Tutta colpa del vento.
Tre notti prima aveva soffiato con folate rabbiose e casuali come calci di un mulo imbizzarrito e il polacco era finito oltre le linee nemiche.
Polacco, sì, perché mica erano tutti americani, gli Alleati, e solo quando ce se li trovava davanti, invece che sugli arei a bombardare, si capiva quanto era grande il mondo.
Inglesi, brasiliani, indiani che facevano un pane che sembrava una piadina ma era elastico e chissà come facevano a mangiarlo. O almeno così raccontavano quelli che li avevano già visti, di là dalle colline.
Quello lì, comunque, era polacco e sapeva solo dire “mamma mia” e chissà se se lo sarebbero tirati in casa se non avesse saputo dirlo.
I tedeschi scappavano e si erano incattiviti più che mai.
Una settimana prima erano passati da casa, erano entrati nell’orto, si erano presi quello che c’era da prendere e uno di loro aveva tirato un calcio alla gallina più bella, la Pipona, e l’aveva ammazzata, così, tanto per fare, e suo figlio Sergio aveva pianto tanto che Irma aveva avuto paura che il tedesco gli sparasse.
Ma forse avevano solo paura. Gli uomini diventano feroci quando hanno paura e magari il tedesco aveva pensato che la gallina se la sarebbe cavata e un giorno o l’altro loro se la sarebbero mangiata, mentre chissà se lui ci sarebbe arrivato, a casa sua, e avrebbe rivisto sua moglie, o suo figlio.
Quindi sì, il polacco, “Mammamia”, lo avrebbero nascosto anche se non avesse saputo dire nemmeno “mamma mia”: aveva paura ed era un uomo, anzi, un ragazzo, con i capelli biondi e la pelle chiara come se tutte le mattine mettesse su un velo di farina.
L’avevano nascosto un po’ nel capanno nell’orto, un po’ in cantina, perché faceva un freddo boia per la stagione e lui aveva dato loro il paracadute, che era fatto con una stoffa che ci venivano fuori delle gran belle camice, e un po’ della razione K compreso il cioccolato che, all’inizio, il bambino non sapeva che fosse e non voleva mangiarlo, ma aveva fatto presto a cambiare idea.
Ce l’aveva, un nome, il polacco, ma non riuscivi a dirne metà che t’impappinavi e poi, anche lui, più che “mamma mia” non era riuscito a dire e si mettevano a ridere ed era la prima volta che suo marito Ersilio rideva, da che era scappato su a piedi dalla Sicilia, dopo l’Otto Settembre.
Comunque, Mammamia mica stava sempre da loro. Per la maggior parte del tempo rimaneva nascosto sul monte, perché si capiva che i tedeschi erano lì lì per cedere e lui si sarebbe unito alle prime pattuglie che fossero riuscite a sfondare e allora Irma aveva pensato che avrebbe raccontato che lo avevano aiutato e ne sarebbe uscito qualcosa di buono, perciò nasconderlo non era stata una cattiva idea.
Adesso però non la pensava più così perché la Linea Gotica aveva ceduto di colpo, come quando si formava sul Savio un groviglio di tronchi che a un certo momento cedeva e l’acqua trascinava via tutto quanto.
I tedeschi scappavano nel loro modo ordinato di tedeschi, ma intanto rastrellavano gli uomini e li portavano in Germania e qualcuno l’avevano ammazzato lì, sul posto, come se fosse stato una gallina. Facile che avessero preso Mammamia e l’avessero fucilato credendolo una spia.
Così adesso se ne stavano tutti e tre nascosti in cantina, Irma, Ersilio e Sergio,il bambino, e facevano finta di non esserci perché poteva succedere che portassero l’Ersilio in Germania o l’ammazzassero, e a lei, l’Irma, chissà che cosa facevano.
Eccoli lì, allora, con l’Ersilio che sembrava aver perso tutto quel poco peso che aveva guadagnato da che era tornato dalla Sicilia e lei col bambino sulle ginocchia che sembrava avere gli occhi più grandi della faccia.
Eccoli a sentire i tedeschi che parevano abbaiare, più che parlare, e camion e camionette come una frana che non finisce mai e poi passi di uomo con pesanti scarponi da soldato che giravano per casa e scendevano in cantina e loro che trattenevano il fiato che, se l’avessero trattenuto ancora un po’ non ci sarebbe stato bisogno di ammazzarli perchè sarebbero morti soffocati e chissà che glie l’aveva fatto fare di nascondere il polacco che...
«Mamma mia» disse la voce dietro la porta.

 

Un pensiero per i discendenti, se ci sono e dove sono, di “Mammamia” che, la mattina dopo, si riunì alle pattuglie che scendevano la valle e andò per la sua strada. E un pensiero anche per lui, benchè non se ne sia mai saputo il nome.

Tutti i racconti

0
0
16

Sino all'ultimo respiro... 1/2

07 December 2024

18 luglio 2017 ore 18.30 Sono di nuovo qui. Davanti al letto della nonna. Ormai la chiamo così, anche se è la mia mamma. Tutto è cominciato il 18 giugno. La nonna di notte sembra aver avuto un piccolo ictus cerebrale, che l'ha costretta a letto. Suor Carmela si è prodigata tantissimo per assisterla [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
3
15

Ode alla Brioche

07 December 2024

“Marmellata con velo” Un nome che è già una poesia. Soffice al primo morso che apre lo scrigno in cui è contenuto il tesoro color ambra. Non ci si può fermare, la bocca continua a cercare il contatto come a voler dare mille baci a quelle dolci labbra al profumo di albicocca. Il caffè può aspettare, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Teo Bo: Mmm... poesia squisita alla crema, cioccolato o marmellata. Momento catartico, [...]

