Aveva una faccia molto vecchia, ma la sua statura ed il modo in cui camminava dimostravano che aveva solo dieci anni. Si sedette sulla panchina con loro. E poi mostrò loro quello che aveva in mano.

« Questo era il nostro orologio da cucina », disse, e li guardò tutti a turno a uno a uno, seduti sulla panchina al sole insieme a lui. « Sì, l'ho trovato ancora. Stava per terra in mezzo alle pietre e ai calcinacci ». Il bambino teneva davanti a sè un orologio da cucina rotondo, bianco come un semplice piatto di ceramica con i numeri dipinti di blu.

« Non ha più valore », disse scusandosi, « lo so anch'io anche se sono piccolo e non è nemmeno particolarmente bello. I numeri sono carini e le lancette fatte di lamiera non funzionano piú ».

Con la punta del dito fece un cerchio accurato lungo il bordo dell'orologio. « Ho perso tutto, mi rimane soltanto questo orologio ». Coloro che sedevano sulla panchina al sole non lo guardavano. Uno guardò le sue scarpe e la donna guardò nel suo passeggino per verificare che il neonato dormisse.

"Solo l’orologio qui, mi è rimasto ». E prese di nuovo l'orologio con cura fra le mani, ci soffió sopra per togliere la polvere e lo guardó con infinita devozione.

« Ma non funzionerá piú », disse la donna.

« No, no, lo so, quello è rotto! Ma per il resto è sempre lo stesso di sempre : bianco e blu ». E di nuovo mostrò l'orologio agli altri come se ancora non lo avessero mai visto. « Ma sapete qual è la cosa più bella ? », proseguì eccitato il bambino, « Non ve l'ho ancora detto ! Il bello deve ancora venire : pensate, si è fermato alle tre e mezza ! », disse tutto eccitato e quasi con gioia.

« Ció significa che casa tua è stata colpita alle tre e mezza », disse l’uomo, « quando una bomba esplode, gli orologi si fermano. È la pressione ».

Il bambino guardó l'orologio e scosse la testa quasi arrabbiato. « No, caro signore, no, si sbaglia. Questo non ha nulla a che fare con le bombe. No, alle tre e mezza c'era qualcosa di completamente diverso a casa mia, solo che tu non lo sai », controbbattè il bambino, « tornavo sempre a casa alle tre e mezza dopo la scuola ».

Guardò gli altri, ma loro avevano distolto gli sguardi. Poi fece un cenno all'orologio : « Allora certo che avevo fame, non è vero, te lo ricordi orologio ? E andavo sempre dritto in cucina. Erano quasi sempre le tre e mezza. E poi arrivava mia madre. Era il nostro giochino : Io potevo aprire la porta il più silenziosamente possibile, lei mi sentiva sempre. Lei mi preparava i Dahdah*, con la pasta di semolino, la cannella, lo zucchero, il burro, il latte e a volte il cocco. Dopo aver finito di fare merenda ridevamo perché il mio viso era tutto appiccicoso «.

Il bambino rimase lì con la sua maglietta strappata e le scarpe rotte. « Era così il pomeriggio alle tre e mezza », continuò sottovoce il bambino. « Lo ha sempre fatto. E dopo mentre lei metteva in ordine nella nostra cucina, io facevo i compiti. La mamma non mi ha mai detto che sarebbe finito ».

Per un attimo c'era molto silenzio sulla panchina. « E adesso? », chiese tranquillamente il bambino. Guardò gli altri e si tolse con il dorso della mano la striscia di muco dal naso. Poi disse dolcemente all'orologio: « Ora, ora so che quello era il paradiso. Il vero paradiso ». 

Il bambino non disse altro, si alzó e, tenendo stretto il suo orologio sotto un braccio, si incamminó verso il tramonto.

 

*Tipico dolce della tradizione palestinese

Tutti i racconti

6
2
11

Jean Vallette parte (1/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

28 November 2025

2 ottobre 1865 È ancora notte a Rieux-Minervois. Un vento gelido soffia, promettendo un cielo terso e una bella giornata d’autunno. «Lo gal canta, Joan-Baptista. Lo sénher Jòrdi t’espèra» [1]. «Óc, maman»[2], dice il ragazzo prendendo la sua valigia di cartone e scendendo per la rampa ripida [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
2
13

Tutte le mattine

28 November 2025

Tutte le mattine, più o meno alla stessa ora, li vedo. Lui è lì, sul marciapiede poco prima della fermata della corriera. Lei è al balcone, pigiama chiaro e una sigaretta tra le dita. Quando passo in auto li intravedo soltanto per qualche secondo, ma è sempre uguale: lui guarda verso l’alto, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
5
24

Una giornata a Chiari 2/2

27 November 2025

Quando si voltò verso di me, Luca aveva addosso un’aria strana. Gli occhi gli brillavano di una luce nuova, come se quell’incontro improvviso avesse risvegliato qualcosa. “Questa è Micol, ci siamo conosciuti ai tempi dell’università”, annunciò. “Piacere”, dissi. Le parlai dei miei racconti e le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • GustavLebo: grazie dei commenti

  • Dax: Carino, carico di nostagia... però Micol è vstata scortese alla [...]

