Fra le sue cosce bianche, la mano risaltava, callosa, scura, la mano di un falegname che aveva viaggiato a lungo sotto il sole.

«Su, figliola, coraggio. Devo farlo io… non c’è nessuno che possa aiutarci.»

Anche l’altra mano di Giuseppe adesso poggiava sul suo ventre e lo comprimeva. Maria pensava che fosse un gesto inutile, ma non aveva il coraggio di contraddire ancora suo marito. Si vergognava. Di solito gli uomini non vedono certe cose. I figli li fanno le donne, aiutate da altre donne più vecchie.

«Spingi, Maria, forza!»

Maria non sentiva più freddo, era fradicia di sudore nella nuca e sotto le cosce.

«Non… non… aaaah… non distinguo più un dolore dall’altro, sono vicini, aaah.» Si agguantò al braccio di Giuseppe.

«Maria, mi stai ficcando le unghie nella carne.»

«Scusaaaah…»

Dietro la massiccia figura di Giuseppe s’intravedeva l’apertura della grotta.  C’erano le stelle, fulgide nel cielo freddo del deserto e, in mezzo, proprio sopra di loro, la palla di fuoco che annunciava la venuta di suo figlio.

S’inarcò per la contrazione più forte dall’inizio del travaglio. Non capiva se quelle pietre che le spaccavano la schiena fossero dentro di lei o sul pavimento della grotta.

Se almeno avessero trovato posto in albergo. Tutti li avevano cacciati. E quell’arrogante ostessa! Era incinta anche lei, avrebbe potuto avere un po’ di compassione.

Si morse le labbra e sentì che stava piangendo. Ora il figlio di Dio sarebbe nato in una grotta, con una mucca e un asino, e sicuramente lei ci avrebbe rimesso la pelle.

Era questo che il Dio d’Israele voleva da lei? Usarla come un vaso per spargere il proprio seme e poi farla morire peggio di una bestia?

Si levò una brezza ghiacciata che gelò la sua nuca zuppa e frusciò tra le fronde delle grandi palme fuori la grotta. In lontananza – ma troppo lontano perché Giuseppe potesse lasciarla per chiamare aiuto – si sentivano belare le pecore.

Benedetta tu fra tutte le donne.

«Spingi, moglie!»

Sì, i dolori erano cambiati, si stavano facendo insopportabili: non mancava molto. Guardò fra le gambe aperte, al di là delle vesti appallottolate a metà ventre.  Vide le cosce striate di sangue, vide il pelo del proprio pube, sotto la mano di Giuseppe il falegname, alzarsi ed abbassarsi al ritmo delle contrazioni.

Giuseppe era un buon marito. Era l’unico padre che desiderava per suo figlio. Eppure Gesù non sarebbe stato suo, lui la stava aiutando a far nascere il figlio di Dio.

Ma ora tutto sembrava così lontano, così assurdo. La visita dell’angelo, la luce, il fremito nel suo grembo… Ave Maria, piena di grazia… una visione forse?  No, perché il bambino era stato concepito quando mancavano tre mesi alle nozze e lei non aveva ancora conosciuto uomo.

Aveva sperato, però, che alla sposa di Dio, all’ancella del Signore (tale si era proclamata inginocchiandosi nella luce che trasfigurava la sua umile casa) queste sofferenze sarebbero state risparmiate. Quando la grande creatura di luce con le ali di piuma le aveva detto: non temere, Maria, tu hai trovato grazia davanti a Dio, non pensava che le sarebbe stato imposto di partorire come le altre donne. E se fosse morta? Chi avrebbe allattato il suo piccolo? Perché il bambino era pur sempre suo figlio. Suo e di Giuseppe. Avrebbe lottato perché il Signore non lo togliesse a suo marito! Doveva essere Giuseppe il padre del piccolo, almeno finché Gesù non fosse cresciuto abbastanza.

Lontani, i fuochi dei pastori illuminavano le tende. Betlemme era in festa per la notte del censimento.

«Si vede la testa! Ha tanti capelli! Su, Maria, resisti! Ogni volta che spingi spunta fuori, ma poi torna indietro.»

«Allora non uscirà! Oh, Signore, aiuta tuo figlio… aiutami!»

