Ecco l’auto. Salirono, lei davanti, suo padre dietro, alla guida c’è un ragazzino che non ha quasi la barba, forse non ha nemmeno la patente. Ma conosce tutti in questo paese, questa è la patente che serve, suo padre gli porge una busta e gli dice qualche strana parola, probabilmente un codice: “La sera cammina sulle punte d’argento”. Nella busta ci sono i soldi, Hristin lo sa ma il ragazzo nemmeno li conta. Guida sereno e accende un po’ di musica, si riconosce un accordo maggiore, poi minore e di nuovo maggiore, la musica della radio è tutta così banale.

Avrò mai modo in tutta la vita che mi rimane di riprendere in mano il flauto? Vedrò ancora sorgere il sole? E mio papà lo vedrà? Non è mai salito dietro su un’auto, ora è disteso sul sedile, nascosto, lui che non rinuncia mai a dire la propria idea, che lotta contro ogni cosa malsana, ora si umilia rannicchiandosi sul sedile posteriore. Forse avrebbe preferito morire da soldato del suo paese piuttosto che da disertore o fuggiasco, sta facendo tutto questo solo per me. Qual è la tua storia papà? Ti ho odiato troppe volte, tu invece m’hai sempre amata. Leggimi ancora una storia seduto accanto al mio letto come facevi qualche volta quando ero piccola. Lo so, in quel tuo sguardo severo io trovavo la forza, perché a volte volevo mollare tutto e tu mi costringevi a stare sulla mia strada.

Ora che nulla ti consente più di sgridarmi, ora che smarriti possiamo solo ricordarci che tu sei mio padre e io tua figlia, vorrei dirti tanto quanto sono stata felice di suonare in stazione. Roman mi ha dato un bacio sulla guancia. Papà, non sai quanto è bello suonare solo per il piacere di farlo, truccarsi gli occhi per essere come tutte le altre, sentire il tocco delle labbra su una guancia e fantasticare di un ragazzo che dice parole sincere con la stessa frequenza di qualche menzogna, tra esse parole delicate, doppi sensi, allusioni. Addormentarsi alla sera ripercorrendo ogni sensazione, anche se non sono come te, anche se tu mi disprezzeresti, ho la mia sensibilità, ho i miei sogni da ragazzina, belli intensi, forse scemi e magari tra dieci anni anche io li vedrò così.

Il ragazzo dice qualcosa senza senso, ormai parlano in codice, Hristin non si intromette, non sa cosa è stato progettato, sa solo di dover fare tutto ciò che le dirà suo padre, tutto dall’inizio alla fine. Al di là del confine potrai di nuovo contraddirmi, le aveva detto. Ma lei non ha mai osato farlo nemmeno prima. Ma ora lo sa che qualunque esitazione può costare cara, non sarà lo sguardo di suo padre, oggi si rischia la vita. Non è il sapore vivido e ruvido dell’avventura trasgressiva alla stazione, oggi non ci si trucca all’ultimo momento, o forse sì… ci si può truccare il giorno che si rischia la vita, gli occhi si possono chiudere per l’ultima volta macchiati di inchiostro?

–Hristin? Hristin! – la sveglia suo padre.

Il ragazzo dice ancora qualcosa, capisce giusto un “…scorre in fila al di là del ponte”, non vuol dire nulla.

– Abbiamo un minuto per salutarci! Lo sapevi che avrei dovuto fare così. –

– No papà, non lasciarmi! – Hristin lo divora con lo sguardo, lo abbraccia forte – Lo sapevo, so che può essere solo così. Farò come tu mi dici, so tutto. – 

– Farai una passeggiata insieme a lui, quando ti dirà di andare oltre il confine vai, ci saranno persone che verranno a prenderti, poi ti porteranno da Delia, di lei puoi fidarti, di lei. –

Hristin sa che il padre non conosce Delia, né il ragazzo. Delia potrebbe non esistere, il ragazzo potrebbe derubarla lungo il sentiero, ci si può solo affidare alla speranza di un po’ di lealtà o forse alla convenienza che qualcuno trae da questo commercio di fuggiaschi. Al ragazzo non conviene derubarmi, in breve non farebbe più questo lavoro e così guadagna per bene, nella busta ci sarà stato un mese di stipendio di mio padre, forse anche di più. Papà non lasciarmi, vorrebbe dirgli, ma non c’è tempo da perdere.

– Hai preso il tuo flauto, sai che non era tuo, ma hai fatto bene a prenderlo, un giorno ti sdebiterai in qualche modo, oggi ti perdono io, hai fatto bene a portarlo con te. –

Gli occhi di Hristin si riempiono di lacrime e lei afferra tutto il corpo di suo padre. Quanto tempo era che non l’abbracciava. Gli vuole bene, da quanto tempo non glielo dice. Lo rivedrà mai? Non lo può sapere.

– Ora di andare Hristin, brillerai sempre come la stella più bella. Fidati di me, farò di tutto per raggiungerti presto. –

Si avvicina a lei e le sussurra nell’orecchio qualcosa. In fondo allo zaino ci sono dei soldi, li dovrà custodire e nascondere. In cima allo zaino ce ne sono altri. Se proverà a derubarla glieli lascerà, scapperà, in qualche modo ce la farà. Basta un po’ di fortuna, un po’ di lealtà. È il momento di dirselo… ti voglio bene.

Ma suo padre le fa cenno di andare, il minuto è passato, si va, al di là del confine.

Tutti i racconti

0
0
4

Gemellaggio 2/3

20 November 2025

«Abbiamo un detto, sulla Terra: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E, dato che l’idea è vostra...». Srexis esitò, poi disse «Ecco… è come mangiate, tanto per cominciare». «Come?» Ambra era decisamente sorpresa. Avevano gustato il cibo locale senza troppa difficoltà. Certo, non avevano adoperato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
3

La bella sigaraia (2/4)

20 November 2025

Da qualche tempo quell’uomo tornava spesso. Parlava poco, ma i suoi occhi dicevano più di qualunque parola. Non sapevo se temerlo o compatirlo. Avevo sentito dire che scriveva storie strane e che viveva quasi senza soldi. Pensavo a lui, a volte, la sera, quando spegnevo la candela e restavo ad [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
17

Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: E' il racconto cui accennavo quando ZR parlava dell'ovivorous montanae. [...]

  • Maria Merlo: Mi piace il taglio psicologico e la focalizzazione sulle problematiche interiori. [...]

2
6
17

La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
6
22

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
6
33

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Curioso che sembri drammatica. Voglio dire, non più della vita reale: [...]

  • Smoki: Sì, infatti, per me non è drammatica - e non era nell'intento, [...]

3
6
23

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
43

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

6
8
60

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

6
5
31

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
2
31

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like .
    Quanti noi esistono?
    per meglio dire quante maschere diverse [...]

  • Dax: urka, una bella storia di malattia mentale. Povero.😭.Like

2
6
29

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: Pigrizia,il dolce far niente e,forse, la pace interiore sono tentatrici. like

  • FuoriFuoco: Concordo! 🙂

Torna su