Dato che esistevano esseri come me e Chris era assolutamente logica la realtà che prevedeva una nereide che cambiava forma e uno spirito dell'acqua di nome Kifune. 

«Vedo che avete preso le monete di sabbia. Benissimo, due di loro spettano a me e a Cimotoe.»

«Frena!» Guardai Chris senza capire cose volesse fare, «Noi le abbiamo trovate, ci meritiamo almeno una spiegazione.» Kifune soppesò Chris come se lo stesse ispezionando e leggendo nella mente allo stesso tempo, «Il momento di compiere quella scelta Chris Gardner è giunto. Avrai il coraggio di porgere la tua domanda?»

«Di cosa sta parlando?» Ma da che ne avevo memoria nessuno era mai riuscito a far star zitto Gardner. 

«Due monete di sabbia, una per me e una per Cimotoe, con la terza andrete al molo e troverete ciò che tanto cercavate.»

«Come si sono create queste monete?» domandai, «Da ciò che mi risulta sono molto rare.»

Kifune annuì, «Solo due esseri coraggiosi come voi potevano trovarle, e loro sono fatte apposta per questo: per essere scovate nei momenti più inaspettati.»

Riuscii a fidarmi di quello strano spirito dell'acqua e non esitai a dar loro le due monete. Quando le presero, Cimotoe in realtà la ingoiò, una luce ancora più forte le investì e per un brevissimo momento riuscimmo ad intravedere la vera forma della nereide. Sembrava una fatina dell'acqua con la coda di un pesce e due piccole ali che spuntavano dalla schiena. Durò pochissimo perché Kifune con l'unica moneta rimasta ci fece arrivare al molo e ci depositò nuovamente sulla terra ferma.

«Grazie, miei piccoli eroi, ci risentiremo, ma per ora sappiate che ci avete reso un favore ancora più grande oggi, aspettavamo queste monete da moltissimo tempo e solo con il vostro coraggio e la determinazione è stato possibile. E grazie anche per aver utilizzato l'incantesimo di Cimotoe, al lago.» E sparì in un vortice d'acqua. 

«NON CI CREDO!»

Chris, il quale era rimasto zitto fin dalla domanda di Kifune, si era rimesso in piedi. 

«Perché no? Cosa ti aspettavi ancora?»
Mi guardò come pensando che lo stessi prendendo in giro, «Dici? Non ci ha detto veramente a cosa gli servissero quelle due monete di sabbia, noi… noi… avremmo potuto studiarle, farci qualcos'altro!»

Scossi lentamente la testa e sospirai, «No Chris, è come l'incantesimo di pulizia, ciò che ti sembra banale non lo è mai. Sì, è vero, avrebbe potuto dirci di più però sicuramente avranno una ragione, e io mi fido di loro.»
«E tu, ti fidi di me?»

L'espressione di Chris era per lo più sconvolta, o forse esausta, però, aveva fiducia in me. «D'accordo, Louise-Ann.» Mi baciò senza preavviso, ma… 

«Ci manca qualcosa. Kifune ha detto che avremmo trovato ciò che cercavamo.»

«A cosa si riferiva quando ha detto che hai una scelta da compiere?" Per la prima volta in tutta la mia vita vidi Chris Gardner, proprio lui, arrossire, «Oh, quello… poi te lo dirò…» Farfugliò e cominciò la sua ricerca, anche se non sapevamo dove esattamente avremmo dovuto cercare. 

 

Girammo per tutto il molo, sulla spiaggia e sulla riva ma non sapevamo proprio cosa aspettarci. Kifune non era stata per niente chiara su questo punto. 

«Penso sia inutile.»

«No, deve essere da qualche parte! Ritorniamo al molo!»

«Sarebbe più facile col teletrasporto…» borbottò Chris, «Che c'è? Perché mi guardi così?»

Chris aveva detto proprio la verità, «Il teletrasporto. Cos'è che stiamo tanto cercando?» Per un attimo mi guardò senza capire, ma poi dal lampo degli occhi compresi che anche lui aveva inteso. «Oh, la mappa… il teletrasporto… Kifune ce lo ha garantito! Ma dov'è?»

Ero esaltata quanto lui e ci guardavamo intorno come due scemi, senza inoltre nessun incantesimo di invisibilità. 

«Deve essere qui! Ne sono sicura!»

Ma più cercavamo e meno lo trovavamo. 

Chris alla fine non ne poté più e si inginocchiò sul ponticello, avremmo potuto tuffarci di nuovo ma ero certa che non avremmo trovato più nessuna delle due. 

«Non ci arrenderemo, questa deve essere una prova.» Anche se persino la mia fede stava diminuendo. 

Gardner, però, poi fece proprio ciò che mai mi sarei sognata. 

«Louise-Ann, vuoi sapere cosa intendeva Kifune? La mia scelta?» Annuii, «Sì, certo, io…» 

Chris pareva stesse facendo un grande sforzo, non l'avevo mai visto così.

«Vuoi sposarmi Louise-Ann?»

Questo fu più potente di qualsiasi incantesimo di pulizia. Non svenni, ma non ricordo nemmeno esattamente cosa sia successo in seguito. 

A parte il mio sì, uno scroscio di parole in cui Chris mi spiegava quanto temesse fare quella scelta, (ve l'ho detto che non sono una psicologa, quindi provate solo a pensare di essere lui per un momento e non giudicatelo.) Potrei andare sulle lunghe a parlarvi dei lunghi minuti dopo la nostra scelta definitiva, ma ve lo lascio immaginare. 

E poi lei comparve, come per magia davanti a noi (strano eh?): la famosa mappa. 

«L'abbiamo trovata, Chris.» lo dissi con un filo di voce, un po' per la felicità e un po' per la sorpresa di ciò che era accaduto. Io e Chris… sposi? E chi l'avrebbe detto!

La mappa riportava tutto, ogni spiegazione su come ci saremmo potuti spostare d'ora in poi, era complicato ma con il giusto esercizio io e il mio complice ce l'avremmo fatta. 

La moneta di sabbia era incredibilmente sopravvissuta, la sciolsi e la gettai in mare. Mi sembrò di vedere Kifune sorridere. 

«Beh, che dici, compagna, quasi sposa, proviamo a trasportarci?” 

Annuii, «Ovviamente!»

«Ma ad una condizione… anzi due!»

«Sarebbe a dire?»

«La malefica Smart la userò ancora e mi teletrasporterò solo se non mi lascerai mai la mano.»

Gardner rise, «Affare fatto, Louise-Ann, affare fatto.»

 

 

 

 

Tutti i racconti

1
1
8

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
10

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
22

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
1
22

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
30

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
4
32

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
4
42

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
11
54

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
7
37

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
31

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

6
8
65

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
9
58

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sono situazioni relativamente comuni, specie nelle grandi città, in [...]

  • Dax: Racconto carino...mi spiace per Cesare. like

Torna su