Il Segno Del Leone.

 

Aveva un vero problema. È venuto dal suo amico e ha detto: "Non ho un lavoro. Ne ho un disperato bisogno". Entrambi iniziarono a cercargli un lavoro.

In un modo o nell'altro, hanno trovato una formazione, una formazione di agente di pubblica sicurezza.

Che tipo di lavoro fosse, era difficile dirlo. Bene, ha deciso di controllare durante l'allenamento.

La formazione è stata molto semplice, come logica: alcune cose generali su come mantenere le cose e i clienti al sicuro. E il titolo suonava carino: un agente di pubblica sicurezza, come un militare.

E, hanno anche distribuito loro un'uniforme, una camicia nera, una cravatta nera, pantaloni neri, una cintura di finta pelle, anche nera, scarpe, manette e una vera custodia. una lanterna, chiavi per le manette. Era promettente, ha detto, aveva voglia di avere potere. Vero potere. Potresti arrestare, fermare, denunciare, fermare qualsiasi macchina...

Ma dovevi anche aiutare i clienti, che erano diversi, di religioni, credenze, culture diverse e con un diverso livello di tolleranza, educazione e cordialità.

Beh, gli è stato dato un lavoro. Un turno di notte, dalle 12:00 alle 8:00, con 2 giorni liberi. Molto romantico! Non aveva mai provato niente del genere prima.

Un'avventura.

Così, giorno dopo giorno, si stava abituando a tutti i tipi di pazienti: sofferenti, in sedia a rotelle, con bastoni, vomitanti, sotto l'influenza, con imprecazioni, molto intelligenti, strani o addirittura pazzi. Giovani e vecchi, ricchi e poveri, credenti e atei...

Come sempre, c'erano uomini e donne carini, altri meno carini, e gli altri- semplicemente odianti. Umani.

Gli alberi e i cespugli curvi, i fiori, erano meno naturali all'ingresso dell'ospedale e, quando ti stanchi e ti assonnati, i bambù e le fontane interne sembravano essere parti della giungla, da cui ogni volta poteva uscire un animale feroce e arrabbiato , come alcuni umani, animale con l'unica differenza, che non poteva parlare e poteva farti del male in qualsiasi momento, dato che doveva essere molto affamato.

Le pattuglie tra i lunghi corridoi, controllando ogni singola serratura e porta, ti rendevano un fantasma, ed eri sicuro che qualcuno ti seguisse tutto il tempo. Le opere d'arte appese alle pareti provocavano prurito.

C'erano dei bei pavimenti, come quelli delle sale parto e dei reparti infantili. Ogni volta si trovavano nuovi neonati, piccoli e grandi, di tutti i colori, con una sola caratteristica comune: tutti volevano dormire.

Alcuni piangevano addestrando i loro nuovi polmoni. Con i braccialetti con i nomi, chi era chi e di chi. Come una piccola fabbrica di bambini.

La stanza del pronto soccorso era meno interessante: dovevi vedere, notare, aiutare, portare, scrivere, citofonare, aprire la porta a credenti speciali, che non potevano toccare nulla durante le loro feste, informare, chiamare, eccetera.

L'interno del pronto soccorso era interessante, ma spaventoso: c'erano molti nuovi arrivati, giovani e vecchi, che urlavano, imprecavano, battevano i pugni contro le pareti; alcuni molto alti e forti, e dovevi accompagnarli in altre stanze, molto spesso , tu da solo. Faceva paura. Si potrebbe pensare, e se quell'uomo alto si voltasse e ti colpisse?

C'era una volta un giovane, molto giovane e bello, ma così irrequieto, che si muoveva nella sala di osservazione, come uno scoiattolo. E il mio amico non aveva il permesso di lasciarlo uscire da quella piccola stanza, e quel giovane pazzo stava cercando di andarsene circa venti o venticinque volte... Indossava solo mutande, nient'altro. Niente calzini, niente scarpe, niente camicia o maglietta, solo quasi nudo, e il mio amico aveva paura di che quel ragazzo avrebbe voluto strapparsi anche la biancheria intima. Dio, era così spaventato!

