«Che fai, viene a prendermi?»
«Ti dispiace tornare con l’autobus questa sera? Ci sta il derby e non voglio perderlo».
Valeria chiude la telefonata scocciata. Non la capisce proprio questa ossessione per il pallone. Neppure se i soldi finissero sul loro conto. Vorrebbe dirglielo ma, in fondo, pensa che Carlo abbia diritto di avere dei momenti per sé. Lavora tutto il giorno, aiuta in casa e non si è mai tirato indietro quando anche lei ha reclamato i suoi spazi.
Torna al magazzino. Oggi le tocca il turno dalle sedici alle ventidue, otto ore a etichettare pacchi. È grazie alla catena di montaggio che può permettere ai suoi figli di fare sport, di togliersi qualche capriccio.  Giornate intere con la musica tecno sparata a palla e la mente che vaga, oltre i gesti meccanici di un lavoro che l’aliena. La mia routine è monotona ma rassicurante le capita di pensare per dare un senso a ciò che fa.
Le ore volano via in fretta. Quando la voce registrata annuncia il cambio turno, Valeria si affretta a timbrare l’uscita: ha gli occhi stanchi e la schiena indolenzita.
Fuori è buio. Una leggera pioviggine bagna il tratto di strada mal asfaltato e, le poche persone in giro, raggiungono di fretta le proprie macchine.
Il tragitto che la separa dalla fermata dell’autobus è desolato. In genere la distrae osservare la forma che assume la periferia quando tutti staccano la spina, ma oggi si sente inquieta. Affretta il passo; non le piace la pioggia sui capelli e poi… Ha come la sensazione che qualcuno la segua. Si gira: oltre blocchi di cemento non vede nulla. Cerca nella borsa il cellulare, ma le mani sfiorano solo fazzoletti e scontrini. 
È un attimo, quando uno strappo brusco la trascina in un’altra direzione. 
Cerca di divincolarsi, di gridare ma con voce cattiva le viene intimato di stare zitta. È paralizzata dalla paura. L’uomo sopra di lei è forte e possente, se solo volesse potrebbe ucciderla con un pugno. In pochissimo tempo si ritrova con i jeans abbassati fino alle ginocchia e il maglioncino alzato. È in trappola, come un animale selvatico.
Quanto dura? Cinque, dieci minuti. Non saprebbe dirlo. Il suo aggressore va via non appena sente il brusio di voci che si avvicinano. Non vuole sapere chi è, com’è fatto, è solo felice che l’incubo sia finito. Di essere ancora viva. Non pensa nemmeno di chiamare qualcuno o chiedere soccorso, desidera solo allontanarsi di lì. Prova ad alzarsi ma i suoi gesti sono scoordinati. Dopo qualche passo incerto si abbandona a terra, come un sacco vuoto.
 

Carlo l’ha raggiunta in Ospedale. Non ha il coraggio di entrare, di guardarla negli occhi. Dal ciglio della porta la osserva impietrito. Valeria parla con una poliziotta, c’è anche una dottoressa, forse una psicologa; le tiene la mano, come fosse una bambina. Il riguardo, l’umanità che hanno queste donne lo fanno sentire un verme. Doveva proteggerla e invece…
È tutta colpa mia, si rimprovera con dolore insopportabile.

Tutti i racconti

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Prima di partire chiesi ad Angelo di avviare le pratiche per poterci sposare. Dopo quasi un mese ci trovammo davanti al sindaco, mano nella mano, con il cuore pieno di emozione. Le nostre nozze furono semplici ma intense: uno sguardo, un “sì”, e la sensazione profonda di essere finalmente una famiglia. [...]

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02 November 2025

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Una storia particolare (3/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

01 November 2025

Quando il medico mi chiese, quasi per scherzo, «Ma quindi siamo in un caso di utero in affitto?», risposi con calma: «No, dottore. È solo un gesto d’amore, un dono che Marianna ha voluto farmi». «E il padre chi sarebbe?» domandò lui. «Lo chieda a lei», dissi sorridendo. Alle sei del mattino nacque [...]

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La Selva Oscura: Il Giardino degli Universi (2/2)

01 November 2025

Morgana mostra un pianeta tutto ricoperto d’acqua. MORGANA: Guarda il loro pianeta natale, quei banchi luminescenti in fondo all’oceano. C’è bellezza in questo spettacolo di luci. Sono solo cellule, batteri di appena dieci micron di diametro, connessioni sinaptiche, ridondanza… hanno cominciato [...]

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Una storia particolare (2/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

31 October 2025

Dopo alcuni minuti di silenzio, presi la parola. «Marianna, in fondo tuo figlio non ha tutti i torti. Se te la senti, puoi portare avanti la gravidanza, e io ti sarò accanto in tutto e per tutto. Ma se preferisci interromperla, andremo insieme da un bravo ginecologo: potrai farlo in sicurezza e [...]

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La Selva Oscura: Il Giardino degli Universi (1/2)

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A proposito di IA... Lei (Her, 2013)

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31 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Oggetti Smarriti esamina come il film in oggetto faccia riflettere sul rapporto tra le persone e le IA evolute. Fantascienza o prossimo futuro? Invitiamo tutti alla lettura e, se vorrete, al commento nell'apposita [...]

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Una storia particolare (1/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

30 October 2025

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