«Ma, no, stai calma. Deve essere una cosa normale… ogni volta ti apri di più.»

Sentì che le dita di suo marito ora cercavano d’impedirle di richiudersi, ma era al di là della vergogna ormai. Voleva solo che finisse, voleva uscire da quel lago di dolore.

Egli sarà grande e verrà chiamato figlio dell’Altissimo.

Figlio dell’Altissimo… era un uomo invece! Quanta umanità c’era nei dolori che le strappavano le viscere, nel sangue che bagnava la polvere della grotta, che schizzava sulle vesti di Giuseppe.

Era Dio, ma nasceva come gli agnelli, nel sangue.

Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.

 

Il monitoraggio era terminato. Ora Mrs Spencer le stava provando la pressione. Sorridendo, confermò che tutto era a posto. «Ok, è stata bravissima, Mary.»

Mary sospirò di sollievo e si rilassò sui cuscini. Stava perdendo ancora un po’ di sangue ma, dopo la disinfezione, le era stato applicato sul pube un grosso assorbente e adesso si sentiva di nuovo fresca sotto il lenzuolo.

Era andato tutto bene, suo figlio era nato! Quel figlio che Dio non le aveva voluto concedere, lei se lo era costruita da sola, con tutte le sue forze.

Quando avevano scoperto che Joseph era sterile, c’era stato tanto dolore in famiglia, ribellione, rabbia. Poi avevano deciso. Se Joseph non poteva darle un figlio, ne avrebbero comprato uno alla banca dello sperma, pagando qualsiasi prezzo pur di farlo nascere.

Mrs Spencer si avvicinò con un fagotto fra le braccia e lo posò delicatamente sul ventre ancora rigonfio della madre. Joseph fece un passo avanti, incerto, commosso.

Mrs Spencer aggrottò le ciglia. «Solo cinque minuti, prego, poi lasciamo riposare la signora.»

Joseph annuì. Da come deglutiva con forza, Mary capì che, se solo avesse cercato di parlare, si sarebbe messo a piangere.

Quando la capo infermiera fu uscita, suo marito si accoccolò vicino a lei.  Toccò la mano del bambino. Le ditina si strinsero a pugno attorno alle sue.

Mary guardava suo figlio e l’uomo che l’avrebbe allevato. Questo è il figlio dell’uomo, pensò, il figlio di uno sconosciuto che ha versato il suo seme per me.  Ma è anche il figlio di Dio, nato per miracolo ed in letizia, e il suo corpo è ancora caldo delle mani del Signore.

Tutti i racconti

4
4
11

Sorriso Di Luna

16 June 2025

Si schiarisce il cielo della notte dopo la tempesta d'estate che si arrende ai raggi di luna, abbandonati sul tuo attraente sorriso di luna crescente, somiglia alla nostra passione, prima come fresco torrente d'impeto, poi estasi del riflesso della pace che mostri con orgoglio scintillante, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

11
9
49

Obsession

16 June 2025

"Mo' passando per via Toledo, appena dopo il magazzino di don Tiberio Sgambati.” "Quando?” "Non mi ricordo. Sa, era in uno di quei giorni afosi di agosto in cui chi non era andato al mare rimaneva segregato in casa al riparo di serrande sbarrate alla luce della canicola. Fu allora che incrociai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • zeroassoluto: Sempre spettacolari i tuoi racconti, che ti stuzzicano, ti fanno andare avanti [...]

  • Rubrus: Credo che tecnicamente sia un caso di "erotomania"; il soggetto cioè [...]

5
6
23

La luce e l'oscurità

15 June 2025

La luce e l'oscurità Ci sono mani che pregano e mani tese in avanti per non sbattere Ci sono occhi che ammirano una nascita e occhi chiusi per un addio Ci sono piedi che attraversano nuvole e piedi che scottano Ci sono pensieri che danno libertà ed altri che rinchiudono per sempre Ci sono vite [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: La poesia arriva diretta...like

  • Oggetti Smarriti: Una poesia sentita, limpida e sincera, che riesce a comunicare un messaggio [...]

