Sì certo. 

Volevo essere una quercia

Di quelle forti

Con rami imponenti

Quella che tutti gli alberi ne hanno rispetto

Dove puoi appoggiarti ai suoi piedi, prendendo la frescura che arriva giù dalla collina

I cui rami si sporgono e formano un cappello, come proteggendoti

E la corteccia indica chiaramente tutti gli anni che ha

Con grossi nodi che sporgono come volessero ricordare qualcosa

Volevo essere una quercia

Quando sentii che stavo per venire fuori da quel seme ero agitato

Non conoscevo la mia sorte

Ne cosa sarei potuto divenire

Man mano che i giorni passavano diventavo più alto

Gli altri alberi che mi circondavano erano però molto più alti

E la quercia che sonnecchiava mi guardava con occhi da adulto

Di quelli che hanno fiducia nei più piccoli

Che se potessero allungherebbero i rami per un saluto o un conforto

A quella mia altezza però notai che non seguì un’imponenza

Non ero preoccupato, ma io volevo diventare una quercia

Il mio essere esile, giorno dopo giorno, mi fece sentire smarrito

Volevo riconoscermi

Sapere chi fossi

Forse era questione di tempo

Forse solo una distrazione della natura

E che i miei rami non erano come lei

I miei volgevano verso l’alto

Tutti raccolti a se formante un cono

Ed il mio tronco senza alcun segno del tempo né alcun nodo

I colori di un bianco con cenni di maculato verde

Ero sempre più dubbioso

Il tempo trascorso mi indicava chiaramente cosa fossi divenuto

Ma come succede mi dicono gli altri alberi, agli umani, quando non vuoi vedere una cosa non c’è verso

Io volevo essere una quercia

Ma il destino era diverso

Piansi quella notte, come solo un albero può fare

Scuotendo i rami e versando come lacrime tutte le foglie che potessi

La mattina esausto vidi l’alba sorgere e le colline che lentamente venivano riempite dalla sua luce

Guardai gli alberi

Guardai la quercia

Poi mi ricomposi

Anche se amaramente avevo capito che una quercia non lo sarei divenuta

Fu allora che mi vidi

Vidi le mie qualità

Vidi il mio esile ed alto tronco

Vidi tutto me stesso

E mi piacqui

Sentii muovere le mie fronde dal vento

I miei rami ben solidi nella terra

Ero adulto

E avevo tutto quello che aveva una quercia

Solo in maniera diversa

E questo mi fece pensare

Pensai che tutti gli alberi sia essi piccoli che grandi, verdi o no erano meravigliosi

E che dalla natura non avrei potuto chiedere di più

Niente di più di quello ero già

Volevo essere una quercia

Tutti i racconti

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