Tutti corsero fuori. Le strade si riempirono di gente, donne, uomini, bambini. Perfino gli animali, gioiosi e saltellanti, correvano per strade e giardini. Un esodo. Improvviso e imprevisto proprio come erano improvvisi e imprevisti le gocce d’acqua che venivano giù dal cielo, dapprima poche e rade, poi sempre più numerose e frequenti, fino a che erano diventate una vera pioggia, un acquazzone salvifico e liberatorio.

Livia fu la prima ad accorgersene. Mentre si lasciava bagnare il corpo con gratitudine, la faccia rivolta verso il cielo e le braccia in su con le mani aperte come a ricevere la grazia degli Dei, si accorse che una goccia di quell’acqua purificatrice, più grande delle altre, tonda e trasparente, era ferma sul palmo della mano, immobile piccolo cristallo bianco luminoso. Tutta l’acqua attorno  scivolava via, quella goccia no.

Livia, incredula, toccò quel cristallo che non si mosse, allora lo ritoccò con due dita come fosse una fiammella di una candela da spegnere. A quel punto, come una magia, la goccia si aprì e, sotto lo sguardo sbigottito della donna, formò una frase sulla sua mano: pensiero n. 5 del quarto giorno del mese. -Voglio andarmene da qui, vorrei andare sul pianeta blu- Esaudito.

Livia svenne. Solo Gaia e Bruno se ne accorsero. Gaia, vedendo la madre a terra cominciò a piangere e Bruno provò a consolarla e le disse -Tranquilla, ora si riprende- E infatti Livia aprì gli occhi, si guardò la mano e lanciò un urlo perché quella frase era ancora lì e non sapeva cosa pensare, come interpretare quello strano fatto e cosa dire al suo compagno che la guardava incredulo. Chiuse la mano, ma l’urlo si era sentito e molti accorsero verso di loro.

-Che succede?-

-Niente, avrà avuto una reazione allergica, non piove da anni-

- Già, la siccità ci ha seccato pure il cervello, troppa acqua tutta insieme-

-Portatela dentro, deve asciugarsi-

-No no- intervenne Livia -fermi, devo dirvi una cosa. Non sono svenuta per la pioggia, che gli Dei del cosmo ce la lascino in eterno, ma per questo- e con gesto lento e cauto, come potesse volare via, aprì la mano e mostrò la scritta.

 Alcuni si guardarono più a lungo degli altri. Bruno disse -Anche altri hanno visto delle scritte sulla mano, non sei l’unica- Livia sembrò sollevata alle parole del compagno e finalmente sorrise a Gaia mentre l’abbracciava. Non era pazza.

Si avvicinò Ania e aprì la mano e tutti lessero: Pensiero n. 7 del terzo giorno del mese. -Vorrei che qualcuno mi prendesse e mi portasse sul pianeta blu- Esaudito. E ancora: pensiero n. 10 dell’ottavo giorno del mese -Portami con te sul pianeta blu- Esaudito.

Altri mostrarono la loro mano con messaggi dello stesso tenore. Tutti esprimevano il desiderio di andare sul pianeta blu, Il pianeta dal clima fresco e mite. L’aridità della terra e la crescente siccità aveva spinto al limite ogni gesto e pensiero delle persone e molti avevano desiderato di lasciare la propria casa e andare sul pianeta blu di cui le cronache narravano meraviglie.

-Mamma, vuoi andartene- Gaia era triste.

Livia disse -sono solo pensieri, è stata troppo dura qui, ma non vorrei mai lasciare te-

Si abbracciarono. Ma la dura legge della realtà del pensiero non avrebbe esaudito altri desideri. Era giunto il tempo di lasciare la Terra. Ma questo “i desideranti” ancora non lo sapevano.

E venne il tempo.

La pioggia non smetteva, la maggior parte della gente continuava a godere di quell’inaspettato dono del cielo.

Fu Bruno a vederla. Una luce nel cielo, luminosa dai tratti blu, tagliava il muro di pioggia fitta e si avvicinava velocemente verso il giardino dove era il gruppo dei “desideranti”.

Ben presto la luce arrivò e la videro tutti. Immensi raggi di luce bianca e blu si spandeva tutto intorno a loro fino a quando formò un cono gigante e la pioggia non si vide più. Gaia piangeva abbracciata stretta alla madre come avesse colto il presagio.

Su, alla cima del cono di luce, tutti videro il messaggio, a caratteri giganti, bianchi e blu:

Gli Dei del cosmo hanno esaminato le vostre richieste, i vostri pensieri valutati e accolti. Il pianeta blu è pronto ad ospitarvi per il resto della vostra vita.

