Eravamo alla vigilia della vendemmia e i contadini della corte erano in grande agitazione, c’era un gran via vai di carri che portavano botti e tini. I padroni contattavano persone disposte a dare una mano e le ragazze per la pigiatura. Quello era un compito riservato solo alle fanciulle, era una tradizione che doveva essere rispettata ed era anche il momento più atteso dai giovani della comunità. Lo spettacolo di quelle gambe nude attirava i maschi come i fiori, le api. Intorno a quei tini si formavano dei gruppi di giovani che incitavano ad aumentare il ritmo, si finiva in una sorta di danza selvaggia in un turbinio di gonne e di gambe colorate di rosso. Queste cose mi erano state spiegate da mio cugino Marco, perché io non avevo mai assistito ad una vendemmia e quel clima di euforia aveva preso e coinvolto anche me. Un giorno verso le quattro del pomeriggio io ero sotto il noce a far merenda, avevo solo una fetta di pane con sopra schiacciati gli ultimi fichi che avevo raccolto in mattinata, vidi entrare nella corte una ragazza e, nonostante avessi solo dieci anni non potei fare a meno di restare ammaliato dalla sua presenza fisica. Indossava un semplice vestitino di cotone a fiori gialli su sfondo scuro. Era stretto abbastanza da mettere in risalto le sue forme, molto pronunciate e morbide. La scollatura del vestito era profonda e buona parte del seno, florido e sodo, era scoperto, la sua pelle era bianchissima mentre i capelli avevano sfumature di rosso rame. Come una sottile ferita di sangue, le labbra erano dipinte da un rossetto di un rosso molto violento. Rimase per un attimo al centro della corte e si guardava intorno, con un piccolo fazzoletto cercava di arginare il sudore che le scivolavano da ogni parte, il sole era ancora forte e lei evidentemente era stanca, doveva aver percorso la strada dalla fermata della corriera a piedi fino alla nostra corte. Si accorse di me che ero seduto all’ombra del noce a mangiare e vide anche la pompa dell’acqua.- Ciao – mi fece sorridendo -La sua voce risuonò nel silenzio del pomeriggio assolato come il canto di un uccellino, alle mie orecchie sembrò quella di una fata.- Ciao – risposi con la bocca piena di pane –- Scusa carino, posso prendere un po’ d’acqua con la pompa, sono sfinita.- Certo – le risposi balzando in piedi – si figuri, faccia pure, se crede posso darle una mano, magari io aziono la pompa e lei prende l'acqua che le serve,- Grazie, sei molto gentile, mi serve proprio un aiuto, aspetta che poso la valigia qui in modo che non si bagni, prendo solo una salvietta così mi do una rinfrescata. Posò la valigetta sulla panchina dove prima ero seduto io, e l’aprì. Tirò fuori un asciugamano rosa e si avvicinò alla pompa, ridendo mi disse : - Dai allora, pompa, forza!!Io mi aggrappai a quel lungo braccio di ferro pesante e cominciai ad muoverlo fino a che un guizzo di acqua uscì in modo violento, lei ne approfittò per bagnare la sua salvietta e cominciò a frizionarsi tutta con quell’acqua gelata. Cominciò dal viso per scendere poi sul collo e all’interno della scollatura, si bagnò entrambi i seni e nel farlo per poco non uscirono del tutto, fuori dal loro posto, feci in tempo a vedere la carne bianca di quelle mammelle e anche un capezzolo rosa scuro come una ciliegia matura. Mi prese una specie di frenesia, azionavo quella pompa con tutte le forze che avevo, sudavo ed ero stanco non avevo mai fatto uno sforzo simile, ma non volevo smettere per nessuna ragione. Lei si accorse di questo mio frenetico lavoro e mi fece segno, che poteva bastare.- Basta, basta non è necessario che ti stanchi così, ho finito, volevo solo rinfrescarmi non fare una doccia, ora mi metto un po’ al sole per asciugarmi poi me ne vado, ti ringrazio tanto, sei stato veramente gentile,sai io mi chiamo Nerina, vengo da Capannoni e sono qui per dare una mano nella vendemmia, dovrei incontrare un certo Baffo, ma non lo vedo ancora.Lei parlava con tranquillità ed io ero lì davanti a lei con la bocca aperta incantato, non so nemmeno io per cosa, stavo solo lì in silenzio a guardarla, avevo ripreso la mia fetta di pane e mi venne spontaneo offrirla a lei con un semplice gesto. Lei tacque, poi mi guardò senza dire nulla, prese il pane e cominciò a mangiarlo. Dopo che l'ebbe finito, finalmente ritrovai l’uso della parola, mi scossi dal mio stupido atteggiamento e le dissi:- Sì, conosco il Baffo, abita in quella casa, - feci segno in direzione della casa alla nostra sinistra, ora è nei campi, se vuole aspettarlo qui può mettersi all’ombra, così può riposare un po’ a me non da fastidio. Posso anche andar via se crede…- No resta pure, io mi sdraio un po’ sulla panca, se arriva Baffo tu mi chiami vero?Io feci un segno affermativo con la testa, allora lei prese la valigetta e la usò a mo di cuscino, si sdraiò sulla panca come se volesse mettersi in posizione per dormire, nel compiere questi gesti la gonna, non troppo lunga, si alzò ancora di più lasciando scoperta la parte alta delle cosce dove finivano le calze e si vedeva la carne bianca. Fu una visione che ancora oggi non mai dimenticato. Subito dopo sdraiata si addormentò, io rimasi al duo fianco cercando di non guardare troppo le sue gambe, ma non so come lo sguardo cadeva sempre lì. Rimasi in silenzio ad osservarla fino a, quando la zia, si affacciò sull’uscio e mi vide vicino a quella ragazza, prese ad urlare.- Cosa stai facendo, chi è quella, lascia stare e torna subito qua, vai dentro, non sta bene restare vicino ad una di quelle, corri!Mi ero alzato e stavo andando piano verso mia zia che intanto si era avvicinata e dopo averla vista bene riprese ad urlare.- Tu Nerina, alzati, lo sai che questo non è un posto per te, vai dove devi andare, vai ad aspettare da un’altra parte, qui ci sono anche dei bambini e non sta bene capito!La ragazza intanto con quelle urla si era svegliata e senza replicare si ricompose e si allontanò verso la casa del Baffo. Io mogio arrivai a casa e mi volsi per vederla andar via, ero sicuro di rivederla durante la vendemmia e la fase di pigiatura, almeno così pensavo. Per quell’anno invece non la rividi più, rimase in sospeso fra un sogno e un’illusione, un miraggio in un pomeriggio assolato di fine estate.

