Arturo guardò le onde lente e lunghe che s’infrangevano ai suoi piedi con un mormorio discreto, costante. Poco lontano, un bagnino chiudeva gli ombrelloni, ormai inutili nel giorno che incupiva.

Avrebbe dovuto andarsene, e da un pezzo. Aveva prolungato all’ultimo momento le vacanze, rubando i giorni di settembre al lavoro, al tempo.

Già. Settembre. Le persone intelligenti – si diceva – facevano le vacanze a settembre. Quello di Arturo era un ambiente di persone intelligenti e anche lui, quando era in loro compagnia, scherniva i bagnanti che, ad agosto, si assiepavano sulle spiagge assolate e chiassose.

Ma settembre, segretamente, non gli piaceva.

Rabbrividì mentre un soffio d’aria più freddo degli altri gli accarezzava la pelle.

No, non gli piaceva settembre, e non per le giornate più corte, la spiaggia quasi deserta, le folate improvvise di tramontana che, a tradimento, calavano dalla montagna alle sue spalle…

Il cellulare prese a trillare nella borsa da mare ai suoi piedi e un gabbiano che zampettava lì vicino si alzò in volo, infastidito.

Si sporse verso la borsa, esitò, poi tornò a sdraiarsi.

Si sentiva a disagio.

Forse era la consapevolezza che il mondo tornava alla vita di sempre mentre lui poltriva su quella spiaggia ormai abbandonata.

Giusto. Forse era senso di colpa. In effetti, avrebbe dovuto essere al lavoro già da qualche giorno e…. chiuse gli occhi cercando di scacciare il pensiero.

Ci era riuscito quasi del tutto quando la suoneria gli annunciò che gli era arrivato un messaggio.

Gli sembrò di poterlo leggere con gli occhi della mente: che diavolo ci faceva, lì, in quel silenzio salato screziato da ombre sempre più lunghe? E, soprattutto, perché non rispondeva?

«L’anno finisce a settembre» disse alla sabbia che si andava raffreddando.

Era una banalità, ma, come a volte accade alle banalità, era vera. Qualcosa che finisce. Senza clamori, senza fanfare, senza ricchi premi e cotillons. Capodanno era un trucco, una mascherata, un inganno. L’anno finiva a settembre, lo si seppelliva e non c’era niente da festeggiare.

Il cellulare riprese a squillare, iracondo.

Allungò nuovamente la mano e poi la lasciò lì, sospesa come un pendolo che sta per fermarsi.

E non compiva gli anni a settembre lui, Arturo? Già. Un anno che finiva. Un altro.

L’aggeggio insisteva, testardo. Non lo avrebbe udito se non ci fosse stato quel silenzio di (morte).

La parola gli venne in mente così, all’improvviso e, se non fosse stata una frase fatta, l’avrebbe chiamata un’ispirazione.

No. Non gli piaceva settembre.

Un altro messaggio.

Doveva tornare.

Si chinò, frugò fra gli asciugamani ancora umidicci e impugnò il telefono.

Doveva tornare?

Si alzò in piedi e guardò il mare. Era plumbeo, ormai, e non faceva nulla per nascondere gli abissi che si spalancavano a pochi metri dalla costa.

Con un movimento lento, armonioso come le onde lente e lunghe che s’infrangevano davanti a lui, distese il braccio all’indietro e lo proiettò in avanti.

Fu un movimento aggraziato, potente, libero, come dovevano sentirsi i gabbiani diretti verso cieli che lui non poteva vedere o gli esseri che laggiù, in quel mondo senza luce appena sotto la superficie, vivevano le loro vite indifferenti ai destini degli uomini.

Il marchingegno toccò l’acqua con uno schiocco sonoro, quasi ilare, una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette volte, come certi sassi della sua infanzia … e il gran sudario del mare torno a stendersi come si stendeva cinquemila anni fa.

