"Dal primo di gennaio vivo a casa mia, l'ho lasciata, mi sento un po' spaesata, i miei gatti... Quanto amo quei gatti. Ho capito di averti fatto tanto male e ti voglio chiedere SCUSA. Tu sei stata, con lei, puoi immaginare cosa ho passato in questi dieci anni, solo tu mi puoi capire, ho bisogno di aiuto, in questo momento. So che non è giusto chiederlo a te ma, davvero, solo tu mi" Va bene! Va bene, ok, il passato è passato, se hai bisogno di parlare, di parlarne, in amicizia, ci sono. "Le sue sbronze, le sue cene interminabili, gli sprechi, i soldi che non le bastano mai, deve ottenere sempre quello che vuole, mi ha perfino fatto prendere un motorino che non volevo, io volevo l'altro, e poi, sai com'e' fatta lei... Sono certa che ha trovato un'altra." (Sei fissata, direte voi, però, questa rumorosa assenza di congiuntivi mi disturba...) Sì, lo so, ricordo tutto, ricordo anche che venivi in casa mia, sulla carta, almeno, era anche casa mia, e andavi dritta in camera da letto con lei, come se io non ci fossi stata. "Hai ragione, SCUSA, non sapevo cosa facevo, lei mi diceva che era giusto così." Va bene... Te lo ha fatto fare lei, è brava a convincere le persone: le prende per sfinimento. "Dimmi di te, cosa fai, cosa ti piace, noi eravamo destinate ad essere amiche...". Già, ti comportavi da amica, con me... " Ti prego, non farmi male perché adesso sono vulnerabile e sarebbe davvero facile, per te, farmi male." Ma no, te l'ho detto, è tutto passato, anzi, io ti dovrei ringraziare perché me ne volevo liberare e, quando ho visto cosa stava accadendo, vi ho lasciato fare. Non ho motivo di vendicarmi. "Sei una strana creatura... Tutta da scoprire... Buona notte e sogni d'oro!" - cuoricini - Strana creatura da scoprire? Puntini di sospensione e, orrore, cuoricini?? Non sarà che ci voglia provare con me? Proprio con me, dopo quello che accadde dieci anni fa? Il tradimento, la coltellata alle spalle di una persona che si spacciava per amica, ci prova con me??  - Ciao, è una bella mattinata, l'ideale per una gita in collina, due tagliatelle, un po' di vino, ti va? "Dammi mezz'ora e sono pronta. Mi vieni a prendere?" La vado a prendere. "Impara bene la strada per casa mia perché ci verrai spesso!" Sembra un'ordine... "Vorrei andare a vivere a Londra, ormai la conosco bene, col mestiere che faccio, vedrai, ti piacerà, faremo bei viaggi, insieme!" Vedremo, non so, il cane, il gatto... "Faremo, andremo, avremo", è tutto un "noi". Non ti fermi più, mi fai domande a raffica, molto personali, lasci le frasi a metà, voglion dire tutto e niente, mi stai testando! Ti avevo detto che eri una mina vagante, che cercavi conferme troppo in fretta dopo dieci anni di vergogna e sopportazione, ti avevo detto che le mine vaganti non si curano delle intenzioni e dei sentimenti altrui perché hanno un solo obbiettivo: il riscatto immediato. Ma tu non hai ascoltato, mi sottoponi a un test per capire se ciò che pensi di me è vero. Tu pensi di aver sbagliato bersaglio, dieci anni prima, pensi che ero io la persona da scegliere, non lei! È durante il tuo test di domande a raffica, che accade. Nella mia testa, faccio due più due e il risultato è orrendo: tu non mi hai rispettato dieci anni fa, hai tradito la mia amicizia, torni tenendo, per finta!, la coda tra le gambe, non ascolti ciò che dico, calpesti di nuovo la mia disponibilità ad esserti amica PROVANDOCI CON ME! Esplodo. La mia rabbia è più carica di un uragano, ti urlo in faccia il risultato dell'equazione che ho appena risolto, tu e quel modo vecchio e odioso di corteggiare, di pensare di rendersi interessanti usando i puntini di sospensione per nascondere il nulla che segue, tu e quella tua amica che tiri in ballo, parlando di improbabili lezioni di chitarra che lei vorrebbe da me, pensando che io sia attratta dall'idea di tornare a frequentare quella "grande artista" dei miei due, tu non hai rispetto di te stessa, non ti sei evoluta di un passo rispetto al brodo primordiale in cui ti trovavi dieci anni fa, tu vorresti metterti con me? Temevi che ti avrei fatto del male? Sei tu che ne stai di nuovo facendo a me, ignorando le mie parole e la mia intelligenza! "SCUSAAA! Non so come spigarmi, sì ci ho pensato... Mi dispiace, entra in casa, ne parliamo, scusa...". Me ne vado. Un mese, mi mandi un messaggio: "Spero che tu mi darai la possibilità di spiegare, ho sbagliato, ti chiedo di nuovo scusa, possiamo parlare?" Ti rispondo, per l'ultima volta: non ho altro da dirti e nulla hai rovinato, perché nulla c'era. - E poi, idiota che non sei altro, non sai che la terza persona viene sempre derisa dalle altre due? Certo, che gliel'ho detto, a lei, che ci hai provato con me dopo neppure un mese che te n'eri andata da casa sua. Certo che ti ho sputtanato. La gente non va calpestata e soprattutto due volte e, soprattutto, la gente come me, quella che il cervello lo sa usare; per legittima difesa; dagli imbecilli.

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La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

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Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

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La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

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COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

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COABITAZIONE - 1/2

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19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

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IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

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Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

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Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

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Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

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Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

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  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

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Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

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Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

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  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

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