da quella angolazione, pareva anche che il bacino del ragazzo stesse toccando il culo di sofia. poi lei si piegò, pronta per colpire e il ragazzo la accompagnò, con ancora la mano nella sua, caricarono e la bianca partì mandandone una piena in buca. allora sofia si girò di scatto esultando verso il giovane, che intanto le aveva portato la mano dalla stecca al braccio. ma da dove era messo Carlo questo non lo si vedeva. ciò che vedeva era invece come lei guardava lui. proprio com’era stato per Dario alla coop, però, non riusciva a fare nulla. dentro si sentiva rodere le ossa ma non aveva la forza neppure per fare altro che non fosse guardare immobile. dopo quello scambio di occhi, sofia si voltò verso di lui ancora sorridente e gli chiese se avesse visto quanto fosse stata brava. lui sorrise, senza mostrare i denti. l’occhio si era fermato. sì amore ho visto, sei molto brava. poi si voltò verso mattia e gli chiese di uscire a fumare. 

erano nel portico. io lo ammazzo questo figlio di puttana, lo ammazzo porco dio. ma come cazzo si permette. cazzo anche quella troia. ma porca troia. domani dio mio richiamo il mondo ed entro il fine settimana mi sono rifatto tutte le mie ex. porco dio che troia. io lo ammazzo a quello. Mattia tentò di calmarlo. le stava solo insegnando a giocare. ma hai visto come si sono guardati? porca troia. così Carlo si scaldava sempre di più e mattia cercava di ripetergli che in fondo stavano solo giocando, Sofia poi non farebbe mai una cosa del genere. stavano flirtando, un cazzo giocando! Carlo camminava su e giù sotto al portico. per terra c’erano vasi di fiori e uno strano contenitore arrugginito a forma di supposta, di fianco alla grondaia. io lo ammazzo porco dio e tirò fuori un coltello a serramanico, poco meno di 4 dita. con un colpo di frusta del braccio lo aprì di scatto. che cazzo vuoi fare coglione. metti via quella cosa. ma sei fottutamente impazzito? disse mattia urlando sottovoce e gli afferrò il braccio. Carlo iniziò a dimenarsi. stai fermo coglione vuoi tagliarmi? mettilo via! ma Carlo continuava a muovere braccio, cercando con la spalla di levarsi di torno mattia. lasciami! lo vado ad accoltellare quel bastardo. il coltello brillava sotto la luce della tettoia, mentre mattia cercava di tenerlo il più distante possibile da entrambi. la lotta si interruppe quando mattia sentì il rumore della maniglia della porta sul retro del suo amico. quel complicato modo di aprirla gli dava qualche secondo di tempo per sbarazzarsi del coltello prima che fosse visto da chiunque potesse fraintendere cosa stessero facendo con quella cosa in mano. sì allungo allora e lo prese per la lama. la prese sul dorso per evitare di tagliarsi ma la punta gli si conficcò lo stesso nel palmo quando la tirò a sé. Carlo vedendo come l’aveva presa, per paura di ferirlo la lasciò. di scatto mattia la chiuse e se la infilò in tasca. quando sofia ed il ragazzo uscirono, accompagnati dagli altri, cercò di soffocare il dolore che gli arrivava dal palmo bucato della mano. siamo usciti a fumare. hai una sigaretta? chiese Sofia a Carlo. lui la tirò fuori e gliene porse una ed una la prese per sé. il ragazzo gli si avvicinò. ne avresti una anche per me? chiese con quello stesso tono ammiccante con cui al bar disse gioco di palle e stecche. contro qualsiasi logica Carlo ne estrasse un’altra e gliela porse, stringendo in bocca due labbra come per un sorriso. accendino? e gli diede pure quello. amore è troppo divertente ti giuro, devi portarmi a giocare a biliardo così diventiamo bravi come lui. io non ne ho mandate in buca una ma vedessi che robe fa lui, è bravissimo. ma no, la interruppe il ragazzo, anche tu non sei male infondo e le portò una mano sul braccio, è il tuo compagno che è proprio una pippa o no Dario? stai tranquillo te, rispose ridendo lui, finita questa ti rimonto in 4 e 4-8. finirono di fumare, il ragazzo continuava a parlare con sofia, mentre Carlo sottovoce imprecava con mattia. gli si avvicinò, senza che se accorgesse per la rabbia, la sua sofia. 

dopo questa io vado che ho la corriera.

ok. 

te non vieni?

sì ok.

ok. poi si girò, sofia, e tornò a guardare il ragazzo che intanto le sorrideva dalla porta. andiamo? 

