- Ciao, dove sei?

- Sono ancora in Comune! Ieri quei cretini mi hanno dato il documento sbagliato e me ne sono accorta a casa! Poi dicono che Milano è all’avanguardia! E ora sono di nuovo qui ad aspettare. Fortuna che ieri ho incontrato Carlotta e abbiamo chiacchierato tanto, perché questa coda è tremenda! Pensa che carina, mi ha anche aspettata per riaccompagnarmi a casa, perché ha visto che ero da sola. Ma io le ho detto che, siccome era il mio anniversario di matrimonio, mi veniva a prendere il marito, così andavamo a festeggiare, almeno noi due. Poverina, mi ha aspettata per niente. Che carina che è Carlotta.

- Sì, mamma, tanto.

- Poi con tuo papà siamo andati a mangiare in Duomo. Abbiamo pranzato all’aperto. Era la prima volta. In tanti anni mai mangiato seduta ai tavolini fuori. Quanti turisti! Era pieno di cinesi e turisti in calzoncini. Saranno tedeschi. Sono sempre loro che si vestono così male! Poverino, sai che tuo papà non li può soffrire. Ce l’ha ancora con loro dai tempi della Guerra. Il cibo però era buono. Certo, tutto un po’ troppo ricco. Buono, ma troppo condito per noi. Insomma, abbiamo una certa età. Cosa crede il cuoco, che siano tutti giovani quelli che vanno a mangiare? Mi ha portato un primo che colava taleggio fuso da tutte le parti. Papà voleva il tartufo, ma io gli ho dato anche un po’ del mio taleggio perché per me era troppo. Poi ancora affettati e le fragole con la panna.

- Beh, non è che eravate obbligati. Potevate ordinare qualcosa di più leggero.

- Ma era per festeggiare! Già eravamo soli, almeno abbiamo pensato di trattarci bene.

- Era il vostro anniversario, mamma: non è meglio festeggiarlo tra voi due?

- Capirai! Siamo sempre noi due. Comunque non importa, so che siete così impegnati coi vostri lavori. Tre figli, cinque nipoti ed eravamo soli.

- Ma se abbiamo pranzato tutti quanti insieme domenica! Oggi è solo mercoledì, mamma, non mi sembra che…

- Non importa! Volevi dirmi qualcosa?

- Sì, volevo sapere quando vuoi che andiamo a vedere quel negozio in via Torino. Oggi pomeriggio vado con Viola a vedere Florence, con Maryl Streep, ma se vuoi domani sono libera, o dimmi tu.

- Noi domani ripartiamo per Napoli.

- Ah! Ma avevate detto che vi sareste fermati qualche giorno.

- Sì, ma papà ha un impegno venerdì e, per non fare tutto di corsa, vuole partire domani.

- Ma prima non lo sapeva di avere questo “impegno”? Gli ho parlato due giorni fa.

- E allora? Sai che tuo padre è smemorato! E con la malattia è anche peggio. Vorrei vedere te alla sua età e con le sue patologie.

- Ok. Allora come rimaniamo?

- Non so. Sono dieci anni che ti chiedo di andare a vedere quel negozio insieme, ma tu non puoi mai!

- Non è che IO non posso mai, è che TU sei quella dell’ultimo minuto. Non dici quando vuoi fare le cose, né quando devi ripartire. Scusa, ma se non ti telefonavo io adesso, quando mi chiedevi di vederci?

- Non so, hai sempre tanto da fare, tra il lavoro, il fidanzato, le amiche, quella vicina che aiuti. Per gli altri hai sempre tanto tempo, per me un po’ meno, ma va bene così.

- Ma che c’entra? Voi vivete in un’altra città e la mia vicina si è sentita male. Cosa dovevo fare, lasciarla rantolare perché non mi è parente?

- No, certo. Hai fatto bene a prodigarti. Sei generosa, quando vuoi. Sono io che non riesco mai a vederti. Ma non voglio disturbarti!

- Cosa c’entra ora il disturbarmi? Senti, se vuoi chiamo Viola, le spiego la situazione e sposto a mercoledì prossimo, così noi due possiamo vederci oggi.

- No, no, figurati se pretendo tanto! Non voglio che rinunci a divertirti. Vorrà dire che passo e ti lascio lo scontrino della lavanderia. Ieri ho portato i piumoni a lavare e ho messo fretta alla signora. Sai, se non spingi, chissà quei cretini quando ti fanno le cose. Ha detto che avrebbero fatto del loro meglio per ridarmeli venerdì, perché pensavo di essere ancora qui. Quindi ora devi andarci tu, altrimenti faccio brutta figura!

