SCENA IV

Ore 20, nello squallido cortile dell’orfanotrofio, Il Drago, Rasputin e Babau piombano dall’alto. I bambini urlano e scappano da tutte le parti, ma alcuni rimangono impigliati nelle reti.

BABAU (con accento palermitano): Con le bambine ci faccio le arancine!

RASPUTIN (con accento catanese): Con i bambini ci faccio gli arancini!  

DRAGO: Udite, udite! Siamo pure campanilistically correct!

Il Drago vola via con in groppa Babau e Rasputin che, a loro volta, tengono in mano le reti in cui sono intrappolati i bambini. In ritardo come sempre, arrivano il Lucente Cavaliere e Pancio Sanza.

BAMBINI: Lucente Cavaliere, sono già andati via!

LUCENTE CAVALIERE:   Disdetta! Cari bambini, dove sono i vostri istitutori? Perché non sono con voi?

BAMBINI: Stanno a guarda’ la partita.

CAVALLO del Lucente Cavaliere, ansimando: Mi tocca ancora correre per inseguirli, non ne posso più.

LUCENTE CAVALIERE: Mio nobile destriero, ancora un po’ di pazienza!

Il Lucente Cavaliere, il suo cavallo e Pancio Sanza ripartono di corsa.

 

SCENA V

Mezzanotte e cinque minuti, spelonca di Boemondo. Il Lucente Cavaliere, il suo cavallo e Pancio Sanza giungono e vedono lo spettacolo della Scena I. Si fermano sulla soglia per guardare senza essere visti.

CATTIVI (tutti, compreso Boemondo)

Siamo, siamo, siamo, siamo, siamo 

siamo gli assassini 

tattara tattattà!

Bianchi, rossi, bruni, gialli o biondi

tutti, tutti quanti 

noi vogliam mangiar!

Caaniti, russi, galli, o ucraini,

per noi fa lo stesso 

li vogliam mangiar!

 

Rasputin e Babau vedono i buoni, si avvicinano e li trascinano per la collottola al cospetto di Boemondo.

RASPUTIN: Mio signore, guarda chi ho trovato appena fuor dall’uscio… Te li presento:

(sollevandoli a uno a uno, mentre ne pronuncia i nomi)

Il Lucente Cavaliere, o forse dovremmo dire il Pezzente Cavaliere e… Pancio Sanza il suo miserabile tirapiedi obeso…

PANCIO SANZA: Minchia! Ci ammazzano!

CAVALLO del Lucente Cavaliere, sempre ansimando: Manco mi nomina, con tutta la strada che ho fatto portando il Pesante Cavaliere e il suo obeso servitore!

BABAU: Ci spiavano, ‘sti stronzi!

LUCENTE CAVALIERE (accennando una riverenza): Mio Sire, dev’esserci stato un errore… So che siete buono… per voi ha garantito il papa in persona.

BOEMONDO (canticchiando):

Il papa, il pa’, c’ha dato il la,

Parapaponzi ponzi ponzi pà.

BOEMONDO (parlando):

Brillante Cavaliere, servendo la Croce abbiamo preso Marra. Ma non avevamo rifornimenti e i saraceni ci hanno assediati. Da buoni cristiani, abbiamo cominciato con cani, gatti e topi, ma non bastavano… non bastavano… Poi ho pensato che anche la carne dei saraceni morti doveva esser buona…

Boemondo toglie la corona e indossa un cappello da cuoco.
BOEMONDO: Che c’ho a fare due stelle Michelin? Li ho cucinati…

TUTTI I CATTIVI (cantando):

Col ragù, col ragù, lo sai fare solo tu!

VOCE FUORI CAMPO, indignata (Raoul de Cahen):

“Il nostro popolo faceva bollire pagani adulti in pentole, fissava i bambini sugli spiedi, li divorava alla griglia”.

BOEMONDO: Poi l’illuminazione, Eccellente Cavaliere. Che differenza passa tra un saraceno vivo e uno morto? Quando sono finiti i saraceni morti, abbiamo ucciso quelli vivi. E quando sono finiti i saraceni, abbiamo mangiato i Tafuri. Dicevano di essere cristiani, Osservante Cavaliere… Ma erano solo bestie. Ho un solo rimpianto, Gustoso Cavaliere. Avrei voluto assaporare Pietro d’Amiens. L’avrei bollito, ma m’è sfuggito.

DRAGO (dal fondo della spelonca):  Ah! Gustoso Cavaliere! Eccellente Cavaliere!

RASPUTIN e BABAU (insieme): Gustoso! Eccellente!

PANCIO SANZA (rivolto al Lucente Cavaliere): Minchia! Si mette male! Scappiamo!

LUCENTE CAVALIERE: Sire, abbiate pietà, liberateli! Soprattutto la Principessa. È così giovine… Allontanerete da voi la malevola diceria che siate ingiusto, razzista, sessista e anche un poco fascista. Io non ci ho mai creduto…

BOEMONDO: E hai fatto bene… Forse sei tu classista: vorresti per la principessa un trattamento di favore. Come vedi bruni e biondi, femmine e maschi, tutti quanti, qui li trattiamo uguale

raccoglie uno spiedo posto accanto a lui e con quello infilza, con un solo colpo, il Lucente Cavaliere, Pancio Sanza e il cavallo.

    

Tutti i cattivi cantano insieme con Boemondo che li dirige come un direttore d’orchestra:

Boemondo, mio Sire Boemondo,

che spezzatino sai fare tu!

Spaghettini, aglio olio e saracini

ne andiamo matti, lo sai ben tu!

Come narra la cronaca di Marra

son deliziosi anche col ragù!

 

Cala il sipario.

Tutti i racconti

1
1
10

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
11

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
22

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
1
23

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
30

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
4
32

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
4
42

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
11
55

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
7
38

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
31

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

6
8
65

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
9
58

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

Torna su