Panico tra i presenti. Nessuno avrebbe immaginato che i desideri potessero essere così solertemente esauditi. Livia incredula e spaventata guardò Bruno che la abbracciò per proteggerla dalla luce blu.

Ma non ci fu nulla da fare.

I raggi si muovevano in direzione delle persone che avevano ricevuto il messaggio, un raggio per ognuno avvinghiando il corpo con dolcezza e trasportandolo su in alto.

Mentre il cono di luce si apriva lentamente e tutto sembrava ritornare come prima, prima di sparire per sempre alla vista, Bruno vide l’ultimo raggio che, prima di chiudersi, emanò una scritta sotto il cielo:

Gli Dei del cosmo non rapiscono, esaudiscono.

Finchè lo vorrete. Torneranno rigenerati per salvare la Terra.

Figlie e figli, compagne e compagni non sarete mai soli.

Altri messaggi arriveranno per parlarvi e portarvi notizie dei “desideranti”.

Siate allegri.

 

Si fece sera. L’arcobaleno si stagliava nel cielo blu scuro dietro il sole rosso del tramonto.

Tutti tornarono a casa, con calma, camminando lentamente.

Bruno disse a sua figlia: -Andiamo a casa, stanotte arriverà il messaggio di Livia e ci dirà come è andato il viaggio-

Gaia volle farsi portare in braccio: -Allora stanotte non dormo-

L’aria era fresca e pulita come non si sentiva da decenni.

Tutti i racconti

2
1
29

Il gatto e il topo 1/2

29 December 2025

“Il mio desiderio più grande è vedere un topo che mangia vivo un gatto. Prima, però, dovrebbe anche giocarci abbastanza a lungo.” Da “Il gatto e il topo”, Elias Canetti, 1973 Non avrei mai immaginato che la mia vita potesse cambiare così in fretta. Fino a pochi mesi fa vivevo in un piccolo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
39

Manuale di Zoologia Urbana

Sopravvivere tra Broensis e Ironicus

Miu
29 December 2025

PROLOGO Prima di leggere questo estratto del mio Manuale di Zoologia Urbana serve una piccola prefazione. I nomi latineggianti non sono lì per darmi un tono, ma per catalogare due tipi umani molto reali che mi capita spesso di osservare. L’Homo Broensis, per esempio, è il giovane moderno che vive [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Brava Miu, ai laike iu. Che hai in porto per la prossima uscita?

  • Rubrus: Piaciuto. Credo che il primo esemplare non sia che lo stadio larvale del secondo, [...]

6
50
135

Il paese dei piccoli 2/2

28 December 2025

Il cambiamento avvenne in modo quasi impercettibile, come tutte le rivoluzioni profonde. Arrivò il compleanno di Orlan. Secondo la Legge della Statura, il giovane avrebbe dovuto iniziare a rimpicciolire a partire da quella data: un millimetro alla volta, quasi impercettibile, ma abbastanza per [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: Signori! un po' di calma per favore, qui si presenta una situazione parossistica. [...]

  • Walter Fest: Lorenzo, mi dispiace non sono assolutamente d'accordo con te. la pace non [...]

4
10
52

Nuovi Orizzonti - La consegna

Dax
28 December 2025

Max era affondato sulla poltroncina della cabina di pilotaggio, lo sguardo perso nel vuoto interstellare. La sigaretta elettronica sbuffava vapore viola che gli velava il volto. Doveva trovare un modo per salvare la creatura nella cassa… e sé stesso dalla Space Force. Non era affar suo, eppure [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Mi accodo ai complimenti e ai fan di "nuovi Orizzonti"... We want [...]

  • Dax: @MarcoFanta.Grazie, errori di battitura sfuggiti. "trasalì" [...]

3
5
43

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Una prima parte davvero accattivante. Brava.

  • GiuliaCango: GRazie di cuore a tutti e a tutte per i commenti... mi piacerebbe fosse letta [...]

4
2
217

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
35

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
34

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

  • Rubrus: Mi ricordo un episodio, cui non ho assistito direttamente, ma riferito da persona [...]

6
5
37

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

11
11
187

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Moolto carino.Like allo smeraldo 😊

  • Lawrence Dryvalley: Rinnovo like. Rileggendo il mio precedente commento, forse non sono stato molto [...]

8
6
45

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
7
185

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello Bello.Like

  • GianlucaEgo: Bello l inizio di questa fiaba con l aiutante che è una figura della [...]

Torna su