Aveva imparato presto a nutrire la sua solitudine. L’accudiva come si farebbe con un animaletto domestico. Non la perdeva mai d’occhio e la riempiva di piccole attenzioni quotidiane. Era preparata a questa convivenza. Lo aveva visto accadere molte volte, in molte vite.

            Aveva il sospetto che la solitudine fosse una compagna fedele nascosta dietro ogni età e ogni condizione, ma che ciascuno arrivasse a conoscerla secondo strade diverse e tempi imprevedibili. Aveva riconosciuto la solitudine raggomitolata negli sguardi, anche di alcuni suoi allievi bambini. L’aveva individuata nei gesti apparentemente bizzarri di tanti giovani, nel perbenismo di molti adulti, e nei soliloqui di persone che attraversavano la folla come spiriti inconsistenti. Poteva essere temporanea o permanente, ma il suo profumo era immutabile.

A Gemma sarebbe piaciuto darle un volto. Immaginava degli occhi profondi, di velluto color cioccolato. Labbra chiare, schiuse su un bisbiglio confuso. Ciocche di capelli spettinati a carezzare guance nervose.

           Quest’anno Gemma sarebbe uscita definitivamente dalla scuola, seguita dalle invidie affettuose di colleghi più giovani, timorosi di non poter andare mai in pensione.

A casa l’aspettava solo la vecchia gatta, troppo vecchia per trattenersi ancora a lungo. Così Gemma si era preparata. Lotti di nuove giornate che sarebbero state scandite da abitudini mai praticate prima. Sarebbe diventata allieva di sé stessa, tessitrice paziente di nascenti opportunità.

            L’abbraccio dell’estate cominciava a farsi sentire, anche se per Gemma le stagioni avevano perso parte del loro smalto. L’oppressione dell’afa però l’aveva spinta a cimentarsi con il condizionatore. La telefonata era arrivata mentre indossava i panni dell’artigiana del freddo! La direttrice la convocava a scuola con una certa urgenza. La curiosità aveva subito riempito lo stomaco di Gemma di piccoli formicolii. Aveva anche preso la scossa due volte sfiorando lo sportello dell’auto.

            La scuola deserta rimandava il sonoro dei suoi tacchi lungo le scale. Simile all’eco di un pallone dimenticato, che rimbalzi sui gradini spinto dalle correnti d’aria. Gemma non poté fare a meno di chiedersi se anche i luoghi erano capaci di sperimentare la solitudine. Gettò un lungo sguardo attorno prima di proseguire, con la scusa di riprendere fiato dopo la salita.

            Giuliana, la direttrice, l’accolse con affetto spontaneo e la invitò a sedersi:

            “Perdona questa vecchia scocciatrice, ma le abitudini di una vita non si possono cambiare dall’oggi al domani”. Gemma sorrise di gusto. Sapeva di essere stata un sostegno non indifferente per la collega sempre sovraccarica di responsabilità. Ammiccò e aprì le mani in una domanda muta.

            “Mi sarebbe stato difficile rivolgermi a qualcun altro” Giuliana aveva abbassato istintivamente la voce “si tratta di mia nipote”, sospirò piano guardando il ripiano della scrivania. Sembrava aver perso il filo dei pensieri. Gemma si schiarì la voce, per rompere quel silenzio innaturale senza usare parole.

            “Dovrei spiegarti molte cose ma non so come…” azzardò Giuliana.

            “Allora non farlo” la precedette Gemma “dimmi solo cosa hai bisogno che faccia”.

            “Non sei obbligata ad accettare, è una richiesta importante” lo sguardo diretto che arrivava molto in fondo agli occhi “avrei bisogno che ospitassi mia nipote per l’estate, che ti occupassi di lei diciamo come una zia. Si trova immersa in quella spinosa età che chiamiamo adolescenza, ma questa volta il problema non proviene da lì. E’ la sua famiglia che ha bisogno di una buona manutenzione per rimettersi in sesto. Ci lavorerò io per un paio di mesi e conto di fare un lavoro coi fiocchi”, i suoi capelli vibravano come la criniera di un leone. La grinta con cui Giuliana affrontava le sfide non si era affievolita con il tempo.  Gemma sentì di condividere la stessa forza e si offrì convinta:

            “Sarò felice di aiutarti, davvero felice” prese la mano di Giuliana e la strinse con tutta l’energia buona che sentiva scorrerle nei polsi. Il sorriso di Giuliana era acceso e liquido:

            “Organizzerò un incontro tra voi due molto presto. Intanto, se permetti, vorrei mostrarti una sua fotografia”

Furono le lentiggini a colpire l’attenzione di Gemma e il fatto che la ragazza, ancora senza nome, avesse gli occhi profondi, di velluto color cioccolato.

Tutti i racconti

3
5
17

Una giornata a Chiari 2/2

27 November 2025

Quando si voltò verso di me, Luca aveva addosso un’aria strana. Gli occhi gli brillavano di una luce nuova, come se quell’incontro improvviso avesse risvegliato qualcosa. “Questa è Micol, ci siamo conosciuti ai tempi dell’università”, annunciò. “Piacere”, dissi. Le parlai dei miei racconti e le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • GustavLebo: grazie dei commenti

  • Dax: Carino, carico di nostagia... però Micol è vstata scortese alla [...]

12
12
67

Todos Hotel

Come il vetro

27 November 2025

Un pomeriggio, era domenica, alla mia porta in ospedale si affaccia uno dei tanti in camice bianco. Capelli cortissimi e grigi, naso importante, sguardo limpido. Sorride. Premurandosi di non essere invadente. Quasi senza voglia di piacere a tutti i costi. Misurato nei gesti infonde nell'aria una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Virginia Lupo: buongiorno. Che bel racconto ho letto. Riguardo al teologo da lei nominato [...]