Tutti i racconti

4
4
11

Sorriso Di Luna

16 June 2025

Si schiarisce il cielo della notte dopo la tempesta d'estate che si arrende ai raggi di luna, abbandonati sul tuo attraente sorriso di luna crescente, somiglia alla nostra passione, prima come fresco torrente d'impeto, poi estasi del riflesso della pace che mostri con orgoglio scintillante, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

11
9
49

Obsession

16 June 2025

"Mo' passando per via Toledo, appena dopo il magazzino di don Tiberio Sgambati.” "Quando?” "Non mi ricordo. Sa, era in uno di quei giorni afosi di agosto in cui chi non era andato al mare rimaneva segregato in casa al riparo di serrande sbarrate alla luce della canicola. Fu allora che incrociai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • zeroassoluto: Sempre spettacolari i tuoi racconti, che ti stuzzicano, ti fanno andare avanti [...]

  • Rubrus: Credo che tecnicamente sia un caso di "erotomania"; il soggetto cioè [...]

5
6
23

La luce e l'oscurità

15 June 2025

La luce e l'oscurità Ci sono mani che pregano e mani tese in avanti per non sbattere Ci sono occhi che ammirano una nascita e occhi chiusi per un addio Ci sono piedi che attraversano nuvole e piedi che scottano Ci sono pensieri che danno libertà ed altri che rinchiudono per sempre Ci sono vite [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: La poesia arriva diretta...like

  • Oggetti Smarriti: Una poesia sentita, limpida e sincera, che riesce a comunicare un messaggio [...]

