Prefazione all’Edizione Metropolitana

di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis

 

La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata in un Camposanto dove si lavora con rigore, si scrive con sarcasmo e si commenta da soli sotto falso nome.

Triplonio - becchino, poeta mancato, autocommentatore seriale - ne è l’erede più incerto.
Lavora nell’agenzia funebre di famiglia, la celebre Repos Mortuorum, sotto la direzione inamovibile di sua nonna Triplonia, matriarca dal gonnellone severo, il latino affilato e l'età incerta
Attorno a lui ruotano Igor il Boia, cugino taciturno e minaccioso, e altri spettri tragicomici dell’era virtuale.

In questa versione “da metro” proponiamo il primo estratto ufficiale dai registri mortuari: una cronaca grottesca e tenera, scritta da un uomo che voleva solo lasciare un commento… e si è lasciato prendere la mano.

Per comprenderli non serve conoscere tutto: basta avere un po’ di ironia, un debole per gli epitaffi e un’anima multipla.

 

Ep 1-Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae


Nacque come becchino (o beccamorto), l'ultimo di una famiglia di becchini. Triplonio si chiamava.
Nessuno ricordava il suo vero nome, ma lui sì: Nomen nescio, sed ego me novi.

Cambiava personalità ogni tre ore, come si cambia il lenzuolo su un cadavere che non vuole riposare. "O tempora, o mores!", sospirava.

Ma era nel digitale che Triplonio scavava le fosse più profonde. 

Di giorno sfogliava annunci funebri dal cellulare, nascosto dietro il telo viola del carro funebre. 

Di notte, davanti a un PC nero come la pece, vergava epitaffi con dita ossute, fredde come metafore dimenticate in frigo.

Più il syngrapheus creava, più il pseudokritikos lo esaltava. 

Sotto ogni lapide lasciava almeno tre messaggi con significati diversi: uno di lode, uno di critica, uno di ammirazione verso se stesso per averli scritti. 

 

Era l'unico epitaffista, lettore e commentatore compulsivo del proprio io.

Quando lo smascheravano, piagnucolava: "Chi vi ha messo contro di me?" Come se la colpa fosse dell'alfabeto. "Errare humanum est, perseverare Triplonionis!"

Oramai aveva litigato con mezza città. L'altra metà lo ignorava, con dignità.

Tutti ormai sapevano che Triplonio, nonostante il nome pomposo, mutava identità come mutano i fiori secchi sulle tombe abbandonate.
I suoi numerosi detrattori erano venuti in contatto con molte delle sue identità: PoietoMante, BecchinoMetrico, A_Mortis.
Qualcuno sperava fosse solo un algoritmo scritto male, ma non era così.

La direzione del camposanto, informata dei fatti, non confermava. Lo teneva buono come si conserva una reliquia sfatta oppure una minaccia ridicola.


Lui, pur di essere notato, avrebbe venduto bara e lapide di nonna Triplonia, buon'anima, in super offerta speciale.
Si vociferava l'avesse già fatto sulla "Gazzetta Funebris": "Legno massello, poco usata. Chiodi intatti. Includo verbi incisi su pietra. Offerta rivolta solo ai poeti maledetti. Niente neoclassici. Donne incluse.

A quel punto il paese insorse. 

Alcuni smisero di partecipare alle assemblee pubbliche, di seppellire i poemi con i dovuti onori, di comperare lapidi e pagare le tasse. Altri iniziarono a borbottare in greco antico, usando emoji in lutto.
Lui scrollò le spalle: "Il dolore ha una metrica perfetta. Imparatela!"
"Dura lex, sed lex", aggiungeva con un ghigno.

 

Fu talmente preso da sé stesso che commentò anche dal camposanto durante la funzione del 2 novembre. 

Poi scomparve. Si narra andò ad autodenunciarsi sotto falso nome, per "Abusus artis scribendi".
Rientrò sei minuti dopo come Triplonio-Cadavrex, poi come TR1PL0NIO_bis e infine di nuovo come A_Mortis, con foto di Baudelaire ritoccata, falce e occhiali da sole.
Pubblicò subito un epitaffio senza titolo, con una semplice frase: "Scrivo per non essere sepolto, anche se me lo merito."
Subito comparvero i soliti tre commenti:

 

  • -Triplonio-Cadavrex: "Mi ha trafitto… ma solo perché ero già defunto."
  • - A_Mortis: "Verso perfettamente tumulato."
  • -TR1PL0NIO_bis: "Toccante. Come un colpo di pala sul piede."