19
16
125

Todos Hotel

Come il vetro

27 November 2025

Un pomeriggio, era domenica, alla mia porta in ospedale si affaccia uno dei tanti in camice bianco. Capelli cortissimi e grigi, naso importante, sguardo limpido. Sorride. Premurandosi di non essere invadente. Quasi senza voglia di piacere a tutti i costi. Misurato nei gesti infonde nell'aria una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: permettetevi di annoiarvi con qualche altra piccola considerazione:
    chi [...]

  • Rubrus: Sono andato a controllare perchè, della memoria, fidarsi è bene, [...]

4
7
33

Intervista con il Destino

26 November 2025

- Buonasera e grazie per aver accettato questo incontro. Innanzi tutto mi lasci dire che sono piacevolmente sorpreso di trovarmi di fronte a una donna. - Non capisco la sorpresa, è ancora vivo. Se il Destino fosse maschile l'umanità sarebbe scomparsa molto tempo fa. - Non fa una grinza. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Certamente Domani: grazie scrittore. Sul fatto che vivere sia volontà di tutti si potrebbe [...]

  • Rubrus: A proposito di incidenti, giusto oggi ho ritirato il verbale dell'incidente [...]

3
11
29

Una giornata a Chiari 1/2

26 November 2025

“Allora vieni?”, mi chiese Luca qualche giorno prima. “Mah, non lo so… vedrò come sono messo sabato”, gli avevo risposto quando mi aveva telefonato. Il giorno prima mi aveva chiesto di andare con lui al Festival della Microeditoria di Chiari, in provincia di Brescia. Non sapevo se sarei andato, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

8
10
42

Gino vs. l’Intelligenza Artificiale

La guerra lampo che durò 6 ore 53 minuti

Miu
25 November 2025

Oggi in TV hanno mostrato l’AI che parla. Interagisce, comunica, respira quasi. Il conduttore sorrideva come chi ha appena adottato un cucciolo robot. – È come avere un amico sempre presente. Per dimostrarlo, collegamento in diretta con un essere umano. Purtroppo l’essere umano era il signor Gino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Miu: Dax:Ahah Dax, ormai è ufficiale: Skynet non verrà a distruggerci, [...]

  • Miu: La spettatrice: Ciao! Eh sì, in questa partita Gino ha vinto facile: [...]

2
2
22

La vita di Daniel

25 November 2025

La vita di Daniel. È così che fa. La mattina presto, esce dalla tenda e va in centro. Lì, trova un uomo che potrebbe comprargli del cibo. È educato, dice il suo nome, lo saluta con il saluto del post-covid e gli chiede con un sorriso, se possa comprargli del cibo nella mensa lì vicino. Dice, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Testimonianza di dolore.
    Così definirei il tuo non scorrevole racconto.
    Apprezzo [...]

  • Dax: Commosso....l'uomo è cattivo di bade, ma a volte è peggio [...]

2
3
16

CENTRALE PARANOICA 8

ANNIE HORROR

24 November 2025

NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Prosegue la carrellata di picchiatelli al Transcend Village, state aspettando le scene di sesso? Arrivano arrivano… Hi, qui è la centrale paranoica. Il Transcend Village è davvero un manicomio… eh beh, se non sei un picchiatello non finisci qui, ma anche la gestione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
25

Racconto in breve il popolo napoletano

Un inno all'amore e alla tradizione

24 November 2025

Napoli, città che non è solo una semplice meta turistica, ma un autentico museo a cielo aperto, è il palcoscenico di una cultura vibrante e di un popolo singolare. Qui, tra i vicoli stretti e le piazze vivaci, si dispiega l'essenza del popolo napoletano, un'anima che pulsa con generosità, tradizione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bello. like

  • Smoki:
    La prima volta che sono stata a Napoli, sono rimasta frastornata [...]

10
8
47

Pixel

23 November 2025

Luglio. L’asfalto rovente sembra liquefarsi sotto il sole. Nessuno in giro. L’orizzonte svanisce, l’aria vibra, incandescente, quasi di fuoco. Camilla cammina nervosa tra le vie silenziose del centro, non vuole pensare, cerca di confondere il rumore dei suoi pensieri, con quello dei suoi passi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Virginia Lupo: buongiorno signor Dario. Sono suor Virginia, ogni tanto bazzico qui per leggere [...]

  • Red roses: molto bello

6
6
26

Ascia Nera - La bussola

Dax
23 November 2025

La luce della notte creava ombre inquietanti e il vento freddo soffiava tagliente tra i picchi di pietra grigia. Trom avanzava lungo il sentiero montano, il passo pesante come piombo. La barba rossa, divisa in tre trecce, luccicava come il ghiaccio sotto la luna piena. L’ascia nera appesa allo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Gennarino: Complimenti. Scitto molto bene. Un racconto che fa sognare ed entusiasma. Bravo!

  • Rubrus: Qualche tempo fa avevo chiesto quando avresti riportato la nuova avventura [...]

Torna su