<<Dottoressa>>, la voce la riporta alla realtà. <<Ha trenta minuti per parlare con la detenuta. Se dovesse avere bisogno, suoni il campanello e le apriamo subito>>.

La guardia carceraria le sorride, prima di richiudersi alle spalle la pesante porta di ferro.

Viola pensa che ha un’ultima occasione se vuole riuscire ad agganciare la Gatta.

La sua ipotesi è che la donna non sia del tutto consapevole di ciò che ha fatto, avendo subito rimosso l’accaduto, quindi dovrà cercare di scuoterla.

<<Buongiorno Irina, come si sente oggi?>> le chiede con sincera partecipazione.

Nessuna risposta.

<<Ha pensato al nostro primo colloquio e alla possibilità di lavorare insieme?>>.

Ancora silenzio.

Viola decide di giocarsi il tutto per tutto e tentare la carta dell’attacco diretto.

<<Irina, si rende conto che quello di cui è accusata, oltre che grave da un punto di vista penale, è anche umanamente inaccettabile? Come può non provare orrore per quello che ha fatto? Sono passati due mesi, non sente la mancanza di suo figlio?>>.

Per la prima volta, Irina distoglie lo sguardo dalla finestra e i suoi occhi, normalmente verde ghiaccio, sono un mare in tempesta, mentre fissano quelli di Viola. Sembra voler penetrare nella mente della dottoressa e lo sguardo che le rivolge la fa rabbrividire di orrore, come se ci fosse della complicità tra le due donne.

<<Ho solo fatto quello che mi ha chiesto lui>>, scatta la Gatta. <<Voleva che me ne sbarazzassi. Diceva che mi avrebbe lasciata se non lo avessi fatto. E io non posso vivere senza di lui. Non posso!>>, grida disperata.

Poi, in un lampo, si avventa furiosa su Viola, graffiandola con le mani ancora ammanettate, mentre lancia urla spaventose.

Viola impiega qualche secondo a riprendersi dallo stupore, ma fortunatamente le guardie, messe in allarme dalle grida della detenuta, reagiscono prontamente, entrando nella saletta e bloccando brutalmente la Gatta, che si placa solo quando le iniettano una potente dose di Serenase.

 

E’ uscita subito, senza nemmeno farsi medicare. Le sue ferite sono più psicologiche che fisiche.

E’ ancora sotto shock, ma la testa sta già lavorando su quelle poche parole della Gatta.

Chi è questo lui? Perché Irina ha dovuto uccidere sia il suo uomo che il loro figlio appena nato?

Un momento – si dice Viola.

Irina ha usato il singolare, quindi doveva uccidere uno solo dei due, l’altro probabilmente è stata una tragica conseguenza.

Ma quale dei due?

Ripercorrendo mentalmente il loro rapido scambio verbale, si rammenta di aver menzionato il figlio della donna.

Ha un fremito quando si rende conto che la Gatta le ha appena confessato di aver ammazzato suo figlio su istigazione di un altro uomo.

 

Sarà l’aggressione, sarà la giornata afosa di luglio, ma la sensazione di oppressione aumenta.

Quel qualcosa che non le torna è ancora là, in un angolino della sua mente – solitamente lucida e razionale – e non si mette a fuoco.

Decide di passare in ufficio a dare un’altra occhiata al fascicolo, anche se teme di imbattersi ancora nel suo capo.

Le è bastato l’incontro della mattinata, quando lui le ha lanciato un’occhiataccia che l’ha subito fatta sentire come Titti quando è guardato da Silvestro, ovvero, una coscia di pollo.

Dopo averle rivolto apprezzamenti sul suo “stacco di coscia”, l’ha costretta a seguirlo nel suo ufficio, nonostante fosse l’ora di pranzo già da un bel pezzo, per investirla con lamentose considerazioni sulla slealtà dei suoi collaboratori, che se non lo ubbidiscono, poi se ne pentono. Viola come al solito non ha reagito, ma si è chiesta se la velata minaccia sia da intendersi come mobbing o come molestia sessuale. Ha comunque deciso che non ne parlerà a Luca perché non vuole altri motivi di discussone col marito.

 

Questa sera è luna piena – si dice Luca. Avremo una nottata romantica, che ci farà tornare piccioncini. E’ tanto che non facciamo l’amore in barca. E’ tanto che non lo facciamo proprio!

