<<Signor Neri>>, gracchia la voce di una persona di fiducia all’apparecchio telefonico che funziona evidentemente con una connessione di ultima specie, e quindi non controllabile in remoto da qualche curioso orecchio esterno, giusto un momento dopo che l’uomo si è tranquillamente seduto al tavolo della sala da pranzo per iniziare a consumare la cena appena servita, naturalmente insieme alle due altre componenti della propria famiglia. <<Si tratta di dare conferma a chi sa lei>>, prosegue d’un fiato chi parla all’altro cellulare, <<ma al più tardi domani mattina, per avviare tutte le procedure per la concessione di quella fornitura di matite copiative e materiale di cancelleria da distribuire ai seggi comunali delle città sotto ai ventimila abitanti di tutta la nostra regione durante le prossime elezioni amministrative>>. Il Neri si prende una pausa per mostrare piena sicurezza di sé, poi dice soltanto: <<finalmente>>, ma con voce bassa, senza neanche dare troppa inflessione al proprio tono, mentre si è fermato in piedi, quasi appoggiato ad un mobile antico della vasta stanza, come per non disturbare troppo i propri commensali con delle semplici e ordinarie faccende di lavoro, mantenendo perciò la faccia rivolta verso una porta spalancata da cui esce nello stesso attimo la persona di servizio con un bicchiere tenuto elegantemente per il gambo, da sistemare proprio all’ultimo momento sulla tovaglia bianca ricamata, probabilmente a causa di una precedente sciocca dimenticanza, mentre la moglie e la figlia di lui, già sedute e sistemate quasi immobili una di fronte all’altra, com’è sempre loro solito, si scambiano delle occhiate colme d’intesa, forse per sopportare meglio quel dialogo telefonico dal quale è stata interrotta la loro cena sobria, interruzione, comunque sia, di tipo piuttosto frequente dentro quella casa, nell’immediata attesa adesso del momento quando sarà quindi possibile riprendere ad essere di nuovo “una famiglia normale”, come spesso ama dire alle sue amiche, usando un modo ironico e speciale, la signora Rosa Giulietti nei Neri, sposata con l’uomo al telefono ormai da quasi vent'anni.

Poi il signor Neri torna a sedersi, chiede scusa bofonchiando qualcosa nella ricerca di riuscire a mostrare un contegno che appare comunque artificioso, e tentando di riprendere quei frammenti di dialogo poco significativi che stava tenendo lui con la sua consorte appena pochi minuti prima, qualcosa che verteva sulla eventuale destinazione da decidere per una piccola prossima vacanza familiare, ovviamente senza fare adesso il minimo accenno agli argomenti che ha appena terminato di scambiare con il suo aggancio tecnico per quegli affari di cui a volte si occupa in un ambito puramente amministrativo. Franca, al contrario di sua madre che in genere lo studia con una certa acuta attenzione, normalmente non guarda suo papà, in fondo lei ha soltanto sedici anni, e molto spesso si costringe a restare piuttosto in silenzio e con gli occhi bassi davanti ai propri genitori, almeno quando stanno tutti insieme. Con sua madre invece, nel momento in cui rimangono da sole, spesso tende ad intrattenere qualche conversazione anche di ordine confidenziale, considerato che è stata proprio la sua signora madre per esempio a farla appassionare e a spingerla allo studio della tecnica pianistica sullo strumento della loro casa, posizionato da sempre in un angolo del salone, ed anche a sostenerla in seguito per farle prendere delle lezioni individuali con dei maestri di musica suggeriti in ambito scolastico, fino al tentativo, purtroppo senza successo, del difficile esame di ingresso al prestigioso Conservatorio Musicale della loro città. 

Il signor Neri, uomo di affari normalmente incline invece alla praticità delle cose, non vede affatto di buon occhio tutta quella passione per la musica, ma in ogni caso non gli è mai passato per la mente di opporsi con sua figlia, e soprattutto prendendo posizione con la propria moglie, allo sviluppo naturale di quello studio, magari più per un sincero disinteresse della cosa, che per altri motivi più fondati. Così per Franca mettere le mani sulla tastiera del loro pianoforte verticale di gran marca e costantemente ben accordato, si è spesso mostrata, in modo speciale negli ultimi mesi, praticamente la maniera giusta per evadere sulle note musicali da quella casa grande ed elegante, forse un po' troppo oppressiva, considerato l'andamento ordinario di ogni giornata, quasi con un vago sentore nell’aria delle stanze di una evidente noia borghese, probabilmente per la facile abitudine, visto l’uso quasi eccessivo, come un imperativo assoluto, di ogni ricercata assenza da qualsiasi affanno e dalle vere preoccupazioni di ordine specificamente materiale, spesso realistiche e concrete in tutt’altri ambiti, nell’andamento pressoché normale della vita quotidiana.

 

Bruno Magnolfi

Tutti i racconti

0
0
9

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
11

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
2
25

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    Cogito ergo sum

  • VittorinaPerbo: La lotta tra bene e male di ascendenza romantica trova una sua pur difficile [...]

2
1
23

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

5
4
30

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

11
10
181

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Letto e riletto volentieri. Una favola degna di Gianni Rodari. Simpatica, dolce, [...]

  • Dax: Moolto carino.Like allo smeraldo 😊

8
6
41

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
7
181

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello Bello.Like

  • GianlucaEgo: Bello l inizio di questa fiaba con l aiutante che è una figura della [...]

7
6
49

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

  • Davide Cibic: Scritto bene, è un racconto che ha un ritmo e un incedere inesorabili. [...]

6
3
26

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

9
13
73

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

  • Dax: carino. ci vuole un po' di fedeve magia.Like

3
6
36

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su