7
7
30

Stazione

15 June 2025

Cammini con passo incerto questa mia vita, in bilico su un binario morto. Passeggiare annoiato di un viaggiatore sbadigliante che attende in una stazione vuota, qualcosa che non sa. Mi hai giurato amore, perfetto come una circonferenza, incantevole illusione, consunta da brevi lacune di felicità. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
33

La finestra verde

14 June 2025

“Mamma, mamma, corri, c’è qualcuno che mi spia dalla finestra!” La giovane donna salì di corsa la lunga scalinata. Fu aggredita da un’improvvisa tachicardia che l’accompagnò per tutto il tragitto fino alla camera del figlio. È vero, i bambini sono molto creativi e fantasiosi, ma il suo grido d’aiuto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
9
30

Ascia Nera

Dax
14 June 2025

Trom posò il guanto corazzato sulla porta di legno della taverna. Le lanterne ardevano già, e il tramonto aveva lasciato dietro di sé un alone rosato su nuvole color latte. Quando i cardini gemettero, l’odore di fumo e maiale arrosto lo accolse come un vecchio amico. Varcò la soglia. Si fermò. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Scure nera è carino, magari di può modificare il titolo....

  • Lo Scrittore: ben scritto, descrizione perfetta e divagazione sul tema Nani - Gimli della [...]

5
3
20

Baobab

13 June 2025

Baobab Ballonzolando beatamente come un babbuino sopra un baobab nell'isola di Bora Bora, durante la festa della befana, mi balenò per la testa che a Bologna c'era la sagra del bombolone e del budino alla banana con bacche di betulla. Così invitai la badante bielorussa di mia nonna Brenda che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
12
22

Lei e Pasquale

13 June 2025

Aveva litigato con Serena. Donato lo ascoltava in silenzio, seduto allo stesso tavolo del dopolavoro. "… Dopo dieci anni di matrimonio Martina ancora si comporta come una bambina. Non mi rivolge la parola. Se faccio io il primo passo mi ignora, esce di casa senza dire dove va, salta il pasto e..." [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Scorrevole, divertente e ben scritto.

  • Lo Scrittore: prima del web gli appuntamenti al buio era di tutt'altro tipo. c'era [...]

8
16
64

Forme e colori a Boccadasse

Storie colorate

12 June 2025

L'Italia è un paese fantastico, un paese unico, un paese che se qualcuno avesse voluto inventarlo mai avrebbe potuto farlo così bello e perciò amici lettori eccoci di fronte a una visione spettacolare, vengo a parlarvi di una storia che ha come protagonista un sassofonista di Boccadasse, antico [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
72

INSONNIA

12 June 2025

Buonasera Notte, mi farai dormire? Buonasera a Te, che mi vieni a cercare, a me ora ti volgi chè ti porti alle stelle? Che miele, sei antica! ma dimmi: stanotte mi farai riposare? Sai bene chi è prima causa di sé, nemmeno rispondo… ti svelo però che dentro tu trovi chi rallentare la sua imprimitura, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Domenico Caricasulo: Mimmo ok, grazie a tutti per i like, per questa volta e l'altra... La realtà [...]

  • Riccardo: shakespeariano pensiero...piu in profondità
    amletico nelle numerevoli [...]

7
10
34

Lanterna...

Da leggere dopo il racconto "Seconda stella a destra"

11 June 2025

Ho freddo… Qui, fuori, è tutto buio. Sopra, lontano lontano, si intravedono minacciose nuvole nere che viaggiano spostate dal vento e innumerevoli puntini luminosi, che sembrano irraggiungibili. Siamo in dieci, tutte sorelle e tutte ancora trattenute al suolo da una cordicella. Alberto aveva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
12
31

La curva dell'imprevisto (3/3)

Un imprevisto non avvisa. Entra in scena, e riscrive tutto

11 June 2025

Tremava, ma sapeva esattamente perché era lì. James, intanto, stava parlando sottovoce con il suo manager. Poi si voltò verso la sala. I suoi occhi incrociarono quelli di Amanda. E si fermò, sgranando gli occhi. Amanda sentì un brivido lungo la schiena. Lui la stava guardando. E le stava sorridendo. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Intanto benvenuta. Ho letto tutti e tre le parti, si legge con piacere, forse [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette tutte le parti. Ok, il romance non è nelle mie corde (anche se [...]

Torna su