Fa una faccia storta quando riceve un messaggino da sua moglie, in cui lei lo informa che farà tardi perché deve rientrare in ufficio per cose urgenti.

Ecco! Se incontra l’idiota, arriverà a casa con la luna storta e addio seratina.

 

Viola ha fatto presto e la lettura del fascicolo non ha aggiunto niente.

Come al solito, è rimasta qualche istante pensierosa davanti alla foto della Gatta, poi ha chiuso l’ufficio.

Per fortuna non ha incontrato il suo capo.

Mentre si avvia verso casa, pensa che Luca sta cercando di recuperare il loro rapporto, ma questo, invece di rasserenarla, la infastidisce.

Tempo fa era convinta che lui avesse un’altra e che la loro storia fosse giunta al capolinea e, deve ammettere, non è che fosse proprio così disperata all’idea.

La loro era stata una grande storia d’amore, piena di passione e di fuoco. Ma nel tempo, Luca aveva rivelato un’indole violenta e prepotente, che le aveva progressivamente condizionato la vita.

Senza rendersene conto, si era abituata a non toccare certi argomenti, a evitare di chiedere spiegazioni per i suoi sbalzi di umore, a sopportare i suoi atteggiamenti arroganti, soprattutto in pubblico.

Insomma, a camminare sulle uova in casa propria.

Ha notato che la tensione degli ultimi mesi è scomparsa e vorrebbe sapere come mai, ma è da tanto tempo che non parla più a cuore aperto con suo marito.

 

Appena entrata in casa, si dirige verso la loro camera da letto.

Vuole spogliarsi e fare una doccia. Anche se sono anni che vivono insieme, a Viola non piace che Luca la veda in disordine.

Nella camera regna il silenzio e tutto è in perfetto ordine, segno evidente che Nadia ha finito da poco di pulire, altrimenti le sue tre diaboliche gatte avrebbero già lasciato il segno.

Sta entrando in bagno quando viene catturata dalla foto sul comò, quella con Luca che mostra fiero la divisa sul bel corpo abbronzato.

La foto risale a prima che si conoscessero e a Viola è sempre piaciuta, tanto che l’aveva voluta anche se nello scatto è insieme a una bella biondina.

Nessun problema. Viola non è mai stata il tipo di donna gelosa del passato del suo uomo.

Aveva quindi preso un bel paio di forbici ed eliminato interamente il profilo della ex.

Era rimasto solo un piccolo lembo del vestitino sgargiante a fiori, che spunta ancora dietro il braccio di Luca.

Viola si ferma un attimo a contemplare per la milionesima volta la foto e poi corre a sciacquare via tutta la lordura della giornata, che le scivola di dosso, schiumando la sua stanchezza.

 

 

Tutti i racconti

0
0
10

IL PALPARE 3/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

21 October 2025

Non meno importante infine è il toccare per non atterrirsi, quindi per cacciare, cacciar le proprie paure intendo. E più uno scacciare in realtà, depurato cioè dalla valenza belluina della caccia. E’ quello che fa lo scaccino, che congeda sì fedeli e disturbatori ben sapendo però che il giorno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
9

The Dancing Ghost (1/2)

21 October 2025

«Posso usare il gabinetto?». Il barista porse all’uomo un paio di chiavi di vecchio tipo, con una lama sola su un’asta cilindrica e un anello in fondo. «Passi nel disimpegno, salga le scale e arrivi al pianerottolo del primo piano, poi attraversi il corridoio e apra la porta a sinistra, quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
14

IL PALPARE 2/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

20 October 2025

Carezze e carinerie invero sono tutt’altro che gradite a colui che soverchiarci gradisce. Il che, se ci pensate bene, un po’ stona, anche solo di un diesis: quale modo migliore infatti per dominare se non ricorrendo a lusinghe, moine e adulazioni di diabolica memoria? In tal caso il toccare, il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
3
17

Vi racconto in sintesi il mio Quartiere Sanità tra Cultura e Arte

Storia e Spiritualità tra Due Chiese Storiche

20 October 2025

Sin da ragazzo abito, vivo, in uno dei quartieri più belli e storici di Napoli: il quartiere Sanità, il quartiere che ha dato i natali al grande principe Antonio De Curtis, in arte Totò. La celebre Via dei Vergini - il toponimo nasce dai seguaci del Dio Eunosto al quale offrivano la loro verginità. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Quante cose interessanti ed emozionanti. Soprattutto legate a una città [...]

