L’ospedale militare di Alessandria era un piccolo paradiso per i militari che vi prestavano servizio. Intendiamoci, era sempre un servizio di leva, e come tale bisognava sottostare agli ordini dei superiori, ma era di gran lunga meglio che essere in una vera e propria caserma. Eravamo una ventina di militari, tra effettivi e aggregati; i primi svolgevano mansioni di pulizia, guardie notturne e diurne, lavoro di ufficio, mentre gli aggregati, dopo un periodo trascorso come imboscati si occupavano, oltre che di guardie, anche di posti di responsabilità come il laboratorio di analisi, gli elettrocardiogrammi, le radiografie e quant’altro, ed erano tutti scelti tra i militari di stanza presso il C.A.R. (Centro Addestramento Reclute ) di Casale Monferrato. Il problema di questo ospedale era la terapia iniettiva; al di fuori delle suore arpie, nessuno era in grado di fare punture intramuscolo o endovena, o meglio, nessuno diceva di saperle fare per evitare che le venisse appioppata anche questa incombenza non da poco. Succedeva così che alcuni militari “non troppo svegli” venissero circuiti con furbizia dalle suore arpie ( Suor Prassede era maestra in questo ), le quali si prestavano ad insegnar loro il da farsi in quei casi, in modo tale che non fossero più loro ad effettuare le varie terapie alle 6 del mattino, bensì quei poveri militari che si erano fatti infinocchiare da quei pinguini. Uno di questi era un certo Santonastaso, non ricordo il nome, ma veniva da tutti chiamato “scarola”; era un effettivo, addetto alla manutenzione dal momento che da civile faceva l’idraulico. Veniva da Casagiove, in provincia di Avellino, un ragazzo simpatico e scherzoso, grande tifoso del Milan, e non gli andava giù di essere stato gabbato da quel pinguino di suor Prassede, per lui era un affronto che doveva assolutamente risolvere, e al più presto. Non trascorse una settimana che Santonastaso, da buon campano, escogitò un piano che diede subito i suoi frutti. Una mattina, come di routine, salì al reparto medicina e, preparato il carrello delle terapie, iniziò il suo solito giro. Si fermò al primo letto, preparò con cura la siringa da usare e, appena pronto, svegliò dolcemente il militare malato dicendogli: “Ehi, svegliati, sono l’idraulico, devo farti la puntura.” Passato quell’attimo di stupore e realizzato quello che aveva appena sentito, il povero malato si nascose completamente sotto le coperte rifiutandosi categoricamente di farsi toccare da Santonastaso. La stessa scesa si ripeté col paziente successivo e con alcuni altri. Terminato il giro della camerata, diversi furono i pazienti che rifiutarono la puntura “dell’idraulico” il quale, soddisfatto del risultato ottenuto, ritornava in medicheria col suo carrello e iniziava il suo lavoro ordinario di manutenzione. Naturalmente questo strano comportamento di Santonastaso portò una serie di problemi a catena; Durante la visita il Colonnello si incazzò con suor Prassede, la quale fu costretta a fare le veci di Santonastaso nelle terapie iniettive mancanti. Un altro rimbrotto il pinguino lo ebbe da noi del laboratorio analisi in quanto ci portò con notevole ritardo alcune provette di sangue da analizzare, scombussolandoci il lavoro di routine. Quella fu una delle rare volte che vidi suor Prassede defilarsi con la coda fra le gambe come un cane bastonato, e ad essere sincero, provai una gioia immensa. All’ora di pranzo ci fu il faccia a faccia tra Santonastaso e la suora arpia, la quale apostrofò “l’idraulico infermiere” con un velenoso “Terrone di un napoletano, non ti voglio più vedere davanti ai miei occhi”, credendo con questa decisione di fargli un dispetto. Al militare “punito” non rimase che mimare un pianto straziante, tramutatosi quasi immediatamente in una fragorosa risata collettiva che accompagnò suor Prassede verso l’uscita. Grande Santonastaso!

 

Tutti i racconti

0
1
15

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Elena D.: Triste realtà descritta bene

0
0
7

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
7
26

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Riccardo: benvenuto/a
    restiamo in 🎧

  • Elena D.: triste realtà evocata con immagini nitide e tanto semplici quanto d'effetto

3
11
25

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Riccardo: benvenuta e ai tuoi prox scritti..
    questo okkkk 👌👌🤗

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

7
8
29

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

8
22
30

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • An Old Luca: A me è piaciuto molto. Scritto bene e il finale sospeso è un'ottima [...]

  • Maria Merlo: Grazie, An Old Luca. Sono contenta che il racconto e il finale ti siano piaciuti.

3
3
28

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

3
11
65

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

  • Elena D.: Parole che evocano istantanee nitide. Perdermi in racconti e storie rimane [...]

3
3
30

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
38

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

14
5
43

Jean Vallette parte (1/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

28 November 2025

2 ottobre 1865 È ancora notte a Rieux-Minervois. Un vento gelido soffia, promettendo un cielo terso e una bella giornata d’autunno. «Lo gal canta, Joan-Baptista. Lo sénher Jòrdi t’espèra» [1]. «Óc, maman»[2], dice il ragazzo prendendo la sua valigia di cartone e scendendo per la rampa ripida [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • La Gigia: In questo intrigante racconto c'è uno studio approfondito non solo [...]

  • Dax: Piaciuto. Attendo continuo.Like

7
9
39

Tutte le mattine

28 November 2025

Tutte le mattine, più o meno alla stessa ora, li vedo. Lui è lì, sul marciapiede poco prima della fermata della corriera. Lei è al balcone, pigiama chiaro e una sigaretta tra le dita. Quando passo in auto li intravedo soltanto per qualche secondo, ma è sempre uguale: lui guarda verso l’alto, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su