Da quanto tempo passeggiamo così per corso Vercelli? Ci teniamo sottobraccio, mi tiri quando mi fermo davanti a una vetrina, mi prendi in giro con la tua risata gentile e divertita. Sei stato il mio primo amore, da bambina vedevo in te il Principe Azzurro di tutte le fiabe e in effetti eri bellissimo, con i capelli biondi e gli occhi blu: da grande ti avrei sposato.
“E’ già sposato,” obiettava mia madre. “E ha già tre figli.”
Non mi sembrava un grande ostacolo, pensavo mentre camminavamo per le strade di queste città, dove non sei nato ma che consideri tua perché ci hai passato la maggior parte della vita.
Camminavi veloce e io ero felice di seguirti con la mano infilata nella tua. “Mi piace arrivare qui e vedere l’Arco della Pace,” dicevi in corso Sempione.
Sei stato tu a portarmi nel Duomo l’unica volta che ci sono entrata. Restai impressionata dalla statua di san Bartolomeo, con la pelle buttata sulle spalle come un soprabito che si fosse tolto per il caldo primaverile. Quella notte faticai ad addormentarmi, nel buio della stanza che dividevo con mia madre. Mi rigiravo nel letto cercando di non svegliarla, si sarebbe spazientita per quella debolezza, lei, una madre single quando non era di moda esserlo.
Tu eri il migliore di tutti i suoi amici, il più bello e il più simpatico fra tutte quelle persone che affollavano la nostra casa, si muovevano a loro agio fra le nostre cose, poi sparivano, liquidate da una frase tagliente o un gesto annoiato. A volte avevo il terrore che sparissi anche tu, invece mia madre non ti liquidò mai.
In qualche modo eravate simili, lo stesso senso dell’umorismo, la stessa sicurezza, lo stesso passo veloce. Eppure con lei non ebbi mai il rapporto sereno e rilassato che avevo con te: mia madre non era né serena né rilassata. Era una donna molto bella e ogni suo gesto ricordava la forza che le aveva fatto fare tutto da sola, senza appoggiarsi a nessun uomo. Non le chiesi mai chi fosse mio padre perché mi sembrava naturale che fosse così: eravamo sempre state io e lei, non avevamo bisogno di nessuno.
Soltanto quando c’eri tu sembrava dimenticare i suoi problemi e a volte le tue battute riuscivano persino a strapparle una risata spensierata. Poi tu ci salutavi, tornavi a casa, da tua moglie e dai tuoi figli, e mia madre ridiventava cupa.
Allora io speravo che quel sabato venissi a prendermi a scuola. Non sognavo più di sposarti ma ti preferivo comunque ai ragazzetti insignificanti che venivano a prendere le mie amiche. Ero felice di dire che veniva a prendermi un mio amico e che quell’amico fossi tu.
Siamo arrivati in piazzale Baracca, mio figlio si divincola e libera la mano dalla mia per rincorrere un piccione, poi si volta e vi scambiate due sorrisi identici.
Mia madre non ha mai visto mio figlio, è morta quindici anni fa e la ferita fra noi non si era ancora rimarginata. Perché io, quando compresi, attribuii tutta la responsabilità a lei e assolsi te: ti adoravo, lei invece era l’unico genitore che avessi mai avuto, il tradimento era insopportabile. Ci vollero anni prima che i nodi si sciogliessero, ma con lei, nonostante tutto, riuscii a parlarne. Con te parlo di tutto, ti racconto tutto, ma di questo non riesco. Non so perché ma anche adesso, mentre ti stringo il braccio, non riesco a dire quella maledetta frase: ti voglio bene, papà.

Tutti i racconti

0
0
0

I ricordi del becchino. Addio Poeta.

20 March 2025

Qualche giorno fa ho celebrato il funerale di un poeta. Non lo conoscevo fisicamente. Ho letto le sue poesie, non su un libro ma tra i paesaggi della sua terra. Il carro avvolto da una fitta nebbia arranca lungo la salita. Molti anni fa, in una calda giornata estiva pure io ho arrancato lungo quella [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
0

Terrore nella notte

20 March 2025

Fuori, il bosco era immerso in un'oscurità senza fine, gli alberi ondeggiavano violentemente, i loro rami artigliavano il cielo turbolento, mentre lampi illuminavano il paesaggio, il vento ululava la sua melodia ossessionante, portando sussurri di terrore. Dentro, Lucia si rannicchiò più profondamente [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
1

Ri-conosciamoci!

