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Attraversare la tundra in novembre è un’esperienza indimenticabile.
Il cielo era di un blu intenso, la strada era una lastra di ghiaccio, sembrava di percorrere una via lastricata di brillanti sotto ai raggi di un debole sole. Qualche casa fatiscente con il tetto in lamiera, da un rudimentale camino usciva il fumo scuro della stufa accesa, altalene immobilizzate dal freddo, qualche bambino, coperto come meglio poteva, cercava di spingerle.
Il lago era una spessa distesa di acqua immobile e bianca, i pescatori, in cerchio, avevano tagliato un cilindro di ghiaccio e vi avevano calato una lenza. Silenzio. Attesa. Un sorso alla bottiglia di vodka ogni tanto, uno sguardo alle poche automobili che passavano. Meno 14 gradi, da lì a poco, saremmo scesi a meno 29.
L’istituto era freddo e spoglio. Ci fecero accomodare sopra ad un divanetto macchiato, rigido, dove ti si congelava il sedere. Fu in quel momento che la vidi per la prima volta: una bambina dagli occhi scuri come due more, incastonati in un viso arrossato dal freddo. Qualcuno la aiutava a salire e scendere le scale, ci spiegarono che era la ginnastica mattutina. I suoi occhi cercavano i miei, sembrava dire: Prendi me!
Fu in quell’istante che arrivò il mio principe: infagottato dentro ad un completo di lana infeltrita a righe bianche e verdi, un sorriso sdentato che mi conquistò all’istante. Fu amore, ma il ricordo della bimba senza nome con gli occhi color delle more mi torna sempre alla mente, in ogni istante, in ogni attimo e continuo a chiedermi se quelle scale l’avranno portata in alto. Me lo auguro.
Giuseppe Scilipoti, 11 July 2024
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Utente Anonimo
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Premessa: All’età di trentasette anni credo di aver raggiunto il primo giro di boa della mia vita. Per questo motivo mi piace “allietarvi” (termine usato solo per darmi un tono e scherzarci su) e nel contempo riportare la mente a quei momenti della mia infanzia. Cantata nella celebre canzone [...]
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Dal mio letto sento l‘acqua battere sui vetri e i tuoni scoppiare in lontananza. L’aria é ferma e fa caldo quasi da soffocare. Ció nonostante mi rintano sotto le lenzuola, mi copro tutta, pure la testa, e resto lí, immobile, ad aspettare che passi. Fuori un vocío e scalpiccío di passi, sono i miei [...]
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Ricordo benissimo la sensazione di felicità totalizzante che provavo in questo giorno di otto anni fa. Il sentirmi parte integrante di un progetto di vita e di futuro. Stavamo comprando la casa al mare. Il plurale in questa ultima frase è fondamentale, è un plurale che è molto di più che una [...]
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«Sarà possibile votare dalle 10 alle 13. Potete recarvi presso un terminale di comunicazione, inserire nell'apposita fessura il tesserino di identificazione e poggiare sullo schermo l’indice della mano sinistra. Una volta che sarete autenticati, potrete esprimere la vostra preferenza». L’annuncio [...]
Erano passate molte ore oramai da quando l’aveva trovato. Aveva girato per tutto il paese in cerca del proprietario, era entrata in diversi negozi, alcuni giá con le saracinesche mezze chiuse, ed aveva chiesto di chi fosse, se qualcuno per caso lo avesse smarrito. Ma niente. Nessuno lo aveva perso [...]
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Rubrus:In tutte o moltissime storie dell'epoca il buono finiva prigioniero del [...]
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