Dopo quasi dieci anni di fedele servizio, tanto lavoro insieme e tanti viaggi senza fermarmi mai, nemmeno una volta, arriva  quella “nuova”e finisco per strada, senza una copertura, senza assicurazione.

Intanto al pub London del Vomero quattro ragazzi, Roberto, Carmine, Giovanni e Ciro, sono al secondo giro di birra; sul tavolo quattro bottiglie vuote e quattro semivuote. Carmine si schiarisce la voce,  e dice:

<<Mio zio ha comprato  un’automobile nuova e vuole vendere quella vecchia: una Opel Astra del 2001, 1700 di cilindrata. Ha molti chilometri sulle spalle, ma la carrozzeria e il motore sono in ottimo stato. La potremmo prendere in società tutti e quattro per fare pratica, essendo freschi patentati, e tenerla una settimana ciascuno, tanto usciamo sempre insieme>>.

<<Certo sarebbe comodo avere un’auto, ma come la paghiamo e come la manteniamo? Una macchina di quella cilindrata consuma!>>, risponde Roberto.

<< E non bisogna dimenticare che c’è da pagare anche l’assicurazione. Noi siamo tutti studenti, soldi ne abbiamo pochi>>, aggiunge Giovanni.

<< Inoltre c’è da pagare anche il passaggio di proprietà>>, osserva Ciro.

<< Il prezzo non è un problema, in pratica me la regala, vuole mille euro. Dobbiamo pagare solo l’assicurazione perché non c’è bisogno di fare il passaggio di proprietà. E la tassa di circolazione è pagata per altri sei mesi>>, rassicura Carmine.

 << Il fratello della mia ragazza fa l’assicuratore e sicuramente ci potrà consigliare una polizza economica>>, riflette Roberto.

<< Insomma, vedete che ce la possiamo fare, ce la caviamo con poco più di duemila euro da dividere in quattro>>, conclude Carmine.

I quattro ragazzi continuano per un po’ a fare conti e alla fine arrivano alla conclusione che “si può fare”.  Anche Giovanni è d’accordo, ma deve chiedere i soldi alla madre, come gli altri suoi amici devono ricorrere al sovvenzionamento familiare. Si lasciano molto elettrizzati all’idea di possedere la loro prima auto, anche se in multiproprietà.

Intanto io mi appresto alla mia prima notte per strada, alla mercé di qualsiasi balordo. Sola con i ricordi di una vita, come quando accompagnai Rosalba in clinica per partorire il piccolo Giulio. Ormai le mie prospettive sono tristi, mi chiedo che fine mi aspetta.

Qualche giorno dopo i quattro amici, procuratosi  il denaro necessario, lo diedero a Carmine per pagare lo zio e a Roberto per stipulare l’assicurazione con il cognato. L’appuntamento è per il giorno seguente, Roberto porterà il tagliando assicurativo e tutti insieme andranno a casa dello zio di Carmine per prendermi.

Io sono parcheggiata accanto al marciapiede, di fronte all’abitazione di Armando, lo zio di Carmine. Quello ormai è il mio posto da quando nel box sottocasa c’è lei, la “nuova”. Ripenso alla mia vita, dall’immatricolazione in poi sono stata sempre coccolata e curata, tutti i tagliandi nell’officina autorizzata. Tanti anni in giro, per il suo lavoro di agente di commercio e per le vacanze.

I ragazzi mi riconoscono subito. Il colore azzurro della mia carrozzeria piace a tutti tranne a Giovanni che mi avrebbe preferita rossa. Danno atto a Carmine che il mio stato è ottimo come aveva detto. Notano che anche l’interno in finta pelle marrone è in buono stato,  solo il sedile del conducente è un po’ consunto. Carmine sale a casa dallo zio e dopo poco ridiscende con lui. Per non farlo preoccupare i ragazzi decidono di non rivelare dell’acquisto in società. Armando fa le ultime raccomandazioni a Carmine e gli dà un po’ di istruzioni circa i miei comandi principali il cruscotto e le marce, la posizione nel bagagliaio della ruota di scorta e del crick. Poi si recano tutti nel box dello zio ad ammirare la “nuova”, una Opel Zafira grigio metallizzata. La trovano tutti molto bella, ma il loro pensiero va a me, parcheggiata in strada.

