secco se non si paga e la richiesta immediata di ringraziamento per tale concessione da parte di chi elargisce favori con costi esorbitanti. “Date da bere agli assetati”.  Ma chi si è permesso di non continuare tale indicazione con "dopo che versano un adeguato compenso?”. Sì, perché l’acqua è preziosa non perché è necessaria all'uomo, ma perché può essere venduta con enormi guadagni.

Ricordo ancora il tempo in cui l’acqua non arrivava nelle case o in tutte le case e quindi ci si recava alle fontane per riempire i recipienti. Ora che il sistema idrico è orientato a far arrivare l’acqua in ogni casa, trasformatasi in appartamento, i costi sono stati maggiorati perché si paga un servizio, dicono, adeguato ad una società civile. E puntualmente arriva l’acqua in ogni casa e la corrispettiva bolletta carica non solo dello spreco in metri cubi, che è sempre in continuo aumento di costi, ma anche con spese varie, fognature etcetera etcetera.

Poi c’è l’acqua che dobbiamo bere. Quanto era fresca l’acqua che bevevamo un tempo. Fresca e limpida sgorgata dalle fontane del paese o direttamente dalla fonte. Ma si sa, la fonte può essere inquinata: quindi è utile montare un potabilizzatore a casa o se non vuoi, puoi comprarti l’acqua imbottigliata, che a secondo delle caratteristiche psicofisiche dinamiche e minerali vanno da un euro e venti la cassa a sempre crescenti costi. E l’acqua, che è necessaria alla vita, dove la mettiamo? E chi non può permettersi di comprarla che fa?

Non beve. In teoria è così. Ma si trova sempre qualche euro per comprare l’acqua. Sì, comprare. Meglio bere che mangiare. Ma la natura, madre benigna nella prima accezione leopardiana, supplisce a questa mancanza umana e riversa l’acqua evaporata dai mari come pioggia, che con le emissioni di anidride carbonica, effetto serra, buco dell’ozono si trasforma sempre più in bombe di H2O, con una violenza tale che distrugge tutto: case, villini, strade, ponti, tutte opere umane che non hanno tenuto conto del cambiamento climatico e che sono state edificati tanti e tanti anni fa e lasciati senza manutenzione (perché non ci sono soldi!).

Tutto questo business non poteva far gola che alla criminalità organizzata, per cui ha sempre controllato i pozzi e distribuito l’acqua per i campi dietro congruo compenso. Ma l’acqua ha un proprietario? Boh… Forse che chi la raccoglie è il proprietario come chi trova un euro a terra e non vedendo nessuno che lo reclami o le cerchi se ne appropria? Acqua benedetta o benedetta acqua, che viene concessa per vivere. Certo che la gratitudine di chi riceve questo favore, è grande. Per cui si è sempre a disposizione.

L’acqua scorre gratuitamente nelle falde acquifere di tutta la Sicilia, viene portata in superficie con le pompe sommerse e viene venduta con un primo costo, perché diventa merce di vendita. Viene distribuita con un altro costo suppletivo, viene imbottigliata con altri costi sempre suppletivi, viene servita al bar con altri costi, viene espulsa dal nostro organismo e si pagano le spese fognarie. Ecco perché quando sale in cielo con l’evaporazione e cade sulla terra è così arrabbiata che si scatena come una bomba lanciata dalle aere nubi della natura, trasformandosi in matrigna cattiva e ribelle. E nella tempesta, nel naufragio, nel nubifragio le acqua si mescolano alle fognature, si intorbidiscono e sono chiuse nell’erogazione per settimane intere con ordinanze del sindaco in attesa che l’emergenza inquinamento si dissolva e rientri tutto nella normalità. Intanto le bollette arrivano puntuali con i costi sostenuti. Chi pagherà questo danno? Sempre l’utente, l’utente, l’utente…

Tutti i racconti

1
0
21

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
1
18

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
30

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
4
30

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
4
40

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
10
54

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lawrence Dryvalley: Mi unisco ai complimenti. Il contrasto tra il mondo dei bambini, i loro giochi [...]

  • Riccardo: piaciuta Ezio!
    Tema sempre attuale.
    E l'unione del gioco ad una [...]

5
7
37

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
30

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

6
8
65

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
9
58

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

3
2
36

CENTRALE PARANOICA 9

HARD STONED BOY

15 December 2025

Hi, qui è la centrale paranoica. Non va benissimo, hanno fiutato l’intruso e mi cercano. Non sanno chi sono, cosa sono e che faccio, così ad ogni buon conto ci provano a sterminarmi. Intanto hanno sigillato lo Psychotronic e sparso una specie di DDT digitale tutt’attorno all’area... E che mai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    scrivi bene e lo sai.
    Ti piace provocare scandalizzare se [...]

  • Dax: Un racconto eccentrico. Fatico a comprenderne il senso..Like

3
4
50

Prima di casa

15 December 2025

«Mio Dio! Ancora tre ore di macchina devo fare!» pensò, lo sguardo fisso sulla strada oltre il parabrezza. Il tramonto incendiava il paesaggio di un rosso vivido: sarebbe stato romanticissimo goderne accanto alla sua compagna, magari con un drink in mano. Invece eccolo lì, solo, a guidare verso [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: bello, intenso...mi spiace per il protagonista 😢.
    like

  • Rubrus: Come dicevo, rieccomi. Devo dire che per un habituè del genere avevo [...]

Torna su