Tutti i racconti

0
1
3

CENTRALE PARANOICA 8

ANNIE HORROR

24 November 2025

NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Prosegue la carrellata di picchiatelli al Transcend Village, state aspettando le scene di sesso? Arrivano arrivano… Hi, qui è la centrale paranoica. Il Transcend Village è davvero un manicomio… eh beh, se non sei un picchiatello non finisci qui, ma anche la gestione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
3

Racconto in breve il popolo napoletano

Un inno all'amore e alla tradizione

24 November 2025

Napoli, città che non è solo una semplice meta turistica, ma un autentico museo a cielo aperto, è il palcoscenico di una cultura vibrante e di un popolo singolare. Qui, tra i vicoli stretti e le piazze vivaci, si dispiega l'essenza del popolo napoletano, un'anima che pulsa con generosità, tradizione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
3
24

Pixel

23 November 2025

Luglio. L’asfalto rovente sembra liquefarsi sotto il sole. Nessuno in giro. L’orizzonte svanisce, l’aria vibra, incandescente, quasi di fuoco. Camilla cammina nervosa tra le vie silenziose del centro, non vuole pensare, cerca di confondere il rumore dei suoi pensieri, con quello dei suoi passi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    Bello!
    Ben scritto, seduce subito il lettore e ne rapisce l' [...]

  • Teo Bo: Like per la originalità, lo stile e, fosse un film, l'ambientazione. [...]

4
3
16

Ascia Nera - La bussola

Dax
23 November 2025

La luce della notte creava ombre inquietanti e il vento freddo soffiava tagliente tra i picchi di pietra grigia. Trom avanzava lungo il sentiero montano, il passo pesante come piombo. La barba rossa, divisa in tre trecce, luccicava come il ghiaccio sotto la luna piena. L’ascia nera appesa allo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
4
22

L'Alba dopo il turno di notte

Storie colorate ad arte tra pittura e scrittura perché sappiatelo finché c'è arte c'è speranza

22 November 2025

Amici lettori ancora una storia a colori, ancora una storia in tandem, ancora una storia per stupirvi, la vita è troppo sbiadita non trovate? Vi sentite scombinati e confusi? Vi sentite frustrati e senza prospettive? Io e il mio amico Adriano l'artista proviamo a darvi una scossa, seguiteci e vi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Simpatico e scoppiettante, artista nell'anima.

  • Walter Fest: Buongiorno a tutti, buon fine settimana, buona lettura da parte mia e da parte [...]

0
10
18

La bella sigaraia (4/4)

22 November 2025

Il corpo ritrovato… sì, affermano sia quello di Mary. Ma su quali basi? Sulla sola coincidenza del tempo, nient’altro. La mente razionale non può accettare una tale coincidenza, il fortuito è bandito per definizione dal ragionamento logico-deduttivo. Analizziamo. La ragazza scompare, e in un intervallo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
8
22

Gemellaggio 3/3

21 November 2025

«Mi fanno venire i brividi» disse Max «animali a sangue freddo». «Però...» intervenne Ambra preparandosi per andare a dormire. «Hanno ragione, lo so. Me la ricordo la teoria dell’estro nascosto. Ventesimo secolo, se ben ricordo. Solo che vederla applicare così... «Animali a sangue freddo. Mi fanno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: E adesso... qualcosa di completamente diverso: se non altro perchè è [...]

  • Rubrus: ps: va da sè che le parti in cui dice che va bene non sono interessanti [...]

1
2
15

La bella sigaraia (3/4)

21 November 2025

Purtroppo, qualche giorno dopo mi accorsi di essermi sbagliato un’altra volta, leggendo sullo stesso odiato quotidiano: ORRORE SUL FIUME HUDSON! Il terribile assassinio della bella Mary Rogers sconvolge New York! New York, 25 luglio 1841 Una tranquilla e luminosa domenica d’estate si è tinta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
1
20

Gemellaggio 2/3

20 November 2025

«Abbiamo un detto, sulla Terra: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E, dato che l’idea è vostra...». Srexis esitò, poi disse «Ecco… è come mangiate, tanto per cominciare». «Come?» Ambra era decisamente sorpresa. Avevano gustato il cibo locale senza troppa difficoltà. Certo, non avevano adoperato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
15

La bella sigaraia (2/4)

20 November 2025

Da qualche tempo quell’uomo tornava spesso. Parlava poco, ma i suoi occhi dicevano più di qualunque parola. Non sapevo se temerlo o compatirlo. Avevo sentito dire che scriveva storie strane e che viveva quasi senza soldi. Pensavo a lui, a volte, la sera, quando spegnevo la candela e restavo ad [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
18

Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: E' il racconto cui accennavo quando ZR parlava dell'ovivorous montanae. [...]

  • Maria Merlo: Mi piace il taglio psicologico e la focalizzazione sulle problematiche interiori. [...]

2
6
24

La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su