 

Da allora iniziò a litigare con chiunque con maggiore convinzione, sibilando come il maestrale tra i loculi.
"Ad maiora!" urlava ai suoi detrattori.
Si lodava e batteva il petto con la grazia di un rospo al primo appuntamento.
La sua vanità era ormai un virus, un foruncolo giallo sul mento, inarrestabile, evidentissima: Vanitas vanitatum, et omnia hashtag.
Infettò persino l'agenzia funebre di famiglia che si riempì di bolle. Arrivò a scrivere contro sé stesso e a favore di sé stesso in contemporanea.

 

Poi, di nuovo, il silenzio. Tre giorni e tre notti. Senza un fiato, un rigo, un peto.
La città finalmente respirava: Silentium est responsum. Amen!

Ma non scomparve mai davvero. 

Preferì moltiplicarsi.


Si travestì da sé stesso, tornò sotto altri nomi, anche femminili, e da allora infestò i tumuli altrui con nuovi epitaffi, applausi trilingui, più e meglio di prima, ogni giorno e mezzo, al massimo due, qualche volta tre.
Indefesso. 

Incrollabile.

Senza pudore.
Semper nobiscum.

 

Nota finale (extra racconto): Hoc est, nisi futura provocatio clarissima eveniat, scriptum ultimum de spiritibus digitalibus multiplicibus. Triplonio tamen, ut aiunt veteres, redire potest. Nam mortem elusit, et oblivionem recusat.


Glossario (in forma sintetica)

 

-Nomen nescio, sed ego me novi : Non so il mio nome, ma so chi sono.

-O tempora, o mores!: Oh tempi, oh costumi!

-Errare humanum est, perseverare Triplonionis: Sbagliare è umano, perseverare è da Triplonio

-Dura lex, sed lex: La legge è dura, ma è la legge

-Abusus artis scribendi: Abuso dell’arte dello scrivere

-Ad maiora!: Verso mete più grandi! .

-Vanitas vanitatum, et omnia hashtag: Vanità delle vanità, e tutto è hashtag»

-Silentium est responsum. Amen!: Il silenzio è la risposta. Amen!

-Semper nobiscum: Sempre con noi»

-Hoc est... scriptum ultimum: Questo, salvo clamorose novità, è l’ultimo scritto sugli spiriti digitali multipli.

Frase finale:
Questo è, salvo provocazioni future e clamorose, l’ultimo scritto sugli spiriti digitali multipli.
Triplonio tuttavia, come dicevano gli antichi, può sempre tornare.
Ha eluso la morte… e rifiuta l’oblio.

Tutti i racconti

0
0
0

Le gioie di un mestiere (in)grato

11 October 2025

“Vieni pure, mi fa piacere vederti. Oggi a pranzo ci si può vedere, tanto cosa vuoi, ho alcuni pazienti ma è routine…” “L'ambulatorio dovrebbe essere questo… Paglietti, sì.” Lionel entrò nella sala d'attesa, constatando che gli ricordava quella del suo vecchio medico. Una semplice stanza spoglia, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
0

Lo sguardo e la traiettoria perfetta

11 October 2025

Puoi sentire l'equilibrio con la punta di piedi che calcano le pedane, il corpo appeso tra il ginocchio puntato al serbatoio e la presa solida sul manubrio, il motore tuona una potenza fatta di spinta, di rumore, di fremiti che governi col polso, senti che gli ammortizzatori sono una estensione [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
4
21

BlaBlaQuack

Favola epistemologica in tre starnazzi, una concimaia, un tomo e uno sciacallo servile

Miu
10 October 2025

Tutto ciò che scrivo nasce da persone vere. Non sempre lo sanno, non sempre lo sospettano, ma esistono - e starnazzano - davvero. I miei racconti, le mie favole, le mie caricature non sono invenzioni: sono allegorie, ritratti travestiti, specchi deformanti, piccoli omaggi (o stoccate) a chi popola [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • An Old Luca: Ho cercato paroloni significativi ma l'unico adatto è: brava!

  • Miu: Grazie, grazie a tutti❤🤗

2
7
24

Una carriera davanti

10 October 2025

Da bambino non riscuotevo molta simpatia e, per contare gli amici dell’epoca, erano sufficienti le dita d’una mano. La petulanza dei coetanei mi esasperava e, invece di unirmi al gruppo, tiravo sera leggendo fumetti o molestando il cane del vicino. Ben presto superai l’orizzonte domestico ed esplorai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Ho voluto disegnare un mondo adulto, talvolta rigido e ipocrita, e la fragilità [...]

