Non era un personaggio gradito a tutti. In particolare ce l'aveva con i politici, con i governanti perché, secondo lui, erano loro i responsabili del divario tra ricchi e poveri. Un buon politico deve aiutare i deboli con proposte di incentivi, di sussidi reali e utilizzare i contributi dei ricchi per cercare di creare servizi utili e non sperpero di energie o emorragie verso fondi personali. Il politico è persona che rappresenta il popolo e non deve mai dimenticarselo. Ma Pippineddu diceva che nella storia tutto ciò è sempre stato utopia e che chi ha fatto politica ha pensato di possedere un potere di decidere gli orientamenti degli altri e si è sempre lasciato lusingare dal profitto personale, usufruendo di privilegi e aiutando amici e familiari. Tutto questo ha portato al clientelismo e ad una politica di " do ut des" pericolosa e he non cura tutti alla stessa maniera. Se ne andava al Palazzo di Città a gridare di cambiare politica, ad attenzionare chi ha bisogno. Ma spesso i vetri del piano rimanevano chiusi o interveniva la milizia per dirimere tafferugli e vociate di chi era sotto a manifestare. Era una voce della coscienza sempre pronta a far vedere gli errori dell'amministratore e proponeva soluzioni. Era insomma anche lui un politico alla sua maniera, ma senza portafoglio, un cittadino che sentiva bruciare sulle due carni il fuoco della miseria e dell'insoddisfazione e gridava, sbraitava per scuotere chi era al comando. Pippineddu non aveva casa. Dormiva in una macchina posteggiata senza alcun motore, senza più i copertoni. Tanto che un giorno si vide recapitare dai vigili una multa di sosta vietata e la sua casa fu portata allo sfascio. Egli ora dormiva alla stazione e dentro ad un cartone di frigorifero aveva organizzato la sua vita. Solo ogni mattina si recava davanti ai palazzi del potere a gridare il suo sdegno. Ogni mattina. Dapprima chi guardava dall'alto si infastidiva poi lo fecero gridare per tutta la giornata. "Si stancherà, un giorno si stancherà"- faceva il dirigente mentre guardava le nuvole. La sua voce non aveva suono. Era rimasta sempre inascoltata. E la politica continuò a fare i suoi giochi. Pippineddu gridò fin quando ebbe voce; ma un giorno scomparve dalla stazione, scomparve dalla città, scomparve dalla visibilità. Ed il potere andò avanti senza di lui. Tanto avrebbe vinto comunque nonostante le sue sgridate. Utilizzava la prepotenza. E questo spesso fa calare la testa a chi ha qualcosa da dire e reclama giustizia.

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Una storia particolare (2/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

31 October 2025

Dopo alcuni minuti di silenzio, presi la parola. «Marianna, in fondo tuo figlio non ha tutti i torti. Se te la senti, puoi portare avanti la gravidanza, e io ti sarò accanto in tutto e per tutto. Ma se preferisci interromperla, andremo insieme da un bravo ginecologo: potrai farlo in sicurezza e [...]

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La Selva Oscura: Il Giardino degli Universi (1/2)

31 October 2025

Nel Giardino degli Universi, dove il tempo non ha dominio e lo spazio è solo un’eco, infinite bolle fluttuano, come semi trascinati dal vento. Ogni bolla custodisce un Universo, un insieme di valori per le costanti fisiche, e danza, con ritmo diverso. Tra queste geometrie sospese vegliano due entità: [...]

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Una storia particolare (1/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

30 October 2025

Il 29 gennaio 1980, in una piovosa giornata d’inverno, venni al mondo. I miei genitori, già avanti con gli anni, avevano a lungo desiderato un figlio e finalmente il loro sogno si realizzò. Crescendo come figlio unico, ricevetti da loro tutte le attenzioni possibili: non mi fecero mai mancare nulla, [...]

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  • BrunoTraven: Si è vero:)))) allora riduco a una la più innocente... è [...]

  • BrunoTraven: scusa Teo Bo ... ti ho scambiato per l autrice:....))) ... che rimane silente... [...]

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Diario di un pazzo 2/2

30 October 2025

3 Il giorno dopo vado a comprare le trappole e le sistemo ai quattro angoli della casa. Un paio le metto all'interno del magazzino vicino alla casa. Sono trappole fatte apposta perché il topo mangi l’esca, ma muoia in un altro luogo e non dentro la trappola stessa. I giorni successivi non vedo [...]

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Diario di un pazzo 1/2

29 October 2025

Conoscevo due fratelli ai tempi delle medie. Da allora, quasi quarant’anni prima, non li avevo più visti. Un giorno entrai in un bar e ne incontrai uno. Lo salutai e gli chiesi come stesse suo fratello. «Ah, sta bene, ora, ma qualche tempo fa non si sarebbe potuto dire». «Che cosa gli era successo?» [...]

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Equinozio d'autunno 2/2

riti ancestrali

29 October 2025

Pochi minuti dopo apparve, nella sua veste bianca di vergine, la principessa. La sua carnagione era delicata come l’avorio. Lo sguardo che lei posava sul padre e sui sacerdoti era dolce, umido, sembrava non rendersi conto di cosa stava par affrontare: il coltello sacrificale del gran sacerdote [...]

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  • Dario Mazzolini: caro scrittore ho letto volentieri il tuo racconto anche per la mia passione [...]

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L'anniversario

28 October 2025

Quando la vide per la prima volta, ferma sul costone, il vento smise di soffiare. Una figura nera, esile, un brandello d’abito funebre impigliato a un albero secco. Gli dava le spalle. Una cuffia logora le copriva il capo. Le braccia, sottili e lunghissime, penzolavano come rami spezzati. Era [...]

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Un giro per il quartiere

Dax
28 October 2025

Ugo si alzò dal divano, spense la tv e infilò il cappotto marrone. Passò davanti allo specchio e si sistemò i capelli bianchi. Afferrò il guinzaglio dalla mensola in legno vicino alla porta e fischiò piano. — Andiamo, Mal. È l’ora del giro. Il bulldog francese sollevò la testa dal cuscino con l’aria [...]

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Equinozio d'autunno 1/2

antichi riti

28 October 2025

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EULASYA LA RAGAZZA EXTRATERRESTRE 2/2

27 October 2025

«Quello davanti a te è Lurial», disse Eulasya, mentre la sua navetta si accingeva ad entrare nell'atmosfera del pianeta. La superficie sembrava veramente quella della luna, ma non c'erano crateri dovuti alla caduta di corpi celesti, forse per mancanza di una fascia di asteroidi come nel nostro [...]

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A Roma in compagnia di Keith

Arte e musica all together now

27 October 2025

Amici lettori mi viene da piangere al pensiero che l'estate sia finita, la luce, il sole, il mare, un gelato, una bibita fresca, solo una tshirt e via, via le zanzare, no le zanzare non le vogliamo più e adesso l'autunno con i suoi colori caldi ci accarezzerà gli animi e il cuore, animo ragazzi [...]

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  • Walter Fest: Ondine sei una bella persona, solare, espansiva, socievole e cordiale, riesci [...]

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Una memorabile serata da Beppaccio

26 October 2025

Va detto che non era la prima volta che uscivano tutti assieme per andare a cena fuori. Tuttavia non si erano mai azzardati a recarsi in un ristorante stellato, o quantomeno in qualcosa che gli potesse assomigliare. Fu per questo che ripiegarono su un locale dal nome di grido, un qualcosa che andasse [...]

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  • Ondine: Racconti divertenti e mai banali. Bravo

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