Uaaaaaa… Uaaaaaa… UAAAAAAA…
L’urlo di Francesco veniva portato dal vento su tutta la spiaggia.
Stefania, in disparte, gongolava per lo scherzo riuscito e si nascondeva dietro la sedia a sdraio a righe verdi e arancione, posizionata alla destra dell’ombrellone.
La mamma tratteneva a fatica la sua risata, per mostrarsi compunta e dispiaciuta, e correva a braccia aperte, per consolare il suo pulcino bagnato.
UAAAAAAA… Uaaaaaa… Uaaaaaa…
L’urlo perdeva man mano la sua intensità e Francesco piano piano si calmava e si rannicchiava in braccio alla sua adorata mamma
- Dai piccolo mio, quante storie per un po’ d’acqua….
- Fania cattiva!
- Ma no, ti ha solo fatto uno scherzetto; al mare si può giocare con l’acqua!
- No,No… Fania cattiva! Io tutto bagnato!
Il viso di Stefania si materializzò all’improvviso dietro la sedia a sdraio: la testolina, incorniciata dai capelli bagnati, aveva su entrambi i lati i pollici pressati sulle tempie e le mani, completamente aperte, salivano e scendevano come dei ventagli, in segno di scherno.
- Marameo, Marameo, Marameo…
Francesco era furioso.
Un attimo, ed era giù che correva sull’arenile con i pugnetti pieni di sabbia, per vendicare l’affronto subito.
La prima sabbia veniva lanciata durante l’inseguimento, ma senza successo:
- Non mi hai fatto niente, faccia di serpente, non mi hai fatto male, faccia di maiale
Stefania correva, inseguita invano dalle piccole gambe di Francesco, che continuava imperterrito a tallonarla, determinato a vendicarsi.
Il mare era l’unica salvezza, perché Francesco ancora non osava avventurarsi oltre il bagnasciuga.
Un quarto d’ora dopo, erano entrambi assopiti, Francesco sotto l’ombrellone, sul materassino blu e Stefania prudentemente lontana, con una sua amica, entrambe distese al sole sui loro teli multicolori: due piccole lolite con gli occhiali scuri a forma di cuore e gli slippini striminziti.
- Checco… Checco… sveglia piccolo! Questo è il momento adatto per la vendetta. La Fania è stesa al sole con la sua amica del cuore… adesso puoi prenderla di sorpresa. Ma non fare rumore e avvicinati da dietro, senza farti vedere!
- Ma papà…
- Dai forza… occhio per occhio, dente per dente: al mare ogni scherzo vale!
Silenzioso come una faina, e armato di secchiello colmo di acqua mista a sabbia, Francesco si avvicinò con circospezione al nemico… in un attimo fu alle sue spalle, alzò il secchiello al cielo, protendendo entrambe le braccia e:
- Occhio per occhio, dente per dente: me lo ha detto il mio papà!
La vendetta era compiuta… Stefania era tutta bagnata, ma aveva anche tutti i capelli e i preziosi occhiali a forma di cuore pieni di sabbia.
E questa volta toccava a lei farsi consolare dalla mamma:
- Che cattivi: hanno fatto comunella… guarda: i miei poveri capelli… e gli occhiali!!!
- Dai Stè, non te la prendere… adesso sistemiamo e laviamo tutto. A tuo padre ci penserò io stasera: comincia già da adesso a venirmi un “fortemalditesta”!!!
10/08/1980 Spiaggia di San Cataldo