- Ok.

- Mi raccomando! Se non puoi, almeno fai loro una telefonata per scusarti!

- Certo, mamma.

- Però dovresti darmi le chiavi almeno del portone di casa tua, così quando ho bisogno ti lascio le cose davanti alla porta.

- Scusa, mamma, ma non ci vediamo mai, vieni qui ogni sei mesi e quella volta che ci sei vuoi le chiavi per lasciarmi le cose sullo zerbino? Non credi che possiamo metterci d’accordo?

- Io vorrei, ma tu sei sempre tanto impegnata, non hai mai tempo per noi.

- Non è colpa mia se avete deciso di ripartire domani e oggi pomeriggio ho già un altro impegno! Mi avvisi sempre all’ultimo minuto. Perché vuoi farmi sentire in colpa? E comunque ti ho offerto di disdire con Viola e vederci oggi! Solo che mi piacerebbe fosse una cosa carina, non un ricatto morale!

- Ma chi ti ricatta! Lo so che sei tanto presa. Fai come vuoi, vorrà dire che adesso, appena ho finito, prendo il tram e passo da te, ti do quello che ti devo dare, poi vado via subito.

- Ok, mamma, a dopo.

 

 

- Ciao, dove sei?

- Sono a casa, mamma. Lo sai che ho lo studio a casa.

- Sì, ma non sapevo se eri già uscita con la tua amica.

- Ma se ci siamo sentite mezz’ora fa?

- Va beh, come vuoi. Comunque volevo dirti che sono appena salita sulla 52 e non faccio in tempo a prendere l’1 per passare da te. E’ già tardi e devo preparare il pranzo a tuo padre.

- Ok.

- Nel pomeriggio devo fare una commissione con papà, poi passo da te.

- Ma se ti ho detto che esco con Viola.

- Allora ti telefono e, se sei a casa, passo a lasciarti lo scontrino e a salutarti. Perché non ho le chiavi del portone di casa tua e non posso entrare!

- Mi pare che ne abbiamo già parlato.

- Va bene, sempre come preferisci tu!

- Non è che …

- Su, non facciamo altre polemiche! Ora devo andare. Ti chiamo più tardi.

 

 

- Ciao, dove sei?

- A casa. Stavo sgridando tuo padre perché non vuole riposare. Si è stancato tanto oggi e deve stendersi un po’. Domani c’è anche il viaggio.

- Ma non dovevi chiamarmi, passare da me, lasciarmi le cose e salutarci?

- Non posso obbligare tuo padre, che ha più di ottant’anni, a portarmi anche da te! E’ stanco, pover’uomo, e deve riposare!

- Credevo fossimo rimaste d’accordo così. Non importa, posso venire io, ora.

- Veramente siamo stanchi e vorremmo riposarci un po’. Abbiamo fatto tutto da soli e dobbiamo anche preparare i bagagli, domani partiamo.

- Sì, mi era sembrato di capirlo. Ok, passo più tardi, mi dite voi quando.

- Non so, abbiamo un sacco di cose da fare e siamo anziani. Facciamo tutto lentamente.

- Ok, come vuoi! Ma allora come rimaniamo? Volevi darmi delle cose.

- Beh, tanto TU le NOSTRE chiavi di casa le hai! Ti lascio tutto qui, anche il biglietto della lavanderia e passi a prenderlo quando non hai altri impegni.

- Io verrei anche ora, ma giustamente dovete riposare perché siete anziani, stanchi, fate sempre tutto da soli e lentamente, avete ancora i bagagli da chiudere e domani c’è il viaggio. Verrò dopodomani.

- Fai come vuoi. Ciao.

- Ciao, mamma.

Tutti i racconti

2
5
16

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie a tutti dei commenti:) non ho capito il tuo Rubrus.

  • Rubrus: Il protagonista ha cura di lei perchè l'ha vista nascere e quindi [...]

2
4
17

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Bello, concreto e pervaso da quella buffa tristezza che, a volte, si insinua [...]

  • Smoki: Grazie a tutti! ✨

    Spiegazione non richiesta, ma:
    Il concept della [...]

3
6
22

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
32

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

6
8
54

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

6
5
30

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
2
30

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like .
    Quanti noi esistono?
    per meglio dire quante maschere diverse [...]

  • Dax: urka, una bella storia di malattia mentale. Povero.😭.Like

2
6
27

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: Pigrizia,il dolce far niente e,forse, la pace interiore sono tentatrici. like

  • FuoriFuoco: Concordo! 🙂

3
3
22

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
9
27

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
4
23

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
51

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su