Passando la spugna sui tavolini non riusciva a credere ai suoi occhi. Quel posto vuoto, quell'assenza ormai prolungata lo preoccupavano non poco. Pensò fosse influenzato, febbricitante. O, peggio, avesse avuto un infarto. Ad un certo punto fu quasi certo che non l'avrebbe mai più visto, passato a miglior vita chissà quando e perché. Così sebbene a malincuore, dopo oltre un mese, l’oste si decise a rendere nuovamente disponibile quel tavolino vicino alle cucine che, per oltre dieci anni, aveva conosciuto solo un paio di natiche, quelle rinsecchite di un vecchio malinconico. Un’icona vivente alla quale si era affezionato, più di quanto avesse potuto immaginare. Benché rozzo e materiale, attaccato ai soldi, l’oste sarebbe stato disposto a nutrirlo gratis per il resto dei suoi giorni pur di rivederlo lì, impettito, al suo posto.

Nascosta tra commensali vocianti e alticci, con la sua mise sobria ed essenziale, la giovane donna dai capelli e dagli occhi colore delle castagne mature non attrasse mai l’attenzione, nemmeno del cameriere abissino che la serviva abitualmente. Per un mese, tutte le sere, era tornata in quella trattoria con la speranza di rivedere quell’uomo conosciuto per caso, in una sera di pioggia, nel caldo infernale e allucinogeno alitato dalle cucine. Fermamente decisa a riprendere il dialogo con quegli occhi stanchi, provati ma non spenti. Pronta a tuffarsi in quel mare solo apparentemente morto ma che percepiva vivo e ardente, più di tanti ruscelli e fiumiciattoli animati da piene tanto fragorose quanto inutili. E che aveva attraversato ammaliata dall'inganno, dal rumore. Talvolta suo malgrado e, negli ultimi tempi, solo per azzerare la sua autostima.

Frastornato ed incredulo, paralizzato dai dubbi il vecchio si recluse in casa, in attesa che quella frenesia insana, quei tormenti evaporassero. Che quella sciocca illusione potesse abbandonarlo prima di ferirlo a morte. Quei pochi minuti che lasciava il letto, nel quale giacque immobile abbrutendosi nel sonno, si catapultava allo specchio, per sentirsi schiaffeggiare dalla realtà. Per fracassare quel sogno impossibile quanto pretenzioso. Non era stato che un attimo di debolezza o, peggio, di studiato artifizio per irretirlo. Quella graziosa giovane non era che una professionista a caccia di gonzi come lui, da spremere e gettare via. Balocchi da raggirare e spennare.

Mai come in quel periodo s’intrattenne in lunghi dialoghi col gatto, cui confidava le sue angustie, esortandolo a schernirlo, a deriderlo, a riportarlo coi piedi per terra.

La pioggia, che non aveva mai smesso di cadere, divenne torrenziale portandosi dietro vento e gelo. Ed il giaciglio divenne fissa dimora. Nonostante i miagolii di protesta e le strusciate ronfanti del micio sempre più affamato. Non fu il trillo insistente del campanello a risvegliarlo dal torpore, né il fragore della grandinata. Fu il gatto, con la sua lingua ruvida a scartavetrargli il naso. A sospingerlo, a testate sulle gambe, verso la porta. Verso quegli occhi colore delle castagne mature.

 

Tutti i racconti

7
7
35

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
19

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
30

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
6
23

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
40

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
134

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
34

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
72

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

10
11
50

La preghiera

26 April 2025

La preghiera Non so, se ne sono capace Ed anche se verrò mai ascoltato In fondo, questa cosa non mi è mai appartenuta Lei era nascosta in una tasca Avvolta in un panno nero, stretta, stretta Come volerle impedire di esserne abbracciata Poi arrivano periodi della vita, dove invocare Dio, Buddha, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
25

Razza superiore

26 April 2025

Ghnog si fermò all’ingresso della caverna, poi, quando i suoi occhi si abituarono al buio, fece qualche passo all’interno. Dagga teneva il corpo del piccolo tra le braccia, dondolandosi e intonando una nenia in quella sua lingua incomprensibile. Ghnog si avvicinò. Il neonato aveva la pelle scura [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su