Lo vidi nel piccolo recinto di una fattoria, giovane e bellissimo. Aveva uno splendido mantello baio e tutto l’orgoglio della stirpe irlandese, concentrato in una figura slanciata, prorompeva in movimenti ombrosi. Si sarebbe potuto immaginarlo, personificato, come un solitario terrorista dell’Ulster, spavaldamente alle prese con una folta schiera di nemici religiosi. Il lieve vento primaverile si divertiva ad accarezzare la sua soffice criniera biondo-scura, ma ciò non riusciva a calmarlo: lo spazio del recinto era troppo angusto per l’impeto che sprigionava dai garretti dell’animale. I proprietari, gente emiliana  dal temperamento sanguigno ed amabile come il Lambrusco, mi confessarono di aver tentato ripetutamente di cavalcarlo e di non esserci mai riusciti. Superate le resistenze ed il timore del baio, durante la fase del sellaggio, infatti, essi ogni volta dovevano necessariamente ammainare bandiera  di fronte all’insofferenza del purosangue che, sgroppando e rampando furiosamente , si liberava del loro peso sulla sua groppa, disarcionandoli perentoriamente. Quel pomeriggio aveva una temperatura molto mite ed invitava a rilassarsi. Il sole, che muoveva gli ultimi passi della giornata verso il dormitorio del tramonto, creava dei riflessi di luce i cui colori nelle varie sfumature si intonavano col fresco verde dell’erba del recinto e col baio lucente del cavallo. Quasi ubriaco di benessere per la dolcezza dell’atmosfera, mi avvicinai alla staccionata ed appoggiai i gomiti su di essa. Presi a contemplare l’animale. Le sue prime reazioni furono quelle a lui più congeniali: il quadrupede si allontanava al passo, compiendo degli scatti bruschi, molto nervosi. Piegava la testa ora da un lato ora dall’altro e nitriva quasi con rabbia, lacerando l’aria. Poi, però, a poco a poco sembrò chetarsi, forse perché io non mi muovevo. Il baio si fermò e cominciò ad osservarmi, per lo più di traverso; ora non nitriva ed aveva pure smesso di scalpitare. Come spinto da una forza invisibile, il purosangue si diresse lentamente in direzione della mia figura. Teneva la testa in giù, ma ad ogni passo o quasi la rialzava fieramente e ristava per qualche attimo, come se avesse voluto cambiare idea. Istintivamente, con molta probabilità, il cavallo non riusciva a riconoscere sé stesso: nella sua travolgente animalità doveva sembrargli strano quel proprio comportamento. Allorché fu giunto ad un paio di metri dalla mia persona, il quadrupede si fermò e si mise a fissarmi. Nei suoi occhi, posato sulla viva fiamma della sua pupilla, credetti di scorgere un velo di tristezza e ciò possibilmente mi indusse a stendere la mano verso l’animale con un gesto pacato e deciso ad un tempo. Il nitrito che seguì risultò più alto e stridente di tutti quelli che lo avevano preceduto, ma morì subito nella gola del magnifico esemplare che avanzò ancora per venire a poggiare il muso contro il palmo della mia mano aperta. Lo accarezzai con delicatezza e provai felicità: eravamo entrati meravigliosamente in comunione ed in quei momenti ci sentimmo l’uno parte o proiezione dell’altro.

 

(Carlo Giarletta – aprile 1976)

Tutti i racconti

0
0
1

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
0

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
1
19

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
2
16

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
21

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
7
25

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Riccardo: grazie infinite a tutti 🙏

  • BrunoTraven: Interessante racconto che ha il sapore del passato, del lavoro dei nostri nonni [...]

5
4
22

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
50

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
26

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
36

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

5
6
27

Lisy

11 November 2025

“Ehi, artista.” La voce, profonda, dolce e a lui ben nota, arrivò alle sue spalle. Lionel si girò appena, attento a non cadere dallo scoglio sul quale era seduto. Lì, in piedi dietro di lui, c'era la figura alta e fascinosa di una donna che pareva una vampira con tanto di collana con simbolo celtico [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L. Carver: Se leggerete ancora di lei? Chissà, è un personaggio che vorrei [...]

  • Dax: Bel pezzo....Torneranno? Like

6
11
39

Il divano che non c'è

Esercizio di scrittura creativa - I 7 peccati capitali - L'accidia

11 November 2025

"Con la tivù accesa e le chiappe sprofondate tra i cuscini era una libidine stappare una birretta, affondare i polpastrelli per ravanare in un sacchetto di patatine e godersi un film appena scaricato." Sandra corrugò la fronte e interruppe il monologo di Adelina orfana di un divano appena portato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su