come si comportavano prima giù, quando non c’ero, chiese Carlo ad aurora, che intanto era rimasta fuori con i due. chi?. quel figlio di puttana e sofia. spostandosi i capelli neri dietro all'orecchio sinistro abbozzò un sorrisetto, ma niente, giocavano. ok e basta? non sembrava che flirtassero? ma boh giocavano e ridevano, non mi sembrava flirtassero… e ridevano di cosa? boh ridevano, ma anche gli altri ridevano. ma di cosa?? faceva delle battute che ne so. delle merda di battute io lo ammazzo! dammi quella cazzo di lama. una lama? si mostrò concitata aurora. non dire stronzate, guarda disse mostrandogli il palmo me la sono bucato per non mandarti nella merda. ora andiamo giù e vediamo cosa fanno e poi ne parli con sofia quando andate. non voglio andare a guardare quel figlio di puttana e quella troia dio boia ed esplose. si era trattenuto quando lui l’aveva piegata sul tavolo da biliardo. si era trattenuto quando li aveva visti uscire insieme. pure quando lui gli si era avvicinato con lo sguardo sornione per una sigaretta. sì sentì stupido per avergliela data. poi quella sensazione lo lasciò per farlo riempire di vergogna. quel tipo gli stava fregando la ragazza e nonostante ciò lui gli aveva dato da fumare. provò un senso di inettitudine assoluto. si vide mentre davanti ad una gigantografia del ragazzo e sofia, lui se ne stava in ginocchio davanti ad entrambi, porgendo un pacchetto di winston blu. con quest’immagine in testa tirò un cazzotto al muro in calcestruzzo rosso. poi un altro. poi un altro. mattia stava fermo a guardare. aurora pure. dopo il quarto iniziò a sentirsi le nocche in fiamme e per un poco stette meglio. piacevoli scosse nervose partivano dalle mani offuscandogli la testa da quell’immagine di lui completamente sottomesso al ragazzo, che intanto giù stava giocando con la sua sofia. poi l’adrenalina scemò ed ecco tornarla. mirò alla prima cosa che vide per terra e gli tirò una punizione da centro campo. la palla, costituita da quella sorta di supposta arrugginita prima citata, cadde e rotolò verso il giardino. allora lui la ricalciò con il sinistro e questa volta quella andò a sbattere sulla grondaia, piegandola. da lì, appoggiandosi al muro, iniziò a rafficarla di calci finché non finì per lacerarsi un poco e dei granellini ne uscirono, cospargendosi per il terreno. solo allora mattia intervenne bestemmiando e bloccandolo per il casino che stava facendo. la sollevò e la rimise al suo posto, mentre tutto intorno spargeva quello che poteva essere sale nero. forse era una vecchia saliera, si disse mattia, anche se perché tenerla là fuori? e poi perché era a forma di supposta? ma le domande tacquero quando vide i segni che quella cosa, insieme ai calci di Carlo, avevano fatto sul muro. 

Tutti i racconti

3
3
10

Guscio

18 April 2024

Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • An Old Luca: Brava Spettatrice! In meno di dieci righe mi hai fatto affezionare alla piccola [...]

  • Lawrence Dryvalley: Ora non mangerò mai più una noce con serenità 🤣
    Scherzi [...]

0
0
6

Haiku

18 April 2024

acheni al vento sfioriti verso il viaggio - flusso di vita Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

3
5
8

L'uomo nasce libero ma ovunque è in catene

La società annienta l'uomo.

18 April 2024

Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
7
22

La paura non è niente

17 April 2024

La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
13

Rugiada motivazionale

Poesia concettuale ispirata da “T con 0” di Italo Calvino e “Un infinito numero” di Sebastiano Vassalli

17 April 2024

Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: hai dato molte possibilità e riflessioni
    opto nel cercare di non [...]

  • stapelia: Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]

15
18
79

Il meteorite gigante

17 April 2024

Un meteorite gigante, tra una quarantina di minuti, si schianterà sulla Terra, si prevede una catena di eruzioni dalle quali seguirà l'esplosione che spazzerà via tutto quanto. Negli ultimi anni gli scienziati avevano vagliato le possibilità di evitare l'imminente catastrofe, senza però giungere [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
6
14

Il Testamento Mancato

17 April 2024

IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

8
16
25

CUORE DI DONNA

Il mio, il tuo, il nostro

16 April 2024

Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, slanci impetuosi abbracciare ridenti ostacoli e scogli improvvisi. Una cattedrale è apparsa dal nulla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
16

Melodramma story

16 April 2024

Melodramma story Ho incontrato dal barbiere di Siviglia la Norma e sua sorella Tosca che si facevano belle per andare al compleanno di Otello organizzato a casa di una Italiana in Algeri di nome Aida. C'era anche una certa Madama Butterfly con suo marito, un rusticone affiliato alla Cavalleria [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
11
76

Fiaba

15 April 2024

Secoli fa, nei recessi della Foresta Nera, fu evocato un aiuto demoniaco per osteggiare un’orda di famelici troll. Dämon li sterminò tutti, mettendo fine di fatto alla loro specie. Sopravvivono nel folklore nordico, del demone s’è persa invece ogni traccia. [pubblicato originariamente sull'account [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Visto il disegno del mostro e mi viene in mente un concetto bizzarro: nascondere [...]

  • Lawrence Dryvalley: Stapelia, diavolo grazie!!
    Pata, grazie ancora anche da prte di R.
    Rubrus, [...]

5
7
33

Notte di ognissanti

nuova edizione

15 April 2024

Nel villaggio erano rimasti, ormai, solo pochi abitanti. Nessuno veniva più da fuori per entrare a far parte della comunità, come una volta. Le famiglie si assottigliavano sempre di più, ogni anno i morti erano superiori alle nascite. Il paese stava morendo, fra non molto sarebbe diventato un [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
12
37

Pepe

Le città invisibili 2.0

14 April 2024

Un giorno, in cui le intelligenze artificiali saranno autonome, inventeranno un dispositivo tecnologico in grado di scoprire che in ogni uomo o donna non votati alla scienza, anche nei meno sospetti di loro, si racchiude qualche importante legge cosmica. E di distinguere distintamente chi siano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su