Sono contenta, penso che al servizio dei ragazzi mi divertirò. Una ventata di fresca gioventù, tanti viaggi, tante nuove avventure.

 Finalmente salgono tutti a bordo  con Carmine alla guida e, salutando lo zio, andiamo via. Sono tutta elettrizzata, ma arrivati al piazzale adiacente lo stadio Carmine mi ferma e, usciti dall’abitacolo, Roberto tira fuori dallo zaino una bottiglia di spumante Asti Cinzano per brindare. La sua idea era di fare il varo come se io  fossi un transatlantico. Un brivido di terrore mi percorre tutta la carrozzeria, ma fortunatamente gli altri non sono d’accordo. Ciro si impossessa dello spumante, agita la bottiglia come se fosse Ayrton Senna sul podio e dopo aver fatto saltare il tappo innaffia tutti e urla con intonazione solenne: << Ti battezzo con il nome di Sandokan, la tigre di Fuorigrotta! >>.

Tutti battono le mani per esprimere la loro approvazione e Carmine grida: <<Lunga vita a Sandokan! >>, e tutti insieme, all’apice dell’eccitazione, gridano in coro: <<Lunga vita a Sandokan! >>.

Ero al settimo cielo, vedevo per me la rinascita. Nonostante la mia età ero contenta del nuovo nome, o meglio di avere un nome e di far parte di questa allegra brigata. Certo, mi sono un po’preoccupata per il tentativo di Roberto di spaccare la bottiglia di spumante sulla fiancata, ma fortunatamente gli altri lo hanno fatto desistere.

A turno si mettono al volante e fanno dei giri di prova nel piazzale. Tocca a Ciro, ma lo sento molto eccitato, lui dice: <<La guida mi dà una bella sensazione, il volante è leggero nonostante la mole dell’auto e le marce entrano dolcemente>>.

<<Ma se fino ad ora hai guidato solo l’auto dell’autoscuola e la Fiat Panda  special di tuo fratello che ti ha aiutato nelle lezioni di guida>>, lo deride Roberto.

È tardi, Carmine accompagna tutti a casa e mi porta con sé. L’appuntamento è per domani.

I quattro amici si incontrano sotto casa di Carmine, io sono parcheggiata vicino al cancello di casa sua. Oltre a Ciro, Roberto e Giovanni, Carmine ha dato appuntamento anche a un loro amico di nome Claudio. Salgono a bordo, alla guida è Roberto, Carmine davanti con lui e gli altri dietro. Dopo varie proposte decidono di andare al belvedere di San Martino. La Guida di Roberto è più incerta di quella di Carmine.  Qualcuno fuma nell’abitacolo, Armando non fumava e non ha mai permesso di farlo a bordo. Ahimè, detesto puzzare di fumo! Nel piazzale i ragazzi comprano delle birre e siedono su una panchina. Tra un sorso a l’altro discutono su dove andare con me durante le vacanze estive.

<<Potrò venire con voi solo per pochi giorni, devo andare al mare con Marisa>>, avverte Roberto. Quasi tutti sono d’accordo per andare verso sud, in qualche paese della costa calabra.

Tutti i racconti

2
1
16

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
4
20

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Molto ben scritto e molto piaciuto. Naturalmente non possiamo conoscere i pensieri [...]

  • An Old Luca: Molto bello, scritto con maestria.

2
3
27

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
24

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

1
1
28

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
1
27

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
1
35

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

6
4
46

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
11
59

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

6
7
39

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
34

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

Torna su