  • Dax: Bello, fa riflettere....Like

4
6
28

Intervista con il Destino

26 November 2025

- Buonasera e grazie per aver accettato questo incontro. Innanzi tutto mi lasci dire che sono piacevolmente sorpreso di trovarmi di fronte a una donna. - Non capisco la sorpresa, è ancora vivo. Se il Destino fosse maschile l'umanità sarebbe scomparsa molto tempo fa. - Non fa una grinza. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: in questo caso non è il destino ma La Sorte che viene a prendere in [...]

  • Certamente Domani: grazie scrittore. Sul fatto che vivere sia volontà di tutti si potrebbe [...]

3
8
28

Una giornata a Chiari 1/2

26 November 2025

“Allora vieni?”, mi chiese Luca qualche giorno prima. “Mah, non lo so… vedrò come sono messo sabato”, gli avevo risposto quando mi aveva telefonato. Il giorno prima mi aveva chiesto di andare con lui al Festival della Microeditoria di Chiari, in provincia di Brescia. Non sapevo se sarei andato, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
10
40

Gino vs. l’Intelligenza Artificiale

La guerra lampo che durò 6 ore 53 minuti

Miu
25 November 2025

Oggi in TV hanno mostrato l’AI che parla. Interagisce, comunica, respira quasi. Il conduttore sorrideva come chi ha appena adottato un cucciolo robot. – È come avere un amico sempre presente. Per dimostrarlo, collegamento in diretta con un essere umano. Purtroppo l’essere umano era il signor Gino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Miu: Dax:Ahah Dax, ormai è ufficiale: Skynet non verrà a distruggerci, [...]

  • Miu: La spettatrice: Ciao! Eh sì, in questa partita Gino ha vinto facile: [...]

2
2
22

La vita di Daniel

25 November 2025

La vita di Daniel. È così che fa. La mattina presto, esce dalla tenda e va in centro. Lì, trova un uomo che potrebbe comprargli del cibo. È educato, dice il suo nome, lo saluta con il saluto del post-covid e gli chiede con un sorriso, se possa comprargli del cibo nella mensa lì vicino. Dice, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Testimonianza di dolore.
    Così definirei il tuo non scorrevole racconto.
    Apprezzo [...]

  • Dax: Commosso....l'uomo è cattivo di bade, ma a volte è peggio [...]

2
3
16

CENTRALE PARANOICA 8

ANNIE HORROR

24 November 2025

NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Prosegue la carrellata di picchiatelli al Transcend Village, state aspettando le scene di sesso? Arrivano arrivano… Hi, qui è la centrale paranoica. Il Transcend Village è davvero un manicomio… eh beh, se non sei un picchiatello non finisci qui, ma anche la gestione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
25

Racconto in breve il popolo napoletano

Un inno all'amore e alla tradizione

24 November 2025

Napoli, città che non è solo una semplice meta turistica, ma un autentico museo a cielo aperto, è il palcoscenico di una cultura vibrante e di un popolo singolare. Qui, tra i vicoli stretti e le piazze vivaci, si dispiega l'essenza del popolo napoletano, un'anima che pulsa con generosità, tradizione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bello. like

  • Smoki:
    La prima volta che sono stata a Napoli, sono rimasta frastornata [...]

6
7
38

Pixel

23 November 2025

Luglio. L’asfalto rovente sembra liquefarsi sotto il sole. Nessuno in giro. L’orizzonte svanisce, l’aria vibra, incandescente, quasi di fuoco. Camilla cammina nervosa tra le vie silenziose del centro, non vuole pensare, cerca di confondere il rumore dei suoi pensieri, con quello dei suoi passi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Anche me ha ricordato un po' Matrix, ma il papà di tutti i racconti [...]

  • Virginia Lupo: buongiorno signor Dario. Sono suor Virginia, ogni tanto bazzico qui per leggere [...]

6
6
26

Ascia Nera - La bussola

Dax
23 November 2025

La luce della notte creava ombre inquietanti e il vento freddo soffiava tagliente tra i picchi di pietra grigia. Trom avanzava lungo il sentiero montano, il passo pesante come piombo. La barba rossa, divisa in tre trecce, luccicava come il ghiaccio sotto la luna piena. L’ascia nera appesa allo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Gennarino: Complimenti. Scitto molto bene. Un racconto che fa sognare ed entusiasma. Bravo!

  • Rubrus: Qualche tempo fa avevo chiesto quando avresti riportato la nuova avventura [...]

0
4
23

L'Alba dopo il turno di notte

Storie colorate ad arte tra pittura e scrittura perché sappiatelo finché c'è arte c'è speranza

22 November 2025

Amici lettori ancora una storia a colori, ancora una storia in tandem, ancora una storia per stupirvi, la vita è troppo sbiadita non trovate? Vi sentite scombinati e confusi? Vi sentite frustrati e senza prospettive? Io e il mio amico Adriano l'artista proviamo a darvi una scossa, seguiteci e vi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Simpatico e scoppiettante, artista nell'anima.

  • Walter Fest: Buongiorno a tutti, buon fine settimana, buona lettura da parte mia e da parte [...]

0
10
21

La bella sigaraia (4/4)

22 November 2025

Il corpo ritrovato… sì, affermano sia quello di Mary. Ma su quali basi? Sulla sola coincidenza del tempo, nient’altro. La mente razionale non può accettare una tale coincidenza, il fortuito è bandito per definizione dal ragionamento logico-deduttivo. Analizziamo. La ragazza scompare, e in un intervallo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su