7
7
30

Stazione

15 June 2025

Cammini con passo incerto questa mia vita, in bilico su un binario morto. Passeggiare annoiato di un viaggiatore sbadigliante che attende in una stazione vuota, qualcosa che non sa. Mi hai giurato amore, perfetto come una circonferenza, incantevole illusione, consunta da brevi lacune di felicità. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
33

La finestra verde

14 June 2025

“Mamma, mamma, corri, c’è qualcuno che mi spia dalla finestra!” La giovane donna salì di corsa la lunga scalinata. Fu aggredita da un’improvvisa tachicardia che l’accompagnò per tutto il tragitto fino alla camera del figlio. È vero, i bambini sono molto creativi e fantasiosi, ma il suo grido d’aiuto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
9
30

Ascia Nera

Dax
14 June 2025

Trom posò il guanto corazzato sulla porta di legno della taverna. Le lanterne ardevano già, e il tramonto aveva lasciato dietro di sé un alone rosato su nuvole color latte. Quando i cardini gemettero, l’odore di fumo e maiale arrosto lo accolse come un vecchio amico. Varcò la soglia. Si fermò. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Scure nera è carino, magari di può modificare il titolo....

  • Lo Scrittore: ben scritto, descrizione perfetta e divagazione sul tema Nani - Gimli della [...]

5
3
20

Baobab

13 June 2025

Baobab Ballonzolando beatamente come un babbuino sopra un baobab nell'isola di Bora Bora, durante la festa della befana, mi balenò per la testa che a Bologna c'era la sagra del bombolone e del budino alla banana con bacche di betulla. Così invitai la badante bielorussa di mia nonna Brenda che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
12
22

Lei e Pasquale

13 June 2025

Aveva litigato con Serena. Donato lo ascoltava in silenzio, seduto allo stesso tavolo del dopolavoro. "… Dopo dieci anni di matrimonio Martina ancora si comporta come una bambina. Non mi rivolge la parola. Se faccio io il primo passo mi ignora, esce di casa senza dire dove va, salta il pasto e..." [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Scorrevole, divertente e ben scritto.

  • Lo Scrittore: prima del web gli appuntamenti al buio era di tutt'altro tipo. c'era [...]

8
16
64

Forme e colori a Boccadasse

Storie colorate

12 June 2025

L'Italia è un paese fantastico, un paese unico, un paese che se qualcuno avesse voluto inventarlo mai avrebbe potuto farlo così bello e perciò amici lettori eccoci di fronte a una visione spettacolare, vengo a parlarvi di una storia che ha come protagonista un sassofonista di Boccadasse, antico [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
72

INSONNIA

12 June 2025

Buonasera Notte, mi farai dormire? Buonasera a Te, che mi vieni a cercare, a me ora ti volgi chè ti porti alle stelle? Che miele, sei antica! ma dimmi: stanotte mi farai riposare? Sai bene chi è prima causa di sé, nemmeno rispondo… ti svelo però che dentro tu trovi chi rallentare la sua imprimitura, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Domenico Caricasulo: Mimmo ok, grazie a tutti per i like, per questa volta e l'altra... La realtà [...]

  • Riccardo: shakespeariano pensiero...piu in profondità
    amletico nelle numerevoli [...]

7
10
34

Lanterna...

Da leggere dopo il racconto "Seconda stella a destra"

11 June 2025

Ho freddo… Qui, fuori, è tutto buio. Sopra, lontano lontano, si intravedono minacciose nuvole nere che viaggiano spostate dal vento e innumerevoli puntini luminosi, che sembrano irraggiungibili. Siamo in dieci, tutte sorelle e tutte ancora trattenute al suolo da una cordicella. Alberto aveva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
12
31

La curva dell'imprevisto (3/3)

Un imprevisto non avvisa. Entra in scena, e riscrive tutto

11 June 2025

Tremava, ma sapeva esattamente perché era lì. James, intanto, stava parlando sottovoce con il suo manager. Poi si voltò verso la sala. I suoi occhi incrociarono quelli di Amanda. E si fermò, sgranando gli occhi. Amanda sentì un brivido lungo la schiena. Lui la stava guardando. E le stava sorridendo. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Intanto benvenuta. Ho letto tutti e tre le parti, si legge con piacere, forse [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette tutte le parti. Ok, il romance non è nelle mie corde (anche se [...]

Torna su