Quando il mio amico doveva essere all'ingresso, doveva muoversi di più: macchine, tassi`, visitatori, brevi conversazioni con le infermiere... Brave infermiere, dovrei presumere (a giudicare dalla descrizione del mio amico). Gente piacevole. Brevi conversazioni e una sigaretta insieme. Quando era lì, e, assonnato, il mio amico ha dovuto fare degli esercizi, alzando le gambe e le mani per ottenere una migliore circolazione del sangue e per non addormentarsi.

Una volta, c'era un addestramento, un addestramento con bombe. Uno serio. Gli ufficiali hanno dovuto controllare ogni centimetro e hanno trovato una valigia marrone, e nessuno sapeva di chi fosse e cosa ci fosse dentro.

Un giovane ufficiale ha detto che, se fosse vero, lascerebbe semplicemente tutti i suoi documenti d'identità, il Perc e $ 10,00 sul tavolo del suo superiore, e scapperebbe per sempre: la vita è più importante del loro lavoro!

Bene, sono passati sei mesi, il lavoro è diventato meno interessante, e il mio amico ha deciso di trasferirsi in un altro ospedale.

Il primo livello dei Cavalieri del Leone è stato completato.

Il secondo era Sotto il Segno della Pantera.

 

Ivan Petryshyn

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Tutti i racconti

1
1
16

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
4
21

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
4
33

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

9
8
39

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
7
36

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
26

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

6
7
57

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • FuoriFuoco: Grazie a tutti. L’idea era proprio quella di partire da una situazione [...]

  • AliDiNotte: Bello mi piace il finale rassegnato ma anche di chi ormai si arrende e fa un [...]

3
9
55

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

3
2
34

CENTRALE PARANOICA 9

HARD STONED BOY

15 December 2025

Hi, qui è la centrale paranoica. Non va benissimo, hanno fiutato l’intruso e mi cercano. Non sanno chi sono, cosa sono e che faccio, così ad ogni buon conto ci provano a sterminarmi. Intanto hanno sigillato lo Psychotronic e sparso una specie di DDT digitale tutt’attorno all’area... E che mai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    scrivi bene e lo sai.
    Ti piace provocare scandalizzare se [...]

  • Dax: Un racconto eccentrico. Fatico a comprenderne il senso..Like

3
4
47

Prima di casa

15 December 2025

«Mio Dio! Ancora tre ore di macchina devo fare!» pensò, lo sguardo fisso sulla strada oltre il parabrezza. Il tramonto incendiava il paesaggio di un rosso vivido: sarebbe stato romanticissimo goderne accanto alla sua compagna, magari con un drink in mano. Invece eccolo lì, solo, a guidare verso [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: bello, intenso...mi spiace per il protagonista 😢.
    like

  • Rubrus: Come dicevo, rieccomi. Devo dire che per un habituè del genere avevo [...]

4
6
48

Carta straccia

14 December 2025

Guidavo quella Cadillac diroccata, che sbuffava fumo grigio. Avevo lasciato Billy, mi inquietava parecchio. Stava al quindicesimo piano con il suo strano gatto siamese, quello con una splendida eterocromia iridea. Aveva cambiato la serratura di casa almeno tre volte, ma qualcuno era riuscito a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
41

Pensieri sulle persone

Intrusione nella mia testa in un venerdì sera

14 December 2025

Da piccola m'immaginavo come la protagonista di un film, nel quale tutto e tutti mi ruotavano intorno. Fantasticavo nel vederli seduti al cinema che guardavano la mia vita di tutti i giorni sul grande schermo, ridendo e commentando ciò che dicevo e facevo. Poi, crescendo, l'ego si ridimensiona [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Riccardo: benvenuta, ed un buon esordio.
    cerca un nick rispetto all anonimato 🤗
    identifica [...]

  • Smoki: Per fortuna le relazioni mutano assieme alle persone. Se rimanessero sempre [...]

Torna su