20 March 2025

Quanto è difficile per me parlare d'amor per te! Mi riesce più facile inc#@%!mi perchè hai lasciato il bagno sporco, e sinceramente a me del bagno non interessa proprio nulla! Vorrei poter essere come uno di quei cavalieri dell'amor cortese, che hanno riempito la storia dei più bei versi d'amor [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

9
12
31

Semplicemente amore

19 March 2025

Abbracciò la mamma senza dire una parola, ma già quel gesto era un magico, silenzioso dialogo d'amore. Rinacque e per un attimo tornò bambina nella casa dei nonni, rivide il fienile, l'altalena dalla quale scivolava felice. I tramonti tra gli alberi, il suono del vento, il frinire delle cicale, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
10
21

L'animale strano

19 March 2025

Sono un animale strano. Un innocuo ramarro, un camaleonte sincero, un polpo intelligente, un serpente striato. Non sono bello, nemmeno grazioso, forse ho un mio fascino ma io non lo vedo. Vivo protetto da un vetro in una giungla di plastica, con altri animali strani come me. Le persone passano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
6
30

Esame di maturità

A proposito di ucronie

18 March 2025

Gaio Quintilio osservò l’oggetto che l’ausiliario sarmata gli aveva appena portato: era un anello di ferro, piuttosto spesso e grande abbastanza perché potesse passarci il pugno di un uomo. Attaccato c’era una spessa cinghia di cuoio, la cui estremità era stata spezzata. «Ce ne sono due» spiegò [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

9
16
63

Akum

18 March 2025

Tre titani biomeccanici sono diretti qui al Centro Difesa. Alle loro spalle solo morte e devastazione. Vogliono me, l’ultimo mietitore vivente. Indosso la tuta neurale e vado ad affrontarli ai comandi di Akum. Non avranno anche questo mondo, non dopo la Terra. [pubblicato originariamente sull'account [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Ondine: Di certo tu hai il dono della sintesi; sono io che non la possiedo e sono lenta [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Ondine, troppo buona! Ciao

6
5
36

Nel "Regno di Luca"

17 March 2025

Eccola lì, per aria, con la pancia scura ben in vista e le ruote dietro inclinate all’ingiù. Certo è una bella cinquantenne la mia 500, ben tenuta ma, si sa, dopo una certa età qualche controllino è necessario… E questa bella signora ha avuto accesso al “Regno di Luca”. Il posto è piccolo, ci [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mister Nose: Non amo particolarmente le automobili, ma la descrizione di questo vecchio [...]

  • Lo Scrittore: per quanto io possa essere negato nel modo più assoluto nel mondo delle [...]

5
4
16

Senti l'Estate che torna?

17 March 2025

“Ciao Marvesa”. “Ciao Linton, dove vai di bello?” “Vado al mare, che mi fa paura. Ma toccherò le onde soltanto con gli occhi. Mi immergerò in pensieri atlantici e lontani.” Marvesa lo guardò curiosa, e nel contempo accavallò le gambe sedendosi sul muretto. Aveva mutandine rosse piuttosto provocanti. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Ben scritto, tanto da tenere a distanza quella combinazione di diaristica e [...]

  • Zio Rubone: Mi è molto piaciuta l'atmosfera onirica e poetica di questo racconto. [...]

6
6
44

Marina, Marina...

Tratto da una storia vera

16 March 2025

Conoscete Marina Abramovic? Beh! Io, parlando artisticamente la odio ma adesso non sto qui a spiegarvi il perché e il per come, mo' vi racconto un fatto. Eravamo un po' di amici al bar e tra un tanto pour parler, una bevuta e smangiucchiando cosette varie, si discuteva di questa famosa artista [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
1
31

Scendono dal sole

16 March 2025

Così com’erano saliti, senza alcun preavviso, così scendono, finalmente scendono dal sole. Sono in tanti, forse più numerosi rispetto all’ascesa, ma ugualmente ordinati e distanziati tra loro. Molteplici sono i raggi che scivolano verso la terra, eppure loro ne percorrono solo uno, forse quello [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • JulyFlo: Raggi di sole che ci mettono 8 secondi a raggiungere la nostra fottuta terra. [...]

10
13
52

Una svirgolata.

Una virgola tranquilla

15 March 2025

Sono stata una giovane virgola tranquilla. Mi sono sempre fatta usare con giudizio, senza colpi di testa, sempre in ordine al posto giusto nel momento giusto. Ho sempre scandito con coscienza le pagine più impegnative di libri importanti. Ma un bel giorno sono, accidentalmente, scivolata fuori [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su