Quanto garbo nello scegliere i vestiti, quanta delicatezza nella scelta delle stoffe. Lo stile di una donna è sempre il riflesso della sua gentilezza d'animo, proprio come il fiore che, sebbene bello nei suoi petali, racchiude nel cuore il miele dei suoi desideri . Elly aveva deciso di fare la stilista per questo. Perché non tutti sanno apprezzare le qualità delle stoffe, non tutti sanno ritagliare, sanno cucire, sanno ornare la bellezza dei fili intrecciati proprio come i bachi sanno produrre la seta nei loro progetti di vita. E poi ecco le sfilate, le luccicanti sfilate nelle serate di gala, che non sono altro l'apoteosi della sua creatività. Intere nottate a creare e a realizzare, cucire e confezionare. Questo mondo è davvero affascinante. Un mondo teatrale, dove l'immagine è tutto e la cura dei particolari necessità artistica. Elly , nell'atto della sua creatività, era come se obbedisse ad un imperativo di bellezza ideale, come se volesse riproporre tutto quello che era l'idea classica di perfezione. Aveva realizzato il modello neoclassico contemporaneo e tutti i giornali di moda ne parlarono.Elly era diventata una star. E le misure perfette erano necessità di precisione per offrire una qualità, degna dell'impegno e della passione con cui realizzava il prodotto. I successi erano arrivati presto. Avevano cambiato la sua vita da sartina a professionista della moda mondiale.Perché quando si offre la qualità nelle cose che si realizzano,  il successo è sempre inevitabile. Lo studio attento delle forme, l'assolvimento degli impegni e delle commesse avevano portato, però, Elly a sacrificare la sua famiglia. Lavorava, lavorava tutto il giorno e la notte. Stanca,  sempre più stanca ma soddisfatta, andava fiera del suo lavoro. Il marito rimaneva nell'ombra. Dove erano andate a finire le tenerezze che i due si erano scambiate nel primo periodo del loro innamoramento? Ed il tempo per baciarsi, per uscire assieme,  dov'era stato sepolto?
Il marito non capiva più i suoi comportamenti, si sentiva solo. Era sì contento del successo della moglie, ma si era ormai giunti al punto che i due non s'incontravano più. Lei, occupata a fare le cose del suo lavoro, lui,  stanco di ritornare a casa e non trovare nessuno. E la famiglia dov'era andata? Valeva la pena tenersi così distanti per il lavoro reciproco? Ma il lavoro non dovrebbe essere secondario all'amore, agli affetti, alla felicità coniugale? I due se lo erano dimenticato. Il marito per consolare la sua solitudine aveva superato il volto di sua moglie facendosi un'amante e cominciò  quasi quotidianamente a tradire la sua promessa coniugale, lei distratta ed egoista, coccolava invece il suo lavoro come un amante esigente e possessivo. Il baratro era entrato in quella coppia che decise,  per avere più tempo per il lavoro, di separarsi. E si ruppero le ipocrisie. Il tutto continuo per un po' di tempo. Ma il tempo è importante perché lascia i segni su di noi tanto che anche Elly con il trascorrere dei mesi cominciò a stancarsi di quello che faceva e dopo una crisi esistenziale che la portò a trovare conforto nella bottiglia,  si ritirò in campagna . Il marito perse quell'amante esigente e divoratrice di soldi. I due si ritrovarono soli. Ed un giorno si rincontrarono e si riconobbero di nuovo. Cenarono assieme non in un ristorante tra paparazzi e flash ma nella loro casetta di campagna con pomodoro e cipolla, pane di frumento ed olive.E finalmente si sentirono felici. Rifecero l'amore è finalmente capirono e sperimentarono quale fosse il vero senso della vita.

 

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C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

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06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

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06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

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Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

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Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

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Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

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Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

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03 December 2025

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Giu
02 December 2025

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Non leggerai il mio nome

01 December 2025

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01 December 2025

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