Ho sognato te, avvolta nel tulle bianco, pura come colomba, che guardavi al cielo e nel cielo osservavi i colori della terra: verde come la speranza, giallo come quel sole che abbaglia e brucia le ali di chi si avventura alla sua esplorazione, facendo credere che il suo calore è vita. Volavi, inseguendo i sogni, che volteggiavano fra le nubi in cerca di stelle disperse sul manto azzurro dell'anima innocente. E non ti turbava nulla, neanche il fumo arrivato da quella terra a cui appartenevi e che ti aveva sacrificato sull'ara dell'odio, illudendoti che eri avvolta dall'amore, da quel vero amore che avevi sempre sognato in silenzio, chiusa nella tua stanzetta,  nella sala prove della tua vita. Sì, perché ti eri scoperta felice! Credevi di essere innamorata. Lui ti copriva di carezze e tu eri soffio di brezza, corpo avvolto di piacere, davi piacere ed eri piacere. Nulla poteva farti ricredere che quello era vero amore, che quel tuo cuore impazzito era assediato dall'amore. Nulla potevi farti ricredere. Per sempre. 

Ci ameremo per sempre e per sempre saremo abbraccio ricomposto, recupero di quella metà che era stata staccata dai primordi della creazione. Platone sapeva già da tempo la verità.

«Finalmente Zeus ebbe un'idea e disse: "Credo di aver trovato il modo perché gli uomini possano continuare ad esistere rinunciando però, una volta diventati più deboli, alle loro insolenze. Adesso li taglierò in due uno per uno, e così si indeboliranno e nel contempo, raddoppiando il loro numero, diventeranno più utili a noi.» (Platone, Simposio, 190c-d, trad. it. Franco Ferrari)

Poi la superbia si trasformò in eterna ricerca dell'altra metà per recuperare quella forza perduta dopo la punizione di Zeus

Ed ora sei lì a terra, con la violenza sul tuo corpo, su quella carne che aveva provato i brividi della vita, sul corpo che doveva essere il completamento di quello del tuo amante. Lì, a terra. Fra la polvere della miseria e il sacrilegio di quel gesto umano, che rivelava la falsità del non amore, l'illusione che potesse davvero esistere quando ognuno voleva recuperare la propria libertà di amare o di non amare per un attimo, di riposarsi da quell'abbraccio soffocante e di cui aveva perso l'infinito. Il mancato imperativo di possedersi in eterno anche senza amore o con quella passione che ancora oggi si crede eterna ma che può finire, che può mutare in un attimo come tutte le cose umane

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L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

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Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

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L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

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Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

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  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

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In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

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  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

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Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

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La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

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  • Dax: urka, una bella storia di malattia mentale. Povero.😭.Like

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Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

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14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

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Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

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CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

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