  • Ondine: Sempre interessante leggerti Gennarino. Grazie

2
3
29

IL PALPARE 1/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

19 October 2025

Lo so, vi aspettate da me una qualche cruciale rivelazione sul tema del palpare. Direi che da parte vostra vi è una sorta di palpabile curiosità su quanto di papabile potrei pronunciare. Ebbene io non tratterei un tema così ardimentoso se non fosse per una fidata deduzione su un dato di fatto, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Elena D.: sono d'accordo su tutta la linea, basterebbe cosi poco, una piccola gentilezza [...]

  • Miu: “Il Palpare” è un testo che si legge con un sorriso in tasca [...]

1
0
10

La Letteratura Fantastica - La Fantascienza

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

19 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo terzo capitolo si esamina la Fantascienza. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
16
44

Richard

19 October 2025

Riccardo faceva il maggiordomo per una ricchissima coppia parigina che aveva anche una residenza di 400 mq sulle colline toscane, poco distante da Firenze, dotata di ogni comfort compresa piscina e sauna. Il signore, come lo chiamava Riccardo, era un banchiere, mentre la signora aveva diverse boutique [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Anche secondo me sarebbe un buon soggetto per un film. Complimenti.

  • BrunoTraven: Insomma mi pare che a furor di popolo è richiesto un seguito magari [...]

0
2
13

Il compagno delle medie 2/2

18 October 2025

Fu allora che lo vidi. Marco era là, appoggiato al bancone, con il gomito piegato e lo sguardo perso in un bicchiere di vino. Mi colpì come non fosse cambiato poi tanto: i tratti più scavati, i capelli ingrigiti, ma quello sguardo, quello era sempre lo stesso. Il cuore sussultò. Sentii improvvisamente [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: piaciuta anche la seconda parte. Mi sarebbe piaciuto un lieto fine però [...]

  • thecarnival: eh non posso mentire è autobiografico e sarebbe suonato credimi falso [...]

3
7
20

Auguri e figli maschi

Racconto epistolare

18 October 2025

Da: sara…@gmail.com A: marco…@gmail.com 21 marzo 2023 alle ore 10:11 Oggetto: Richiesta preventivo ricevimento Buongiorno, ho rivisto il preventivo insieme ai miei genitori e, prima di confermarlo, avrei alcune domande: sarebbe possibile eliminare il servizio di musica dal vivo? Abbiamo un amico [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Taty: Brava racconto carinissimo, il finale e' "una bomboniera".

  • Paola Araldi: Grazie Taty e grazie anche a Luca.

1
6
25

I quattro di Horsforth (3/3)

miracolo tra le rotaie

17 October 2025

Io stavo mangiando un dolcetto, Bart beveva caffè e Mitch guardava il telefono. Mitch legge il messaggio di sua moglie ed il viso gli si fa più sereno: «Mio figlio oggi ha giocato con la squadretta del rione. Hanno vinto, pare». Sorrido: avrebbe preferito essere lì, lo so. Invece è con noi a tagliare [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dario Mazzolini: ho aspettato a commentare ogni singola puntata. Adesso che il lavoro è [...]

  • An Old Luca: Letto con piacere tutte le tre parti. E sono anche contento del lieto fine.
    👍

2
4
36

Il compagno delle medie 1/2

17 October 2025

Ero appena tornato a casa dal lavoro quando il telefono fisso squillò. Mentre sollevavo la cornetta, mi chiesi chi oltre a me usasse ancora quel tipo di comunicazione, in quest'epoca tutti ormai utilizzavano il cellulare. La cornetta del buon vecchio telefono era ormai tramontata. “Ciao Andrea, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
1
21

I quattro di Horsforth (2/3)

miracolo tra le rotaie

16 October 2025

Dico: «Andiamo a recuperare Paul sotto al ponte di Baker Street. Speriamo non sia troppo ubriaco». Bart fa spallucce, quasi paterno: «Sono giovani… e che altro c’è da fare in questo posto? Bere birra e andare a vedere il Leeds. Il primo a dirlo fu Brian Clough. Ci disse la verità, e dopo quaranta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su