  • Ondine: Piaciuto davvero. Alcuni passaggi davvero belli e il tema dell'adolescenza [...]

3
2
22

Notte di Gaza

09 October 2025

O notte immensa, e tu, silente cielo, che l’alme vaghe e i mondi accogli in pace, non scorgi tu quel pianto acerbo e velo che un fanciul porta, e il suo dolor non tace? Nascea com’altri al lume della vita, con riso e gioco, e pura primavera; ma sorte acerba l’ha in tempesta uscita, in foco e ferro, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
18

Il faro dell'attesa

09 October 2025

Con le mani affondate nelle tasche del montgomery blu, abbinato a un cappello di lana tirato giù fin quasi agli occhi, guardava il tramonto sul mare, in piedi sul promontorio più remoto della costa, accanto al faro. Dopo la separazione dalla moglie, si era ritirato lì. «Sappi che ti aspetterò ogni [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Bravo Paolo. È un racconto particolare e toccante.

  • Rubrus: Non mi è chiarissimo il ruolo del giovane, se cioè sia una proiezione [...]

7
13
41

Colpi di fortuna 2/2

08 October 2025

«Merda ispettore! Non hai capito un cazzo! Io questi te li restituisco uno per volta fuori della porta pronti per la bara. Me ne frego delle tue scuse paracule. Hai ancora venti minuti. Poi avrai il primo morto sulla coscienza!» e riattaccò. Non passarono cinque secondi che il telefono tornò [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Mi aggiungo si complimenti. Non saprei visa aggiungere. L'ho letto con [...]

  • An Old Luca: Lawrence e Ondine, grazie dell'attenzione e dei vostri graditissimi commenti.

5
14
36

Quella roba 2/2

08 October 2025

Mario Perego sapeva che suo figlio era sveglio. Ne era certo. Era una questione di istinto. Non si poteva fare un lavoro come il suo se non si aveva l'istinto giusto. Non il lavoro normale, beninteso. Quello straordinario. Si avvicinò con cautela alla porta della camera di Davide. Nessun rumore. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: LD/MM/O: innanzi tutto ricordiamoci che i bambini possono essere spaventati [...]

  • Lawrence Dryvalley: Wow, Prof, leggere i tuoi commenti è sempre tempo speso bene! Ciao

3
6
36

Quella roba 1/2

07 October 2025

Come fai a leggere quella roba? Davide Perego alzò lo sguardo verso la porta della camera. Suo padre non c'era. Non si era avvicinato col suo passo silenzioso – non c'entravano i tappeti: suo padre era davvero capace di camminare senza fare rumore, come una guida indiana che seguisse una pista [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
26

Colpi di fortuna 1/2

07 October 2025

Quando l’assordante sirena iniziò a suonare il mondo si fermò. Per un attimo, brevissimo, tutto fu sospeso. Gli istanti necessari a registrare il cambiamento della situazione e la realtà tornò violentemente con il fragore della tempesta, lo sconquasso del terremoto e la voce dura del capo dei [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Un Gastone Paperone implume in un pomeriggio di un giorno da cani, insomma. [...]

  • Lawrence Dryvalley: Piaciuto, aspetto di leggere la conclusione per commento finale. Ciao!

7
11
41

Vi racconto in sintesi la Cappella Sansevero ed il prestigioso Cristo Velato

Un viaggio nel mistero e nella bellezza

06 October 2025

Nel cuore di Napoli, un gioiello artistico conosciuto in tutto il mondo è sempre meta di innumerevoli visitatori: la Cappella Sansevero. Questo luogo è molto più di una semplice collezione; è un patrimonio artistico unico, un viaggio nel tempo e nella spiritualità che cattura l'anima di chiunque [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Che dire caro Gennarino, il trasporto emotivo ma pacato che contraddistingue [...]

  • Dax: La curiosità viene...la voglia di visitare pute. like

5
5
40

Myosotis

non ti scordar di me

06 October 2025

Ora ho un piccolo fiore nato tra le pietre, è di un tenero azzurro e un vecchio orologio che ho ricaricato per quel minuto preciso in cui lo innaffierò.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lawrence Dryvalley: Testo delicato come il piccolo fiore protagonista, anche se onestamente mi [...]

  • Ondine: Grazie.
    Nella domanda di Teo c'è giá la risposta. ❤

Torna su