La vita nel villaggio dei Guyet procede relativamente tranquilla. Ci si abitua a tutto anche alla paura. Di giorno uomini armati vigilano le strade oltre la recinzione, con occhi ben aperti ad ogni segno di animale o umanoide in avvicinamento. Non ci possiamo fidare di nessuno. Il villaggio è protetto da un alto recinto di filo spinato percorso dalla corrente elettrica a diecimila volt di cui disponiamo in abbondanza.

Dobbiamo difendere i nostri orti e le nostre coltivazioni nel terreno che abbiamo bonificato con fatica, e l'acqua pulita e purissima che sgorga in abbondanza dai guiet, i pozzi naturali, e che arriva dal centro della terra, dove non è stata contaminata da radiazioni o veleni.

L'acqua fa gola a tutte le creature che vivono nel bosco al di fuori del nostro recinto e lungo le rive del ruscello che esce dalla nostra proprietà c'è sempre una folla di creature assetate che si contendono un posto per dissetarsi. Gli uomini foglia o Uomini Tiglio, che strisciano rami a mo' di piedi, sono innocui, non velenosi ma tristi. Si fermano all'uscita del ruscello, ci guardano, hanno la tendenza a restare fermi, e poi si avviano lentamente verso il loro posto preferito per bere. Vivono di luce solare e di acqua e non chiedono nulla, hanno solo la tendenza a moltiplicarsi. Se li facessimo entrare noi umani spariremmo a breve termine. Tra loro si nascondono i conigli rossi dai denti lunghi una decina di centimetri e il veleno sparso su tutto il pelo. Si nutrono di animali vivi, e di tutto ciò che trovano. Ricordano vagamente  che sono stati vegetariani e guardano con golosità le nostre insalate. Di tanto in tanto, uno di loro più coraggioso tenta di passare attraverso il filo spinato restando arrostito dalla scarica elettrica. Vivono nel bosco tanti animaletti più o meno velenosi, come i pulcini gialli alti un metro e puffosi come peluches, ma guai ad avvicinarsi a quella soffice lanugine, c'è il veleno del mamba nero e del cobra. Morte all'istante. Sono tutti evitabili e facendo attenzione non sono tanto pericolosi. La paura, quella vera,  viene di notte. Di notte escono dalle loro tane esseri mostruosi il cui unico scopo è di nutrirsi preferibilmente di carne umana. Processioni di Zombie percorrono il perimetro del villaggio nel tentativo di trovare un varco. Quando credono di poter entrare si appoggiano al filo spinato  e spingono gli uni sugli altri restando carbonizzati dalla corrente, e braccia e gambe danzano scomposte, la loro danza macabra. Li vediamo dall'alto della torre protetta da finestre in vetroresina a prova di bomba. Fu costruita appunto per proteggere l'osservatorio  e ogni finestra è impenetrabile. Quando sente crepitare gli zombie arrostiti, arriva Madur, Una specie di dinosauro con la parte posteriore del corpo a forma di lucertola, lungo una ventina di metri. Si muove eretto sulle gambe posteriori, ha il torace simile ad un essere umano e una grossa testa di toro. Le braccia lunghe e possenti. Una sera che mi ero attardata a raccogliere zucchie, l'ho visto a pochi metri da me.

Stava tranquillo al di la della recinzione e mi fissava con i suoi enormi occhi verdi. Ho rivisto il minotauro. Mi fissava reclinando il capo su una spalla in un atteggiamento molto umano. Non ho urlato, non lo farei mai. Mi sono allontanata con calma. Mi piace Madur, è un accanito cacciatore di vampiri. Questi arrivano al tramonto e calano in volo dentro il recinto, sorpassando le nostre difese. Al tramonto ognuno si chiude nelle case ben protette e loro si fermano sui tetti e fanno di tutto per entrare. Andrea e Federico hanno escogitato un sistema per allontanarli, visto che non manca l'acqua e nemmeno l'elettricità hanno inventato un marchingegno con cui dirigono getti di vapore elettrico e riescono a farli fuggire, mentre Madur li aspetta oltre il recinto con le fauci spalancate. Li mangia, li divora e sputa gli stracci di cui sono coperti. Grazie ragazzo per il lavoro di pulizia che fai. E poi ci sono le streghe. In realtà sono solo delle povere malate di mente a cui la radioattività ha completamente starvolto il cervello. Le vediamo al tramonto che vanno verso la cima della collina armate di scope e bastoni coi quali credono di poter volare mettendosi a cavalcioni. Arrivano in alto dove il traliccio che fu antenna ripetitore tv, salgono in alto e si buttano. Quando toccano terra aaaaammm, pappa buona, gli zombie se le mangiano. Ai vampiri non piace la carne morta.

Noto che le streghe sono sempre meno.

Vado a dormire, domani devo aprire la scuola e i bambini non devono aspettare.

Tutti i racconti

0
0
3

Haiku

20 April 2024

tra i primi freddi quei rossi gigli ragno - tributo al cielo Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
4

Che poi mia moglie vuole anche lei

Vita fantozziana - contiene riferimenti al sito Letture da Metropolitana su cui scriviamo

20 April 2024

Tizia è una casalinga. Madre di tre figli piccoli. Sposata con un operaio. Quando ha del tempo libero dalle sue mansioni e dal doversi curare dei figli, si diletta nella sua passione preferita: la lettura. Un giorno, navigando su internet, scopre il sito “Letture da Metropolitana”. Essendo una [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
1
5

Un calcio e via

Potere alla fantasia

20 April 2024

Un calcio al pallone poi di testa la prendo Provo un tacchetto faccio una finta chiedo un passaggio tutto sommato non sono malaccio stanno al gioco i ragazzini e con la fantasia godo e mi inebrio ah! Se i potenti avessero questi poteri nella memoria nascosti. N'carcio ar pallone poi la [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Messaggio per tutti coloro che entreranno nei commenti....oltre Piccola Stella [...]

0
0
3

lacci

20 April 2024

lacci sciolti danzano al soffio della vita, nell'inceder dell'essenza sullo srotolante sentiero ignoto..

Tempo di lettura: 30 secondi

5
10
20

CERCANDO

Ispirazione

19 April 2024

Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.

Tempo di lettura: 30 secondi

2
7
22

Volevo solo fare due passi

Un racconto tergiversato

19 April 2024

Mi viene voglia di fare due passi all’aperto. Quando, arrivato al parco di un paesino confinante al mio, incontro un amico con un pallone da calcio. Due tennisti di passaggio ci interpellano su un possibile due contro due al tavolo da ping-pong. - Non questa volta - rispondiamo - al massimo giochiamo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
8
22

Psyco

19 April 2024

Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Grazie Zio Rubone! Inutile dire che il testo, a me. arriva, Ci ho trovato altro [...]

  • Patapump: piaciuto Ezio
    molto toccante il finale del voler proteggere
    💯

5
7
26

Guscio

18 April 2024

Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
2
11

Haiku

18 April 2024

acheni al vento sfioriti verso il viaggio - flusso di vita Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
8
14

L'uomo nasce libero ma ovunque è in catene

La società annienta l'uomo.

18 April 2024

Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Gennarino: Stapelia, sinceramente grazie per la tua stima e fiducia.

  • L’esilioDiRumba: Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]

5
7
24

La paura non è niente

17 April 2024

La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
14

Rugiada motivazionale

Poesia concettuale ispirata da “T con 0” di Italo Calvino e “Un infinito numero” di Sebastiano Vassalli

17 April 2024

Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: hai dato molte possibilità e riflessioni
    opto nel cercare di non [...]

  • stapelia: Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]

Torna su