  • zeroassoluto: Rito della colazione mattutina al bar...
    Cornetto alla crema, ai cereali, [...]

0
0
4

Il segno (2/3)

PG
07 December 2024

Scoppiò a piangere, anche se pareva se lo aspettasse da quando ero nato; in qualche modo aveva sviluppato gli anticorpi emotivi per la crisi più acuta, non per il dolore cronico che la assalì. Fu costretta a rassegnarsi dalle preoccupazioni dell’immediato, condendo la minestra di zucca, finocchietto [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
12
22

CERCASI APPRENDISTA CON ESPERIENZA

07 December 2024

"Ma davero? Seriamente lo hanno scritto? No, aspè Bro! Mo te lo rileggo che non ci sto a crede manco io! Senti che dice, va…" "Cercasi apprendista, per ampliamento dello staff, il candidato dovrà dimostrare di possedere valide doti comunicative e di saper promuovere beni e servizi alla comunity [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

24
30
214

Segaiolman

06 December 2024

In una notte d'estate di circa vent'anni anni fa, dal momento che non riuscivo a dormire, accesi la TV del soggiorno e mi misi a cazzeggiare con il telecomando alla ricerca di qualcosa di interessante, standomene spaparanzato nella poltrona reclinabile, a torso nudo e con addosso un paio di boxer [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Frank Cappelletti: ahahaha grande!!!

  • L’esilioDiRumba: Anche io ti faccio i complimenti per l'autoironia.
    Poi mettiamo un [...]

0
2
9

Il segno (1/3)

PG
06 December 2024

Ogni uomo ha uno e un solo posto al mondo. (Pensieri, Thomas J. Plight) Mi sentivo rinato, rimesso al mondo. La vita aveva assunto un sapore di vaga felicità e le avevo dato una mano dipingendo il mondo con una bella mano di rosa confetto. Ero affacciato al balcone, immerso nell’ozio tranquillo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: mi è piaciuto tantissimo. bella ka descrizione particoleggiata dei protagonisti. [...]

  • PG: Grazie infinite! Spero il seguito ti appassioni allo stesso modo

2
4
16

La mia amica granata

06 December 2024

Louise, la mia amica granata, è “presa” da uno. Uno che non è “uno” qualsiasi. Uno (lo chiamerò così..) è stato il suo primo amore. E adesso, dopo che la vita ha fatto diventare Louise una vera regina, la stessa vita le ha fatto fare un viaggetto all’inferno...ma lei non ha tempo e risorse da perdere [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie a Teo e Dario che hanno individuato l'adolescente che è in me!

  • zeroassoluto: "Certi amori non finiscono... fanno dei giri immensi e poi ritornano..."
    Antonello [...]

2
0
16

Non tu

49 racconti

06 December 2024

“Da quando mi sono separata, non ne voglio più sapere, basta guarda!” “La migliore scoperta quale è stata?” “Il sesso. Decisamente sopravvalutato, ne faccio volentieri a meno.” “Il sesso dici?” “La vostra fissazione. Il motivo per cui ricevo immagini di membri maschili a bizzeffe ogni giorno” “Il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
12
29

4.27

05 December 2024

In un angolo di pensieri mi rifugio per ritrovare in un abbraccio immaginato quel respiro che conosco Nei tuoi occhi ancora chiusi storie di mondi racconti di speranza nei tuoi sogni segreti In questa notte che non sai le mie parole danzano quiete poesia di briciole d'uomo Mi perdo per [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
7
28

Questo mondo non mi piace (parte di una lezione)

Vi racconto come sono.

05 December 2024

Io sono un uomo legato alle tradizioni. Ai sentimenti più autentici. Al rispetto per sé stessi e per gli altri. All'ascolto. All'apprendere dai discorsi, dalle osservazioni di altre persone spunti di conoscenza e di approfondimento. Al valore della vita che oggi molti giovani distruggono con la [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: I problemi di oggi sono spesso conseguenza di quelli di ieri e causa di quelli [...]

  • Teo Bo: È vero quel che dici ma è altrettanto vero che c'è [...]

0
1
9

haiku - Kanso

05 December 2024

vento d'autunno - le castagne mature nel riccio aperto Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
22

Bambino paziente ricco, bambino paziente povero e gli adulti che si trattengono

Racconto di stampo psicologico. Ispirato dal celebre film “The Truman show”.

04 December 2024

Capitolo 1 Nato ricco, ma magrolino. Mentre giocavo dopo l’asilo, vedevo persone robuste vestite con abiti mai stati alla moda. Adoperarsi per campare del minimo sindacale. Facendo e dicendo cose senza senso. A un certo punto uno di quegli uomini si volta verso di me bambino e i miei parenti. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: credo che essere genitore sia un'impresa. Occorre dare esempi concreti [...]

  • JulyFlo: Mi permetto un commento esclusivamente emotivo, che si basa sulla mia grande [...]

Torna su